Psicologia
La psicologia è una scienza che studia i processi psichici, consci e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.).
La parola, psicologia (ingl. Psychology; ted; Psychologie; fr. Psychologie), deriva dal termine greco <<psychè>>, che significa anima, e da <<logos>>, che significa discorso, parola, studio.
Perciò, la definizione di psicologia letteralmente è “studio dell’anima” o “parola dell’anima”.
Il termine psicologia, coniato dal riformatore e umanista tedesco Ph. Schwarzherde, più noto con il nome di Filippo Melantone (1497-1560), si riferisce a contenuti che avevano già trovato modo di enunciarsi nelle costruzioni mitologiche, religiose, culturali e filosofiche a partire dagli albori della civiltà fino alla seconda metà dell’Ottocento quando, con W. Wundt, l’indagine psicologica si stacca dalla filosofia speculativa per aprirsi alla metodologia delle scienze naturali adottando criteri di sperimentazione e di quantificazione.
La psicologia vista come scienza che studia la mente attraverso l'osservazione e l'analisi del comportamento può essere definita in primo luogo come scienza empirica (le sue osservazioni sono dirette e non mediate) e obiettiva (le sue osservazioni non sono mai soggettive, ma devono sempre essere regolate da criteri rigorosi). Di conseguenza le regole che si pongono come guida alla ricerca psicologica sono precise e rigorose, tali da permettere di generalizzare i risultati ottenuti in una singola ricerca. Gli psicologi infatti tendono sempre a verificare ipotesi che potremmo definire “locali” per poi arrivare a formulare teorie che abbiano carattere più generale.
La distinzione di una p. empirica o scientifica dalla p. filosofica o razionale risale a C. Wolff (Psychologia empirica, 1732; Psychologia rationalis, 1734). Solo però nella seconda metà del 19° sec. la p. empirica ottenne sistemazione scientifica.
Partendo dalle fondamenta della costruzione psicologica, cioè dal modello di pensiero, si individuano:
a) lo strutturalismo, secondo il quale la complessa esperienza mentale conscia può essere intesa come esito di diverse sintesi di sensazioni elementari, assimilabili agli elementi chimici;
b) il funzionalismo, che coglie i processi mentali elementari o complessi come strategie delle quali l'organismo si avvale per sopravvivere, come massima espressione dell'adattamento biologico;
c) l'associazionismo, secondo cui ciascun evento mentale complesso è formato da differenti elementi semplici e di origine sensoriale combinati tra loro grazie a leggi associative;
d) il comportamentismo, che individua nel comportamento manifesto la totalità psichica, riconducibile al processo di apprendimento, allontanando tutti i concetti mentalistici della psicologia tradizionale;
e) il cognitivismo, che, in base all'analogia con il computer, studia la mente anzichè il comportamento come fulcro della sua elaborazione teorica, tentando il recupero del soggetto come agente attivo, in grado di sviluppare e di convertire le informazioni derivanti dall'esperienza;
f) la psicologia della forma, che attraverso le ricerche sulla percezione, afferma che le unità psicologiche complesse non sono riducibili soltanto alla somma delle loro parti ed adotta invece l'organizzazione e la configurazione come loro dato esplicativo;
g) la psicologia del profondo, che muovendosi dalla psicoanalisi di Freud, giudica i fenomeni consci non identificabili con l'esperienza psichica stessa aldilà della quale si collocano processi e contenuti inconsci;
h) la psicologia comprensiva, secondo cui i fenomeni psichici vanno compresi secondo il modello delle "scienze dello spirito", anzichè spiegati come affermato dalle scienze della natura;
i) la psicologia sistemica che studia l'individuo partendo dal sistema comunicativo e relazionale, attraverso gli strumenti cibernetici;
k) la fenomenologia, che considera l'uomo nella sua originaria relazione con il mondo.
La psicologia che ha come oggetto di studio le funzioni o i processi è la psicologia dei processi cognitivi, della motivazione, della percezione, dell'apprendimento; ai rivolgono invece alla totalità del soggetto la psicologia della personalità o quella dell'Io, che si articolano in relazione ai differenti orientamenti concettuali che le ispirano.
PER APPROFONDIMENTI:
- Umberto Galimberti, Dizionario di psicologia; Vol. 3, 1992, 1994; Gruppo Editoriale l'Espresso,; Unione Tipografico-Editrice Torinese;
- Mauro Maldonato, Dizionario di scienze psicologiche; Ed. maggio 2008; Gruppo Editoriale Esselibri-Simone;
- https://www.treccani.it/enciclopedia/psicologia/
- https://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/psicologia-pedagogia/Psicologia/La-psicologia-come-scienza/Che-cos---la-psicologia.html
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Tags: psicologia mente comportamento, scienze uomo processi mentali