Lillit

Buongiorno a tutti, sono nuova. Scrivo perché a breve mi trasferiró a 800km di distanza per lavoro e non risulta facile per ne riuscire a descrivere le reazioni che sto avendo. Ci sono momenti in cui sono contenta della mia scelta, anche se per ora momentanea, mi trasferisco per soli 2 mesi... ci sono altri momenti in cui piango e mi ripeto che forse non è il momento giusto per andare via a causa di tristi avvenimenti che non mi fanno partire tranquilla. Vedo mia madre che per aiutarmi economicamente si uccide di lavoro, lo stesso mio padre. In più proprio a causa del lavoro di mio padre so che mia madre resterà sola la sera a casa e questo mi crea un grande disagio. A tutto questo c'è la paura dell'ignoto, andare via senza sapere cosa mi aspetta, se riuscirò a cavarmela, se sarà solo un altro misero fallimento. Ho sempre desiderato trasferirmi in questa grandissima città, che é Milano, da quando avevo circa 15 anni. Dopo la laurea in cuor mio speravo di poter lavorare qui nella mia città ma oltre ad aver trovato un lavoro in cui mi chiedevano di lavorare gratis non ho trovato nulla. Poi la proposta di colloquio per Milano ed infine questo breve trasferimento che poi, chissà, potrebbe diventare definitivo. Sono solita non avere particolari reazioni, fa parte di me, non mi aspettavo però di alternare questi due stati e di sentirmi spesso angosciata nel realizzare la cosa... ieri proprio mi sono detta "li sto abbandonando". (Siamo una famiglia unitissima, ci adoriamo. Tutto ciò che negli anni abbiamo dovuto affrontare ha fatto sí che io, i miei e mia sorella diventassimo un tutt'uno. Penso che sia una premessa obbligatoria per poter capire come mi sento) Pensate sia esagerato il mio pensiero?