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mysterio

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messaggi di mysterio

  1. Salve a tutti

    dopo un bel pò di tempo ritorno a scrivere nel forum.

    Ho un "problema",lo definisco tale in quanto non riesco a capire determinate cose,spero che mi possiate dare qualche consiglio o punto di vista utile.

    Domanda:al fine di un ottimo rapporto di coppia,l'attrazione fisica ha un ruolo cosi importante?

    Vi chiedo questo perchè sono sempre stato dell'idea di aver bisogno dell'attrazione fisica per innamorarmi. Pur non ritenendomi persona per nulla superficiale,una ragazza mi deve piacere,colpire,deve avere un particolare o un qualcosa che mi intrighi.

    Poi pero incontro una donna,non rispecchia per nulla i miei personali canoni di bellezza,senza giri di parole la potrei definire,fermandomi al puro aspetto estetico,bruttina.

    Eppure mi ha colpito come nessun'altra ragazza prima d'ora. Colpito dal suo essere,dalla sua interi

    orita,dalla purezza della sua anima.

    Ha il potere di farmi stare benissimo,sopra una nuvola oserei dire.

    E me ne sono innamorato.

    E' arrivata,non so come,alla parte piu profonda di me,sento di poter essere,di fronte a lei,esattamente come sono,senza maschere e senza paure.  

    C'è un alchimia pazzesca tra noi due,mai trovata e provata prima,potremmo parlare per giorni interi senza stufarci mai l'uno dell'altra.

    E quando non c'è,mi manca come l'aria che respiro.

    Ma poi quando razionalmente analizzo tutta la situazione,esce la parte superficiale della mia persona,quella legata all'aspetto fisico,quella che sussurra che "no,non puoi Amare una persona che non ti attrae fisicamente".

    Ma sarà veramente cosi?che fare?

    Al solo pensiero di stare senza di lei,provo un gran senso di vuoto,mi sento morire.

    Grazie per avermi letto

    ogni consiglio sarà ben accetto.

    L.

    Ciao Mysterio,

    A mio avviso l'amore è quanto di più soggettivo esiste, ho conosciuto persone in grado di innamorarsi solo per il colore dei capelli...o gli occhi di un'altra persona...

    In ogni modo l'aspetto fisico cambia con il passare degli anni...certo anche il carattere...ma i segni distintivi di una persona a livello relazionale restanto sempre tali...

    Al posto tuo non cercherei di ragionare tanto sul vostro rapporto...ho imparato per esperienza che in amore la ragione non vince mai...mi lascerei andare...se amore è perchè frenarlo con tanti ragionamenti...e credimi te lo dice una persona che tanto ha ragionato prima di lasciarsi andare.

    Ciao :LOL:

    Vero anche questo,razionalita ed amore quasi mai vanno d'accordo.

    Mille grazie per la risposta :D

  2. Secondo me ti sei già risposto da solo: sì che è possibile innamorarsi di una persona che non piaccia fisicamente, del resto tu sei GIA' innamorato di lei! E in questo non c'è niente di male nè di strano, anzi!

    Riguardo alla tua perplessità, vorrei farti una domanda. Quando ripeti a te stesso: "no,non puoi Amare una persona che non ti attrae fisicamente", è perchè il non esserne attratto crea disagio a te, oppure ti dà fastidio per cosa penserebbero gli altri nel vederti al suo fianco?

    Pensaci e rispondi con sincerità (basta che tu risponda a te stesso, non è necessario che tu lo faccia nel Forum).

    Ciao!

    Ottima domanda.

    Naturalmente,mi sono risposto gia da solo

    Diciamo 80% la prima domanda,il resto la seconda.

    Non ci sono per nulla abitutato,è una situazione completamente nuova per me

  3. Salve a tutti

    dopo un bel pò di tempo ritorno a scrivere nel forum.

    Ho un "problema",lo definisco tale in quanto non riesco a capire determinate cose,spero che mi possiate dare qualche consiglio o punto di vista utile.

    Domanda:al fine di un ottimo rapporto di coppia,l'attrazione fisica ha un ruolo cosi importante?

    Vi chiedo questo perchè sono sempre stato dell'idea di aver bisogno dell'attrazione fisica per innamorarmi. Pur non ritenendomi persona per nulla superficiale,una ragazza mi deve piacere,colpire,deve avere un particolare o un qualcosa che mi intrighi.

