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Daven

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  1. E' la prima volta che mi capita di scrivere online riguardo qualcosa che mi preoccupa. Solitamente ho buoni confidenti tra familiari ed amici, ma non ho troppa voglia di purgarli con problemi che probabilmente sono inesistenti. Sono un ragazzo di 21 anni, studio medicina e lo faccio poiché sogno da quando avevo 3 anni di diventare medico. Ho una bella famiglia unita, sempre disponibile per ogni cosa, degli amici che considero come fratelli, in genere riesco ad andare d'accordo con quasi tutti e risulto immediatamente simpatico quasi sempre. Riesco ad essere di compagnia a feste o situazioni in cui si sta insieme, ma solo dopo aver superato una breve fase iniziale di imbarazzo. Sono, nonostante tutto, una persona abbastanza timida e molto, ma molto emotiva. So suonare abbastanza bene il pianoforte poiché ho preso lezioni per svariati anni e sono un cinefilo nato. Da quasi un anno ho una ragazza, con la quale ho una relazione fatta di alti e bassi (ma questa è un'altra storia, di cui magari parlerò in un'altra discussione). Insomma, queste poche parole per spiegare che non mi manca apparentemente nulla, ho tutte le carte in regola per sentirmi soddisfatto...eppure il più delle volte non è così. Mi capitano momenti in cui amo la mia vita e riesco a godermi il presente minuto per minuto e molti altri invece in cui cascate di pensieri prendono il sopravvento e mi sento stanco ed insoddisfatto. Penso a quanto riesca ad essere pigro ed impiegare male il tempo; penso al fatto che vorrei rendermi utile per qualcosa, ma limiti invisibili me lo impediscono; penso al fatto che penso troppo e la maggior parte delle volte questo mi porta a non agire affatto. Mi preoccupa il fatto che le mie ambizioni siano calate nel tempo: qualche tempo fa se mi avessero chiesto di spostare una montagna a mani nude ci avrei provato credendoci, se me lo chiedessero oggi direi semplicemente "non ce la farò mai" e mi limiterei a fare le cose di mia competenza. Il fatto è che ormai sono braccato da un'insoddisfazione di fondo che mi accompagna in quasi ogni momento della mia vita, persino in quelli più belli. Ma quello che più mi fa rabbia è che non ho motivo per sentirmi così e soprattutto che io, che sono così fortunato ad avere tutto questo, potrei magari rendermi utile per chi invece lo è di meno. Riesco ad essere un ottimo consigliere per chi ne ha bisogno e se riuscissi anche solo ad applicare una piccola parte dei consigli che do agli altri, sono sicuro potrei vivere meglio. Ora, lungi da me sentirmi depresso (tranne in alcuni momenti di profonda noia), sono sommariamente abbastanza felice, eppure qualcosa mi rende agitato e poco fiducioso di me stesso, ma non so cosa. Non so se riceverò risposta e non so se sarà utile scrivere qui, ma solitamente apprezzo qualsiasi consiglio poiché penso che sia possibile ricevere qualcosa da chiunque, anche da uno sconosciuto dietro ad un computer che magari vive una condizione simile alla mia o che, valutando la situazione dall'esterno, possa farmi render conto di cose che al momento non vedo. Ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondermi.
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