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Mi ha solo preso in giro? Sono un oggetto? (1456418116230)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 5444 volte

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le risposte dellespertoCarola, 28

 

D

 


Buongiono,
sono Carola e da qualche mese sono coinvolta in una strana "relazione" a cui non riesco a dare soluzione; ho bisogno di un consiglio esterno, da persone non preoccupate di dirmi come stanno le cose.

Vivo a Milano in questo appartamento dove per una serie di cose ci conosciamo un pò tutti e abbiamo la stessa eta' (dai 25 ai 32). Siamo quindi tutti amici e molti uniti tra noi, uscendo spesso insieme e organizzando cene in casa.

Vivo li' da un anno e mezzo e dopo qualche mese si e' trasferito un ragazzo: V. con cui ho legato molto, ma solo in termini di amicizia. Siamo simili tra noi, in termini di ambizioni, amicizie e abbiamo trovato subito cose di cui parlare.

Lui usciva nel frattempo con una mia amica e spesso eravamo insieme. Il loro rapporto oscillava di continuo per numerose litigate e gelosia di lei nei suoi confronti. Mentre stavano insieme, una sera ha cercato di baciarmi e io l'ho allontanato perche' non ferirei i sentimenti di un'amica e sinceramente non ero neanche attratta da lui. 

Intanto io stavo iniziando una storia con il suo amico e quella notte siamo stati insieme. Una storia finita dell'arco di un paio di mesi perche' non c'era nessun sentimento da entrambe le parti. Senza rimorsi o arrabbiature. Siamo ancora in buoni rapporti.
Ad aprile anche lui si lascia definitivamente con la mia amica, ma non conosco le cause (entrambi non ne hanno voluto parlare e mi hanno raccontato solo dei continui litigi).

Ogni tanto da ubriaco cercava di provarci con me ma lo rifiutavo sempre. Una sera dovevamo uscire con degli amici a bere ma alla fine tutti si sono tirati indietro e siamo stati solo noi due. Siamo usciti, ci siamo divertiti e tornando a casa in taxi mi abbracciava ma nulla piu'.

Nel frattempo continuava a prendermi in giro per la storia con il suo amico dicendo che lo amavo; lo chiamava il mio ragazzo anche dopo la rottura.
Il nostro rapporto in termini di amicizia è andato avanti fino a settembre senza problemi. Anzi mi dava sempre un consiglio, mi spronava a cercare lavoro e aveva sempre una parola per me; diciamo che è la persona che aiuta sempre gli altri che si trovano in difficoltà (ma non e' un santo per niente, anzi).

A settembre, dopo un serata tra amici ci siamo avvicinati (avevamo anche bevuto un pò) e restati soli ci siamo trovati a letto, ma non abbiamo dormito insieme perchè sono tornata al mio appartamento. Non sarà stato un gesto carino ma pensavo fosse la storia di una notte.

Dopo 2 giorni mi chiede come è stato e se mi era capitato di fare sesso con degli amici prima. Io metto le cose in chiaro dicendo che comunque nulla cambiava ed eravamo amici, che questo non doveva compromettere il rapporto tra noi. Lui era in imbarazzo, rideva ma mi dava ragione.
Dopo una settimana prova a scrivermi mentre era con un amico in giro e non gli rispondo; allora dopo qualche giorno mi chiede arrabbiato perchè non avevo risposto ma lascia perdere la cosa velocemente. Nelle settimane successive però continuiamo ad avere degli "episodi a letto".

Nel frattempo conosciamo nuove persone, nuovi amici; in particolare un ragazzo tedesco che si è trasferito da poco.
Il tedesco è una persona timida ma di cuore. Si è preso una cotta per me (a detta di tutti perchè è alquanto palese la cosa) ma non ha mai avuto un approccio diretto. E'una delle persone che vediamo più spesso e  V è infastidito dalla sua presenza.
Ovviamente ha iniziato a chiamare anche il tedesco mio ragazzo, come l'altro amico. Ho in prevalenza amici maschi a cui sono molto legata e con cui ho un rapporto molto bello e senza ambiguità, ma periodicamente tutti loro diventano "i miei ragazzi" stando a quanto dice V.

Un giorno mentre eravamo insieme mi accorgo di provare qualcosa che mi spaventa come non mai. Ho avuto un paio di brutte esperienze nel passato e ho problemi a fidarmi delle persone; infatti molti dicono che sono come un gatto che prima scruta da lontano in maniera fredda e poi cambia atteggiamento per diventare molto più socievole.
Non che sia distaccata con le persone, anzi mi lego molto ai miei amici ma ho bisogno di tempo e difficilmente lascio trapelare le mie emozioni anche dopo aver instaurato un rapporto di amicizia solido. Spesso indosso una maschera per nascondere cosa mi passa per la testa.

