Alzheimer : individuati geni associati alla patologia
La malattia di Alzheimer, la forma più comune di demenza, è caratterizzata dalla degenerazione progressiva del cervello.
Tale patologia non solo è incurabile, ma le sue origini molecolari sono ancora sconosciute.
La maggior parte delle ricerche, condotte nel corso degli anni, hanno cercato di comprendere maggiormente il motivo per cui alcune parti del cervello sono più vulnerabili alla malattia di Alzheimer rispetto ad altre.
Una delle risposte giunge da uno studio condotto presso l' ’'Università di Cambridge”, dove è stato scoperto un gene, presente in soggetti con cervello sano, il quale, in seguito ad alterazioni o modificazione può associarsi alla patologia.
I risultati potrebbero aiutare a scoprire le origini molecolari di questa malattia devastante, e possono essere utilizzati per sviluppare nuovi trattamenti preventivi da svolgere prima della comparsa dei sintomi.
Una delle caratteristiche della malattia di Alzheimer è l'accumulo di depositi di proteine, note come placche e grovigli, nel cervello degli individui affetti.
La degenerazione nella malattia di Alzheimer segue un modello caratteristico: a partire dalla regione entorinale si diffonde in tutte le aree neocorticali.
Lo studio rivela che la maggiore predizione allo sviluppo della demenza non è associata a livelli di aggregazione anormale delle proteine, ma, piuttosto, a meccanismi di controllo più deboli contro le proteine in questi tessuti cerebrali specifici.
La ricerca è avvenuta attraverso l'analisi di più di 500 campioni di tessuti cerebrali sani confrontati con il tessuto dei pazienti con Alzheimer.
Come sostiene Rosie Freer, dottorando presso il Dipartimento di Chimica e autore principale dello studio, queste nuove scoperte possono essere utili per prevedere anche la vulnerabilità allo sviluppo di altre partologie come la SLA, Parkinson e la demenza fronto-temporale.
Tratto da Science daily
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Tags: cervello gene demenza degenerazione proteine