    Poi pero incontro una donna,non rispecchia per nulla i miei personali canoni di bellezza,senza giri di parole la potrei definire,fermandomi al puro aspetto estetico,bruttina.

    Eppure mi ha colpito come nessun'altra ragazza prima d'ora. Colpito dal suo essere,dalla sua interiorita,dalla purezza della sua anima.

    Ha il potere di farmi stare benissimo,sopra una nuvola oserei dire.

    E me ne sono innamorato.

    E' arrivata,non so come,alla parte piu profonda di me,sento di poter essere,di fronte a lei,esattamente come sono,senza maschere e senza paure.

    C'è un alchimia pazzesca tra noi due,mai trovata e provata prima,potremmo parlare per giorni interi senza stufarci mai l'uno dell'altra.

    E quando non c'è,mi manca come l'aria che respiro.

    Ma poi quando razionalmente analizzo tutta la situazione,esce la parte superficiale della mia persona,quella legata all'aspetto fisico,quella che sussurra che "no,non puoi Amare una persona che non ti attrae fisicamente".

    Ma sarà veramente cosi?che fare?

    Al solo pensiero di stare senza di lei,provo un gran senso di vuoto,mi sento morire.

    Grazie per avermi letto

    ogni consiglio sarà ben accetto.

    L.

  4. Interessante questo topic,mi ci ritrovo in questi giorni.

    IO sono single,incontro una ragazza,alchimia fantastica sin da subito,attrazione pazzesca. Sembra Amore,o forse,lo era.

    Ma c'è un "ma",lei è in rotta con il suo fidanzato ufficiale e non sa chi scegliere,da che parte andare.  

    Quindi che succede?Inizia a dirmi un giorno "si,sto con te" ed il giorno dopo "ho ancora in mente il mio ex",mi fa mille tranelli per vedere le mie reazioni nei confronti del sesso femminile "quella ti guarda,perche non ci provi?" "Esci con la mia amica,le piaci un sacco" ecc ecc...

    Finche un giorno io,dopo il suo ennesimo "ho ancora in mente il mio ex,non voglio stare con te" decido di uscire con la sua amica. Lei,saputo questo,tronca. Che è successo secondo voi?

    Molto semplice: lei,insicura verso il sesso maschile,prevenuta verso di me,determinati miei aspetti non le stavano bene (il mio passato verso il mondo femminile,numero di partner avute,modo di porsi verso il gentil sesso) e dato che era incapace di decidere da che parte andare,ha messo in moto un meccanismo di provocazione per cercare una conferma delle sue idee distorte. Ed una volta che io stesso le ho dato cio che cercava(uscita volontaria con l'amica) ha troncato. E me lo aspettavo ovviamente.

    Non ha avuto coraggio di lasciare un porto sicuro (benche di sofferenza)per l'ignoto,ed ha visto quello che ha voluto vedere,ingannata dai suoi stessi occhi.

    bè... ingannata dai suoi occhi no... forse dai suoi "occhiali"... (chi glieli avrà messi poi? :shock: )

    cmq mysterio, se davvero ne fossi stato innamorato, non credo avresti preferito uscire con un altra donna... :roll: forse lo hai fatto perchè anche tu volevi mettere in atto un meccanismo di provocazione per cercare una conferma della tua idea distorta... :roll:

    l'ho fatto perchè mi aveva fracassato le p**** con i suoi tranelli stupidi.

  5. Interessante questo topic,mi ci ritrovo in questi giorni.

    IO sono single,incontro una ragazza,alchimia fantastica sin da subito,attrazione pazzesca. Sembra Amore,o forse,lo era.

    Ma c'è un "ma",lei è in rotta con il suo fidanzato ufficiale e non sa chi scegliere,da che parte andare.

    Quindi che succede?Inizia a dirmi un giorno "si,sto con te" ed il giorno dopo "ho ancora in mente il mio ex",mi fa mille tranelli per vedere le mie reazioni nei confronti del sesso femminile "quella ti guarda,perche non ci provi?" "Esci con la mia amica,le piaci un sacco" ecc ecc...

    Finche un giorno io,dopo il suo ennesimo "ho ancora in mente il mio ex,non voglio stare con te" decido di uscire con la sua amica. Lei,saputo questo,tronca. Che è successo secondo voi?

    Molto semplice: lei,insicura verso il sesso maschile,prevenuta verso di me,determinati miei aspetti non le stavano bene (il mio passato verso il mondo femminile,numero di partner avute,modo di porsi verso il gentil sesso) e dato che era incapace di decidere da che parte andare,ha messo in moto un meccanismo di provocazione per cercare una conferma delle sue idee distorte. Ed una volta che io stesso le ho dato cio che cercava(uscita volontaria con l'amica) ha troncato. E me lo aspettavo ovviamente.

