Dalla collaborazione tra i ricercatori del Center for BrainHealth dell’Università del Texas e quelli della George Washington University è stato possibile realizzare un protocollo capace di prevedere l’efficacia del trattamento individuale degli adulti affetti da un disturbo dello spettro autistico.
Utilizzando la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI), i ricercatori hanno individuato alcune regioni del cervello che correlano significativamente con un aumento delle abilità sociali in seguito a programmi di apprendimento basati sull’ambiente virtuale.
Negli adulti affetti da autismo, i quali mostravano una maggiore attività in quel network definito “cervello sociale” prima dell’apprendimento è stato osservato un miglioramento nella capacità di riconoscimento delle emozioni rispetto a coloro i quali presentavano una minore attività.
Il Dottor Daniel Yang e i suoi collaboratori hanno notato che i partecipanti mostravano una maggiore attivazione cerebrale in determinate regioni del “cervello sociale” mentre osservavano rappresentazioni digitali del movimento biologico ("Biological motion”) - movimenti che simboleggiano un’azione umana, come, ad esempio, il gioco di battere le mani. Ciò ha reso gli interventi più efficaci per i partecipanti.