La mattina del primo dell'anno è sempre avvolta da una impercettibile sensazione di estraneazione e di curiosità, come nella favola di Aladino si strofina il giorno con un panno magico per vedere, sentire il Genio che disegnerà lo scenario del presente prossimo.
L'incanto svanisce il giorno dopo quando accanto alla tavola apparecchiata compare alla televisione il volto del Presidente degli Stati Uniti D'America che lascia scivolare delle lacrime sofferte sullo zigomo. Le lacrime del Presidente Obama sono un segno che sollecita qualche interrogativo perché, quando il potere piange, vuol dire che lo stesso potere è stato attaccato e limitato da un altro. Il Presidente della più grande nazione è costretto a sottostare al potere dei venditori di armi che si oppongono al suo desiderio di regolamentare la vendita.