Capisco di provare qualche sentimento ma sono decisa a non volere nulla da lui. E' 3 anni più giovane di me, abbiamo troppi amici in comune.
Ma quello che mi terrorizza maggiormente è che ha un carattere più forte del mio sotto certi aspetti ed è l'unica persona al mondo di cui non riesco ad avere un quadro completo, mai sono riuscita a capirlo realmente.

Questo è accaduto ad Ottobre, quando io sono caduta un pò in depressione per problemi di lavoro (che intanto ho cercato di cambiare) e altre cose. Mille volte lui cercava di chiedermi cosa avevo, ma io non rispondevo mai, un pò perchè non riuscivo a esprimere le mie emozioni, un pò perchè non volevo lasciarmi andare con lui.
Cercava, intanto, anche di coinvolgermi in attività con altre persone per farmi uscire di casa.

Malgrado ciò, nello stesso periodo, intreccia una relazione con un'amica del tedesco che era in visita per due settimane. Stavano sempre insieme, dormivano insieme e lui aveva cura di sbattermi la relazione in faccia. Un giorno eravamo a bere in giardino con degli amici e, mentre lo ignoravo, lui cercava di attirare la mia attenzione con battute varie e un'espressione da schiaffi in faccia ch,e alla fine, anche la ragazza se ne era accorta e mi ha iniziato a fissare in cagnesco.
Lei alla fine se ne torna a Berlino, lui l'accompagna in aereoporto, si sentono per alcuni giorni e alla fine lui mi dice che anche se era preso gli era passata subito.

Nel frattempo io cambio lavoro e apro una società di servizi informatici con altre persone. E lui ne era orgoglioso e felice (vuole anche lui aprire qualche cosa di suo in futuro anche se è ancora nelle prime fasi della sue carriera e, molto ambizioso e studioso, spesso si sente stretto nella sua funzione). Una sera mi addormento sul tavolo della cucina (capita spesso... lo trovo così comodo) e V entra in casa per portare delle cose alla mia coinqulina.
Mi vede e mi accarezza la testa per svegliarmi dicendo di andare a dormire. Io li dico che il giorno dopo avrei dato il preavviso per licenziarmi dal mio precedente lavoro e lui orgolioso, con davvero un sorriso commosso, mi dice che è felicissimo per me.

Dopo qualche tempo riprendono i nostri episodi...Questa volta sembra che ogni notte oscilliamo tra dolcezza e combattimento. Con blocchi nello stare insieme, scherzi, momenti di dolcezza e nulla più. Ma nessuno sospetta di questa nostra relazione e cerchiamo di mantenerla segreta.

Nel frattempo il nostro rapporto cambia. Siamo sempre amici con momenti di vicinanza ma spesso mi prende in giro e scherza con lo scopo di farmi innervosire. Sminuisce il mio lavoro e la compagnia, altre volte mi prende in giro per i locali che frequento dicendo che sono troppo fighetti (ma sa bene che giro un pò ovunque, che sia un mega locale o la bettola sotto casa) e perchè sono vestita alla moda. Allo stesso tempo fa apprezzamenti sulle stesse cose: i miei vestiti, il lavoro e i locali dove vado.

Una sera succede un fattaccio. Eravamo a una festa con tutti gli amici in giardino, io arrivo e lo vedo parlare con il migliore amico (che è come un fratello per me) il ragazzo con cui sono stata e la sua ragazza. Io ero con il tedesco nel frattempo.
Sento che dice al migliore amico che lo facevo innervosire, poi ha avuto una scenata di gelosia mente parlavo con lui e l'ha fatto entrare in casa. Uscendo ho sentito che V gli urlava "è complicato". Il suo migliore amico è come un fratello minore per me ma non abbiamo mai parlato del rapporto con V. perchè so che non tradirebbe la sua fiducia.

Quella sera mezzi ubriachi, ci troviamo a letto insieme. Lui inizia a fare discorsi deliranti, dicendo che indossa una maschera per non fare vedere le sue emozioni e che molti pensano che sia un donnaiolo. Dopo lo facciamo e poco dopo abbiamo una litigata. Ha un attacco di panico e inzia a camminare per la stanza, a dire cose senza senso, che sono sempre gentile come per prendermi in giro. Io lo caccio e lui per tutta risposta mi manda a quel paese.
Il giorno dopo lo scopro che mi guarda dalla finestra con aria colpevole. Non ci parliamo per una settimana e quando riprendiamo il discorso lui dice di non ricordare, che non mi guardava perchè si sentiva in colpa ma perchè lui mi controlla sempre.

