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miriam,33
gentili dottori/dott.sse, seguo una cura di psicoterapia dinamica, a metà percorso ho cambiato terapeuta su accordo comune, da molti anni, più o meno 8, senza grandi successi.
Mi interrogo ancora su chi sono, cosa mi ha portato a stare male; ho avuto grandi difficoltà scolastiche, pur con voti alti, nelle relazioni con gli altri, amicizie forti poi rotte, grandi discontinuità, e personali: problemi con il mio corpo, con il corpo maschile, fino ad arrivare oggi sotto antidepressivi prescrittomi da una psichiatra.
Ho un lavoro, come molti giovani precari, e faccio molta fatica ad affrontare la vita e a pensare che e come costruirmi un futuro. non so più bene cosa fare.
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Gentile Miriam,
Sembra che stia cercando di affrontare la vita e i suoi problemi, fa una psicoterapia, è seguita da una psichiatra, lavora, deve avere fiducia in se, scoprire sempre di più cosa le piace, cosa l'appassiona e cosa la rende felice.
Se inizialmente non troverà risposta a tali quesiti dovrà solo insistere, provare e sperimentarsi, ci sono molti modi per essere felici, lei deve solo trovare il suo. Deve cercare la sua strada e come percorrerla.
La depressione è un dolore curabile che può passare. Non si lasci andare e insista!
Le trascrivo una poesia che parla di dolore e speranza rispetto a questo vivere il dolore .
Il sole spento
Avevi il sole in mano
ed il cielo sotto i piedi
avevi il mondo dentro
quando
in un sol momento
ti parve tutto perso
e tutto
tramutò in tormentoVedesti poi quel tuo tramonto
mentre fuori non era il tempo
ed urlasti dentro
urlasti forte il tuo sgomento
e seppur sopra il viso
disegnasti accenni d'un sorriso
graffiava l'anima
lo sguardo spento
che non v'era porta alcuna
ne per entrare
ne per uscire
ma solo altissime muraScavasti fondo nei giorni tristi
e quel cielo non più lo vedesti
ti parve svanire ogni colore
come nel bianco e nero
di cui si tinse lesto il tuo umore
e giunse il tempo in cui sentisti
un corpo estraneo vestir te stesso
e fu così che ritenesti
le parole non più essenziali
ed al silenzio disarmante t'affidasti
e fu silenzio sulle labbra
e dentro al cuore
silenzio nei tuoi occhi
silenzio sui tuoi passiEd alle mani tese
non porgesti mano
che non cercavi e non volevi
o forse non ci riusciviMa poi vedesti gemma
sopra quel secco ramo
e da essa tornar germoglio
e da germoglio foglia
e fiore e frutto
e ne sentisti forse il suo profumo
ed il saporeCapisti allora che in fondo
il mondo non ferma mai
e che torna sempre quel che si e perso
e così ricominciasti a salir montagne
a piedi nudi si
ma lo facestiEd io che non capivo
ed io che t'offrivo il cielo
perchè non lo sapevo
che ti bastava un solo raggio
non ti presi più per la mano
ma misi il passo accanto al tuo
che in vero sai poi lo compresi
non fu importante quel che cercavi
ma saper che lo inseguivi .Ed ora che qualche ombra
di quando in quando torna
guarda il cielo amico mio
riempi gli occhi per molto tempo
che il sole in vero
non si è mai spento !!!
A cura della Dottoressa Luisa Bonomi
Pubblicato in data 03/03/2017
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Tags: depressione psicoterapia