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Depressione (51825)

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Debora 28.08.02

Buongiorno, mi chiamo Debora ed ho un grosso bisogno di aiuto. Ho una sorella di 34 anni che purtroppo è in una fase di forte depressione (ne aveva avuta un'altra dieci anni fa ma lieve e ne era uscita da sola senza farmaci e dottori) e non so come aiutarla. Cerco di esporvi il mio caso: all'inizio dell'anno mia sorella era incinta del suo secondo bambino (ne ha uno di tre anni e mezzo), a febbraio è morto nostro nonno e all'inizio di marzo durante la prima ecografia a 3 mesi (era andata da sola) ha scoperto che qualcosa non andava, che il bambino era praticamente morto all'interno della sacca. Questo è stato per lei un duro colpo, ma sembrava che l'avesse accettato e superato, infatti era anche tornata al lavoro dopo una settimana dal raschiamento. E' passato poi un'altro mese e sono cominciati i guai perché ha incominciato ad essere depressa e a curarsi da sola con farmaci omeopatici (perché non vuole imbottirsi/distruggersi di farmaci) senza però ottenere risultati. Siamo poi andati in vacanza al mare insieme ma la situazione è peggiorata (nessuno, compreso il nostro medico di famiglia ci aveva detto che il mare non le faceva bene) ed ora è in una forte depressione; non ha voglia di fare nulla, continua a piangere, non riesce a dormire, continua ad avere strani pensieri per la testa sul suo bambino (forse dato anche dal fatto che aveva seguito molto il caso di Cogne), che preferirebbe avere un tumore piuttosto che questo perché così saprebbe cosa ha, e continua a dire che lei non è più la stessa persona di prima, che non sa più chi è, che il suo corpo è qui sulla terra ma la sua mente in un'altra dimensione, ha paura, e ha paura che stia diventando pazza. Lei vuole guarire e mi chiede aiuto ogni giorno più volte al giorno(mi chiama parecchie volte anche al lavoro piangendo e dicendo che non ce la fa più) e io continuo a dirle che deve farcela che deve convincersi, che è momentaneamente ammalata ma che poi ne uscirà, che deve farlo anche per il suo bambino, ma senza ottenere dei grandi risultati. Tre settimane fa era andata da un medico in ospedale che le aveva dato della medicine come il Lexotan ed un'altra che non ricordo, ma non le aveva dato fiducia e comunque vedeva che le medicine la intontivano ancora di più e che le faceva male la testa ed il collo così le ha sospese. Una settimana fa, di mia iniziativa, l'ho portata da uno psichoneurologo che le ha dato una cura composta da Dopren 50mg (una pastiglia al giorno per 15gg) e Xeropran gocce(iniziando da 1 goccia fino a 15 e poi continuando per un mese a 15gocce) ma al momento sembra che non funzioni, comunque la costringo a prenderle almeno per un mese e a dirle che ci vorrà tempo e che vedrà i pimi risultati fra un mese (così mi ha detto il dottore), invece lei vorrebbe che passasse tutto subito o che la facessi dormire e farla svegliare quando tutto sarà passato. Sono disperata non so più che fare, dove andare, a chi rivolgermi, ho bisogno di aiuto immediato: Devo portarla da uno psicologo? Serve a qualcosa o saranno altri soldi buttati al vento come già ha fatto con tanti altri? Grazie e scusate se non sono riuscita a spegarmi bene, ma le cose da dire sono tante ed ho cercato di riassumerle in breve e al meglio. Debora da Bergamo

Cara Debora, è normale avere una fase di depressione quando si ha un aborto, soprattutto se la donna desidera quel figlio. E' un lutto come tutti gli altri, e ci vuole del tempo perché lo stato d'animo melanconico e triste si superi, forse mai del tutto. Comunque è una depressione reattiva e naturale ad un evento doloroso. In più se tua sorella già tendeva ad avere episodi depressivi, ciò potrebbe aver aggravato la situazione. Comunque io credo che debba esprimere questo dolore e digerire questa assenza, ti consiglio quindi di suggerirle un incontro con uno psicoterapeuta in modo che trovi un orecchio esperto e sensibile a cui raccontare le sue emozioni, le sue sensazioni, i suoi pensieri. E' vero che una buona cura farmacologica è utile nei casi di depressione, ma è anche vero che non basta e deve essere supportata da un appoggio psicologico. Lei sta sentendo un vuoto che vede incolmabile, e di certo ha bisogno di qualcuno che la guidi perché questo vuoto possa essere riempito. Stalle comunque vicino con il tuo affetto, è importante.

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