Come un fiore appena sbocciato sfiorisce per una tempesta improvvisa, così la diagnosi di “autismo” depriva i genitori di sogni, desideri, speranze, ambizioni. E' una diagnosi devastante che spalanca un solco profondo dividendo il passato dal presente-futuro.
Al momento della nascita il figlio pare normale, i ritardi alle sollecitazioni si scusano, si tralasciano per un poi che dovrà avvenire. Sarà la mancanza di empatia nella relazione con i propri genitori o il confronto con altri figli oppure con i figli degli amici che farà scattare una molla nella testa dei genitori.
Di solito, dopo un andare e uscire da vari studi di medici di fiducia, specialisti qualcuno pronuncia quello che è scritto nella nuova bibbia del DSM-V, facendo ricadere il disturbo del figlio nella classificazioni di Disturbo dello spettro Autistico.