Nei giorni successivi vedevo che cercava di riconcquistare la mia fiducia, guardandomi con occhi dolci, cercando di trovare spazio solo per noi per parlare del più e del meno ed era infastitido da altre persone che si intromettevano. Non succede nulla fino al giorno che dobbiamo portare il migliore amico in ospedale perchè si era fatto male e lui era contento che li accompagnavo con la macchina e che stavo con loro lì. Era davvero riconoscente. Passiamo la notte insieme (managgia a me).

Da quel momento cambia il modo di atteggiarsi nei miei confronti. Spesso mi diceva di amarmi (scherzando) e non rispondeva alle miei battute quando gli dicevo che è falso o che non si scherza sull'amore, davanti alle altre persone dice che quando prende in giro una ragazza è perchè ci tiene, dice che parla di me a sua madre ecc.

A dicembre io lascio l'appartamento per un mese per viaggi di lavoro e per tornare a casa dei miei a Venezia. La sera che stavo per partire era nervoso e a bassa voce, perchè c'era altra gente, mi chiede di comportarmi bene. Durante la mia assenza ci sentiamo per messaggi e quando torno era davvero felice di vedermi, almeno pensavo.
La sera dopo usciamo per andare in un pub e continuava a dire che sarebbe uscito solo se c'ero io, si complimentava con me, era affettuoso anche davanti alle altre persone (ripeto: loro non sanno nulla).

La sera torniamo a casa con la mia coinquilina e il suo ragazzo e lui mi abbraccia davanti a loro. Dopo che vanno via, mi chiede se lo ho tradito mentre ero a casa. Io gli rispondo che non siamo una coppia quindi non conta cosa sia successo (nulla in realtà... perchè durante la lontanaza io mi sono accorta di tenerci molto a lui), che non litighiamo mai e che anche se vediamo altre persone noi torniamo insieme sempre.
In realtà abbiamo avuto tutti e due appuntamenti prima del riavvicinamento e della mia partenza (da parte mia non hanno portato a nulla, erano solo uscite senza un bacio o altro, da parte sua non so) e il fatto è che, non so come, ma riusciva sempre a capire se uscivo per un appuntamento o solo con amici. Senza che dicessi nulla in giro.

Quella sera mi ha baciato e si lamentava che io non lo bacio mai. Passiamo una notte insieme stupenda, il giorno dopo andiamo a fare commissioni e tutto sembra perfetto. La sera però cerca di farmi ingelosire facendomi vedere un messaggio che la ex (la mia amica) le ha scritto. So che tra i due non c'è nulla e che lei frequenta un altro ragazzo, ma sembra che volesse solo farmi arrabbiare.

Nei giorni successivi mi sorrideva sempre, mi faceva gli occhi dolci tutto il tempo, se stavamo con gli altri amici si metteva vicino a me, solitamente appoggiando una gamba contro la mia per avere il contatto fisico. Mi paragonava sempre alla madre che è il suo punto di riferimento, scherzando diceva di amarmi, che siamo una coppia ma io non lo so, che andremo a vivere insieme ecc.. Io rispondevo con battute perchè ho la tendenza a non fidarmi e poi non faceva altro. Non mi portava fuori, non veniva a cercarmi per guardare un film insieme...

Una sera provo a baciarlo e lui si rifiuta. Gli chiedo perchè, se c'è un'altra e lui risponde distogliendo lo sguardo e ridendo in un modo amaro, come sembrare a dire "ma che dici". Quando gli chiedo cosa stava succedendo e se era un mio errore pensare che ci stavamo avvicinando, lui con fatica mi risponde che è fatto così e non vuole essere dipendente dalle persone, inclusi gli amici. Poi mi chiede di non essere arrabbiata e andando via mi prende per il braccio chiedendomi una cosa su una storia che mi preoccupava. Io mi sono sentita morire.

Nel frattempo, dopo qualche giorno di distacco, lui si avvicina, mi fa battute sull'amore come prima, mi aiuta con delle cose che gli avevo chiesto tempo fa, ha un grosso colloquio e ne ha voluto parlare prima con me che con gli altri per avere una mia opinione ecc.. Un giorno entro in casa e lui parlava con la mia coinqulina.
Si erano salutati ed era già sulla porta, ma quando mi ha visto ha cercato di passare del tempo con me, di trattenermi a parlare; mi ha chiesto cosa facevo il venerdì e quando ho detto che andavo da mia madre ci era rimasto male. Poi si avvicina di scatto, come per baciarmi, ma sposta lo sguardo dicendo no, cambia tono di voce e va via.

