Depressione (51792)
Andrea17, 28 anni, 03.09.02
Ho avvertito i primi sintomi di depressione nel 1994. Frequentavo il I anno di Scienze Politiche perchè mio padre aveva insistito molto (io volevo lettere classiche perchè avevo fatto il classico e mi ero trovato molto bene). Conseguentemente mi isolai completamente da tutti gli amici e mi chiusi in casa non riuscendo più a studiare.Il II anno passai a lettere ma continuai a studiare con fatica(studiavo moltissimo ma facevo pochissime pagine).Non diedi esami e feci il servizio civile,ma non diedi più esami per 4 anni poi impiegai 2 anni per fare 2 esami.Ho avuto una prima esperienza di psicoanalisi nel 96 totalmente fallimentare. Dal 98 sono in cura presso uno psichiatra che,insieme con la terapia cognitiva,ha provato varie combinazioni di farmaci(prozac,anafranil,laroxil ora zoloft sempre insieme al control).Il mio problema è che non riesco a non essere depresso e l'università va avanti a rilento.In più imputo a mio padre il mio insuccesso scolastico per quell'intromissione nella mia scelta il I anno di università.Per tutto questo non ho amici e non ho una ragazza,quando non studio vado in palestra e niente altro. Ho perso fiducia in tutto e non so più cosa fare per uscirne. Non so se continuare la terapia perchè mi sembra inefficace ma senza farmaci divento una statua di sale.Spero in un vostro consiglio ringraziandovi anticipatamente e facendovi i più sinceri complimenti per il sito che è utilissimo e mi aiuta molto.
Caro Andrea, io credo che dovresti associare ai farmaci una terapia psicologica con uno psicoterapeuta, non spieghi se lo psichiatra che vedi sia anche psicoterapeuta, quindi potrei consigliarti in questo momento una strada che stai già percorrendo. Comunque, il punto centrale sembra legato al tuo rapporto con tuo padre e al fatto che, volendogliela far pagare, in realtà la stai facendo pagare a te stesso. In fin dei conti tutto sta nel prendere la decisione di fare le cose solo per te, invece che cercare di deludere lui non facendo esami. Ti sei mai chiesto se davvero tu vuoi laurearti? Ti sei mai chiesto se davvero valga la pena di rovinarti la vita per far vedere a lui quanto è cattivo? Quello che stai togliendo a lui, in realtà lo togli a te stesso. Io credo che tutto è possibile se la persona lo vuole, credo che tutti gli esseri umani siano ok e che se anche si fermano per strada possono riprendere a camminare se sono motivati. Cerca dentro di te questa molla e se non la trovi cercala all'esterno chiedendo aiuto a qualcuno che possa capirti, come può esserlo un esperto in psicoterapia. Sono certa che puoi trovare amici e una ragazza, che puoi vivere se vuoi. Non mollare.