Re Mida a Wall Street
Re Mida a Wall Street. Due emblemi si incontrano in queste pagine. Una figura mitica del desiderio che innalza il suo oggetto fino a renderlo così scintillante, così perfetto da risultare inappropriabile. Un emblema della finanza globale che oggi sembra tutto divorare e ritradurre nei suoi segni inafferrabili.
Mida è il presente sospeso, la vita immortalata nel metallo più prezioso, il cibo e il corpo imbalsamati nella loro apparizione più eterna. Wall Street è il presente eternamente rinviato, la vita ritradotta nel segno di un “pagherò” sempre incombente e sempre spostato in avanti.
Al fondo dell’una e dell’altra figura, l’enigma stesso dell’umano, la struttura di un desiderio che desidera sempre e soltanto un segno, e desidera sempre e soltanto distruggere quel segno. Per mettere le mani sul reale al di là del segno, o sul reale che è quel segno e quella disseminazione di segni a venire.
Enigma comune alla psicoanalisi e all’economia, che i saggi qui raccolti ripercorrono mettendo la domanda psicoanalitica al centro di una fitta rete di connessioni tra pratiche e saperi consonanti e dissonanti: l’economia in primo luogo, ma anche la sociologia, l’antropologia, la letteratura, la filosofia.
Arricchiscono il panorama due testi “ritrovati”, uno dello psicoanalista Elvio Fachinelli, uno del filosofo Jean-Luc Nancy, entrambi incentrati sui temi marxiani del feticismo e dell’oro, della merce e dello scarto.
autore
Federico Leoni insegna Filosofia morale all’Università di Verona. Tra i suoi ultimi libri: Habeas corpus. Sei genealogie del corpo occidentale (2008); Franco Basaglia. Un laboratorio italiano (2011); Descartes. Una teologia della tecnologia (2013); L’idiota e la lettera. Quattro saggi sul Flaubert di Sartre (2013).
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Tags: psicoanalisi segno Re Mida Wall Street presente reale, sociologia antropologia letteratura filosofia