    Non ha avuto coraggio di lasciare un porto sicuro (benche di sofferenza)per l'ignoto,ed ha visto quello che ha voluto vedere,ingannata dai suoi stessi occhi.

  6. Beh, non si può fare un nuovo Dio chiamato DIALOGO, qualcuno giustamente aveva aperto un topic chiamato, mi pare, I LIMITI DELLE PAROLE. Un sorriso, un abbraccio, a un certo punto valgono più di mille parole, se vengono dal cuore (e non mi fate essere retorico, pure uno schiaffone può venire dal cuore).  

    La tiritera è sempre quella: - Non andiamo d'accordo? Parliamone!" Per poi accorgersi che tante volte il "parlarne" porta a nuovi litigi. Le parole meno sono e meglio è, basta trovare quelle giuste, che vengano spontanee, non programmate, fuori dai meccanismi mentali che ci incastrano. Pensare con l'anima, parlare col cuore, amare oppure mandare a quel paese, esprimere ciò che ci viene dal profondo...tutto ciò non è "pensato", mai. Mi incuriosisce in particolare sapere se Aioblu sottoscriverebbe, e se cerca di regolarsi così...ciao a tutti  :wink:

    Esatto,turbociclo,con il cuore non programmando nulla,esattamente ciò che intendo io. Il dialogo è essenziale quando si presentano delle difficoltà in un rapporto,cercando di arrivare ad un punto d'incontro.

    Sai perchè spesso alimenta altre discussioni secondo me? Perchè entrambi commettono l'errore di voler stare fermi sulle proprie posizioni evitanto cosi di rimettersi,a livello personale,in discussione.

  7. Si infatti...è questo il rischio che si corre..difatti io prima di dire qualcosa che potrebbe minare il rapporto ci penso 1.000 volte e poi se stando zitto vedo che il problema nn si risolve allora mi gioco l' ultima carta che è la "parola".

    Cmq io ho imparato a:

    1) Far gestire la vita della mia ragazza a lei stessa' date=' lei pensa alla sua ed io alla mia, se mi chiede dei consigli bene sennò fa da sè.

    2) Non imporre mai nulla

    3) Avere meno aspettative possibili da lei, accetrala così giorno per giorno, ora per ora.

    4) Valutare la persona e nn l' apparenza della persona, se sento che improvvisamente mi batte il cuore per una ragazza io nn perdo la testa, aspetto che mi passi questo "battito" così sarò + lucido nel' inquadrare la persona evitando di cadere in un amore passionale.

    Se mi vengono in mente altre cose le aggiungerò :wink:[/quote']

    Se mi vengono in mente altre cose le aggiungerò :wink:

    la tua visione del rapporto di coppia è un po diversa dalla mia..dunque vediamo...

    1. il dialogo è la base di un rapporto,sarebbe come cercare di costruire una casa senza le fondamenta,magari regge un pò ma alla prima raffica di vento piu forte del solito crolla in 2 secondi. Lo scontro/incontro è un passo necessario per crescere sia indivdualmente che all'interno del rapporto.Se nelle grane ognuno dalla sua parte che succede quando la vita ci porrà di fronte a problematiche davvero serie?Dal dialogo sincero ed aperto nasce il il rispetto,la fiducia reciproca,la complicità,la condivisione e tante altre cose fondamentali in un rapporto.

    la parola è uno strumento molto potente se usata nel modo corretto,ha il potere di rafforzare un legame,non di indebolirlo. Se ciò accade forse non si era fatti per stare insieme.

    2. hai ragione,le imposizioni sono deleterie e MAI produttive. Cio non toglie comunque che se noto qualche comportamento della mia partner dannoso per la sua stessa vita io me ne stia zitto,lo faccio notare poi sta a lei decidere se ciò che dico sono cavolate o meno. E spero che lei faccia lo stesso con me. Se io mi ubriaco tutte le sere ad esempio,spero e mi aspetto che la mia donna mi prenda per le palle se necessario cercando di farmi tornare alla ragione.

