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disturbi psicofisici (49384)

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on . Postato in Depressione | Letto 580 volte

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Giada, 29anni (8.4.2002)

Sono Giada, ho 29 anni e due anni fa ho avuto una depressione post parto, in seguito alla quale mi sono rimasti dei sintomi fastidiosi, come stanchezza, senso di ansia, senso di insoddisfazione, ma soprattutto ci sono dei momenti in cui mi guardo allo specchio e non mi riconosco o mi vedo strana, mi guardo le mani e le sento estranee o le vedo quasi deformate, cammino per stada e mi sembra di guardare la gente attraverso un vetro o uno schermo; insomma ho come la sensazione di vivere fuori, che il mondo giri senza di me e che io non abbia il diritto di starci dentro. Tutto ciò condiziona pesantemente la mia vita e di riflesso quella di mio marito, che mi ama tantissimo. Devo anche puntualizzare che ho una sensibilità esagerata e che per me ogni piccolo gesto o ogni parola possono acquistare un significato enorme. Ho dei genitori di cui sono insoddisfatta, a maggior ragione ora che sono diventata mamma e che adoro la mia bambina, per la quale darei la vita. Credo che i miei problemi sono nati là, in quella mia famiglia d'origine che tanto vorrei diversa; soprattutto mia madre vorrei fosse diversa, non mi fa sentire amata, mi fa sentire un'estranea e si comporta come se quel poco che fa lo facesse per obbligo e perchè proprio non può farne a meno. Lo ammetto, ho quasi 30 anni e ancora non riesco a tagliare il cordone ombelicale, ma, lo giuro, è troppo doloroso aver una madre che non ti ama.

E' vero Giada che è doloroso non sentire l'amore della propria madre, ma proprio questo deve stimolarti ad essere per tua figlia, la madre che non hai avuto. Io credo che tu stia spostando su tua madre un tuo problema personale che riguarda la tua identità di persona, di donna, prima che di madre o di moglie. Hai bisogno di rifdefinire con chiarezza la tua personalità, di conoscere le tue esigenze, i tuoi desideri, i tuoi sogni e trovare un modo di realizzarti socialmente come persona. Tu non scrivi se lavori, se hai una vita sociale fatta di amici, di hobby o di qualcosa che ti piace fare. Io credo che questo aspetto manchi nella tua vita. Parli di carenza d'amore da parte di tua madre ma questa carenza ce l'abbiamo avuta quasi tutti, chi l'ha vissuta in un modo, chi nell'altro. Non pensi che forse siamo noi a pretendere l'amore secondo i nostri modi e le nostre esigenze? Anche l'altro ha un suo modo di dare e di ricevere amore che è diverso dal nostro. Se non fossimo ostinati nella nostra pretesa infantile di essere amati a modo nostro, riusciremmo a riconoscere e ad apprezzare tanti gesti d'amore che non vediamo. Io credo che tu stia vivendo una fissazione al ruolo di figlia dimenticando che oggi sei anche moglie e madre, che hai una famiglia da costruire come vuoi, hai la libertà di creare la relazione affettiva con tua figlia nel modo che non hai avuto tu. Questa è una grande opportunità ed è tutta nelle tue mani
Le crisi depressive che hai avuto dopo il parto sono comuni a molte donne che hanno investito tutta la loro vita sulla maternità e rimangono inconsciamente fissate al momento gratificante che la gravidanza comporta. Quando poi l'esperienza finisce con la nascita del bambino, quelle gratificazioni, quelle attenzioni, quelle coccole non si ricevono più. L'improvvisa interruzione di questo "carburante affettivo" , per una donna che non ha altre fonti di gratificazione e di primato personologico, scatena una crisi esistenziale spesso profonda e molto dolorosa che non si supera facilmente da soli.
Tagliare il famoso cordone ombelicale non è difficile come si pensa però bisogna saperlo fare. C'è un modo, non si fa nè con la rabbia, nè con l'isolamento, nè con le critiche. Si taglia conoscendo se stessi, scoprendo le proprie ricchezze interiori, le proprie forze e anche i propri punti deboli. E' un percorso molto bello anche se può avere momenti dolorosi ma questi momenti quando se ne vanno, lasciano sempre spazio ad una vita più viva e gioiosa. La cosa che posso dirti è che sei molto giovane anche se stai entrando nell'età matura e tutto ti è possibile, basta che decidi che tipo di vita vuoi avere. Rifletti su ciò che non ti piace nella tua vita (a parte tua madre), che tipo di insoddisfazioni ci sono, cosa vorresti che cambiasse. Una volta che hai chiarito queste cose, sappi che tutto dipende da te, se lo vuoi veramente. Ci sono stili psicologici e comportamentali da rivedere, da cambiare e altri da apprendere e da coltivare. Tutto questo si impara con la psicoterapia. E' una grande scuola di vita dove non si impara ciò che vogliono o che dicono gli altri ma ciò che siamo, come siamo e come poterci realizzare. Oggi ci sono alcuni approcci brevi e molto concreti. Parla di questo con il tuo medico o con una persona di fiducia che possa consigliarti un bravo professionista. Spendi un pò di soldi oggi ma fai un investimento su te stessa per la tua vita e anche per garantire una buona madre per la tua bambina e una vera compagna di vita per tuo marito. Pensaci e vedrai che tutto ciò che oggi vivi con dolore si scioglierà in modo naturale e senza forzature. In bocca al lupo.

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