Una sera, mentre eravano a una cena, rimaniamo soli. Scherzavamo normalmente ma appena entrano i miei amici che erano usciti a prendere la pizza lui mette la testa tra le mani e sussurra che è difficile stare vicino a me. I miei amici poi sono subito entrati, impedendomi di controbattere alla sua affermazione.

Sabato scorso lo abbiamo fatto di nuovo. Io ero infuriata con me stessa perchè ancora una volta ero caduta nella trappola. La mattina dopo viene invitato a pranzo dalla mia coinquilina, con cui sono molto amici e tendono a mangiare insieme la domenica, e sembrava felice di passare del tempo con me a parlare, giocare ecc. Poi la mia coinqulina chiede se vogliamo fare qualcosa la sera e gli domanda se ha visto quella ragazza di cui parlava. Io mi sono sentita morire.

Aveva un appuntamento. Si accorge che sono arrabbiata e mi segue quando vado in camera. Mi prende in giro su alcune cose, sui regali del mio ragazzo tedesco, mi blocca la strada e via dicendo. Io lo ignoro completamente e gli rispondo per versi. Anzi ha detto che lui non mi ha fatto così tanti regali ma mi ha dato il cuore.
Falso come Giuda no?

Ieri ha visto che fumavo, avevo smesso ma ero troppo nervosa. Lui sa che fumo solo quando sono nervosa o triste e la prima cosa che mi ha chiesto è se ho ripreso a fumare e perchè. Cercava di parlarmi del più e del meno, mi faceva vedere cose sul telefono e sembrava nervoso. Gli chiedo "allora come e' andato l'appuntamento?" e lui "bene", ma non ha voluto dire più nulla. Quando gli ho detto che vedere due ragazze in meno di 24 ore era troppo schifoso, lui ha risposto "non è come pensi", cercando di evitare il discorso. E cosa dovrei pensare? Me ne sono andata.

Detto ciò stamattina era a colazione con la mia coinqulina (questa ragazza adora fare pranzi e colazioni con lui a quanto pare!). Lei dice che potremmo prendere un appratemento più grande e bello insieme visto che siamo molto amici. Gli chiede se quando gli scade il contratto ha intenzione di andarsene e lui dice "non so magari potrei... Lascia stare stavo per dire una cosa stupida". Come per lasciare intendere che può andare ad abitare con lei. Non so se lo ha fatto per farmi innervosire (sa come usare le parole) ma può davvero progettare la vita con una che ha visto due volte?

Avevo bisogno di sfogarmi perchè non ho molte persone a cui raccontare questa storia, avendo troppi amici in comune. Posso essermi illusa che il suo fosse solo un gioco? Che non ci fosse nulla e quelle frasi fossero false? La sua può essere una paura di impegnarsi con me perchè troppo simile a a lui, alla madre? E poi perchè dirmi quelle cose dolci se fosse solo per portarmi a letto? Già era riuscito a sedurmi!

Ora come ora mi sento presa in giro e trattata come un oggetto.
Grazie del vostro aiuto.

 


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R

 


Gentile Carola,
inizierei una riflessione sulla sua storia sottolineando la modalità con cui la espone in queste righe.

Lei adotta uno stile di scrittura basato su una dovizia di particolari ma soprattutto sull’accurata descrizione di ogni step della sua vicenda, come se fosse una cronistoria. Credo che ciò faccia intravedere la sua necessità di fare chiarezza acquisendo una lucidità maggiore oltre che cercare di spiegare a un terzo, che in questo caso sarei io, l’accaduto.

Imprimere nero su bianco è una modalità efficace e utile per organizzare la situazione in modo da prenderne le giuste distanze. Il vortice emotivo che accompagna i suoi passi all’interno di questa sceneggiatura amorosa mistifica il vero centro di attenzione per lei importante.

Al di là di porsi domande sul suo amico e sul perché dei suoi comportamenti, diventa importante comprendere maggiormente la sua diatriba interiore. Le propongo un semplice ma efficace gioco da fare. Prenda carta e penna e risponda alle seguenti domande: cosa vuole da questa storia? Cosa fa per raggiungere ciò che vuole? Come lo fa (occhio alle ambivalenze)? Cosa può fare di diverso? Come può attuare questa diversità di comportamento?.

Queste semplici domande servono per ricentrare la riflessione su di lei e sulle sue dinamiche interiori che si avvicendano in questa storia.

Un caro saluto,
Dr.ssa Valentina Bonaccio.

 

(a cura della Dottoressa Valentina Bonaccio)

 

Pubblicato in data 14/03/2016

 


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Tags: consiglio relazione storia riflessione amici chiarezza soluzione lucidità oggetto vortice emotivo diatriba interiore

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