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EMDR

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L'EMDR è una tecnica UTILIZZATA per il trattamento di diversi tipi di trauma che si basa sulla stimolazione bilaterale.

EMDR

L'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero tecnica di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) si è evoluta da semplice tecnica psicoterapeutica fino a diventare un vero approccio psicoterapeutico integrato con un modello teorico di riferimento, ossia l'Adaptive Information Processing (AIP). Tale approccio riconosce alla base della psicopatologia i sistemi di elaborazione delle informazioni e i ricordi dell'esperienza traumatica.

Il trattamento è diviso in 8 fasi che si concentrano sulle esperienze che hanno portato all'attuale condizione clinica del paziente e su quelle necessarie a condurre il paziente a uno stato di salute psicologica.

Attraverso le 8 fasi viene coperta l'intera gamma di disturbi clinici causati o esacerbati da esperienze negative precedenti.

Introdotto nel 1989 con il nome Eye Movement Desensitization in quanto gli effetti del trattamento erano visti solo in termini di riduzione della paura e dell'ansia derivante dal trauma.

Solo successivamente ci si rese conto che i cambiamenti nella percezione dell'ansia e della paura e, quindi, lo stesso processo di desensibilizzazione, erano il risultato di una rielaborazione completa dell'esperienza dell'individuo.

Procedendo con il trattamento le emozioni negative vengono sotituite con quelle positive, emergono insight più profondi, cambiano le sensazioni corporee e compaiono in modo spontaneo nuovi comportamenti più adattativi e un nuovo senso di sé.

In pratica i traumi vengono trasformati in esperienze di apprendimento che rafforzano la persona trasformandola da vittima e persona forte e sana.

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L'EMD diventa così EMDR, aggiungendo la parola "Reprocessing" ad indicare la rielaborazione, cioè la trasformazione delle esperienze memorizzate, attraverso un processo di apprendimento rapido che è alla base della comprensione e dell'applicazione dell'EMDR e del modello che è alla sua base, l'Adaptive Information Processing.

L'EMDR si basa sull'assunto che l'evento traumatico viene memorizzato dal soggetto congiuntamente a emozioni, cognizioni , percezioni e senzazioni fisiche disturbanti o di allerta.

Queste informazioni "congelate" all'interno delle reti neurali non possono essere elaborate o moderate collegandosi con altre reti neurali e informazioni utili.

Sia che la persona sia consapevole di queste esperienze precoci non elaborate, sia che sia o non sia in grado di riconoscere la somiglianza con la situazione del presente, le emozioni, le cognizioni, le percezioni e le sensazioni fisiche disturbanti dell'individuo immagazzinate in questo modo disfunzionale sono le risposte automatiche agli eventi presenti che guidano il comportamento della persona.

Attivandosi "in blocco" e senza alcun controllo, continuano provocare disagio psicologico fino all'insorgenza di patologie come il Disturbo Post Traumatico da Stress.

L'elaborazione dell'esperienza traumatica tramite EMDR permette al paziente di cambiare prospettiva, valutazioni cognitive su di Sé e associare emozioni adeguate alla situazione eliminando le reazioni fisiche abnormi.

Dal punto di vista del vissuto si percepisce finalmente l'esperienza traumatica come parte del passato, e viene vissuta quindi in modo distaccato, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.

 

BIBLIOGRAFIA:

  •   F. Shapiro, F.W. Kaslow, L. Maxfield. Manuale di EMDR e terapia familiare. Edizioni Ferrari Sinibaldi, 2011.

 


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