    3. Se ogni 3x2 ti manda a fanc*** senza apparente motivo la accetti ugualmente? Per come vedo io la tua affermazione è buona per qualche testo di psicologia,la vita reale è tutt'altro,gia il termine "accettare" implica una piccola o grande forzatura. In un rapporto di coppia sono necessari i piccoli accomodamenti,venirsi incontro l'un l'altra,cercare di incastrare perfettamente i 2 diversi caratteri. E per fare questo è fondamentali il dialogo,sempre li si torna.

    4. Il Piccolo Principe cita "non si ragiona bene che col cuore,l'essenziale è invisibile agli occhi". Teoria che sposo in pieno.

  8. Vi riporto il mio caso.

    Stavo con una ragazza,ho visto determinate cose che in funzione del rapporto di coppia non andavano bene secondo il mio punto di vista,gliele ho dette,lei per reazione sentendosi ferita,ha smesso di comunicare con me chiudendomi ogni fonte di dialogo,tranne quello superficiale.

    Ho provato per 5 mesi a farla parlare con me,a farle vedere da varie prospettive determinate dinamiche che non voleva vedere e sentire,ma nulla,ha fatto orecchie da mercante e non ha fatto altro che scappare.

    HO fatto presente che se manca il dialogo nascono solo incomprensioni,litigi fino alla fine di tutto. E cosi,puntualmente è stato.

    Ora mi chiedo:dove stà l'errore? limite suo nel non capire l'importanza del dialogo,nel non voler confrontarsi con me per non voler,fondamentalmente,crescere?

    O errore mio nel voler forzatamente farla parlare con me?o nell'aver tentato di darle varie prospettive di osservazione al fine di capire meglio se stessa?

    In poche parole,volevo farle capire che se non impara un pochino ad affrontare i problemi che la vita riserva,rapporto di coppia compreso,ogni volta che si presentano senza scappare,beh quando la vita la porrà di fronte a problemi dalla quale non si potrà sottrarre saranno dolori.

    L'ho fatto per me?Egoista io?non lo so,forse lo sarei stato di più se me ne fossi stato zitto,mi fossi fatto gli affari miei e l'avessi lasciata nel suo brodo. Lei ha preso i miei tentativi di dialogo,varie prospettive di osservazione come una non accettazione della sua persona. In realtà,volevo solo che lei stesse bene con se stessa. E in seconda battuta anche nel rapporto di coppia con me.

    Ma ora,con il senno di poi guardando solo il mio orticello avrei fatto meglio a chiudere gli occhi e girarmi dall'altra parte,a quest'ora avrei ancora la mia ragazza.

  9. Ciao Aioblu,

    è perfettamente vero,la frase da te riportata racchiude l'essenza del DAP. è un meccanismo di pensiero molto molto sottile,quasi impercettibile,talmente subdolo da non essere riconosciuto finchè una corretta psicoterapia te lo insegni.

    Perchè abbiamo paura di volare?Perchè non ci vogliamo abbandonare alla vita,all'energia vitale,la vita è stata tanto cattiva con noi,ci ha fatto soffrire,e non merita di essere vissuta.

  10. io soffro di agorafobia fluttuante a seconda di ciò che mi capita nella vita...

    magari dico un'emerita cavolata ma io credo che le nostre fobie ce le scegliamo...perchè proprio l'agorafobia? è la peggiore e maggiormente invalidante credo. ma qual'è il suo significato? Aver paura della vita,questo è ciò che ho capito su me stesso... :LOL:

  11. una persona è stata la mia delusione...la delusione di essermi sbagliata, di aver investito energie, su energie...su qualcosa che forse non esisteva nemmeno..mha.. tutto svanisce.. è strano, ciò per cui vivevi, la tua certezza, svanisce, non c'è più, è una morte.

    credo sarebbe più giusto dire che ciò che mi ha deluso sono io, perchè ho  sbagliato. a non investire su me stessa.

    Anche a me è successa la stessa cosa. A volte non si ama la persona in sè ma l'idea, l'idea di una relazione perfetta che in realtà non esiste.

    Esattamente, e secondo me se raggiungi questa consapevolezza un esperienza del genere non ti ricapiterà più, magari soffrirai di nuovo per qualcuno, ma non commetterai più l'errore di idealizzare una persona a tal punto da dimenticarti di te stessa e della realtà, vivendo così in una dimensione effimera, no, questo sono convinta non ti capiterà più. Secondo me è un percorso di crescita , non dico obbligato ma davvero molto frequente.

    E tutto ciò ci obbliga a porre nuovamente l'attenzione su noi stessi...il che non è per nulla sbagliato...

    ps. ciao xela come stai? :wink:

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