Carlo92

Salve. Volevo descrivere la mia situazione. Sono un uomo di 24 anni che è fuggito e ritornato di casa dopo 5 mesi. Durante questi, sono andato a vivere in una famiglia. Dapprima trattato bene, sono emersi poi una serie di comportamenti nei miei riguardi che mi hanno indotto a ritornare a casa. Ora io con la famiglia ho tutto chiarito ma .... c'è un ma. Ho una autostima a terra, non mi amo come un tempo, non ho progetti di vita e anche se mi vengono dei prototipi di questi progetti, mi vengono in mente le parole della donna dell'"altra famiglia". Secondo lei, io ho una patologia psichiatrica e psicologica, a causa del fatto che spesso, mi venivano dette delle cose che non ascoltavo. O per meglio dire, io provavo a memorizzare come piegamenti di vestiti, bucati con mollette nella posizione corretta, raccolta differenziata un po' "a modo mio" ed una calligrafia orrenda. Supponeva questa donna che ero una sorte di adulto nel corpo ed un bambino nella testa, anche perché in discorsi e letture lunghi, purtroppo non riesco a memorizzare tanto. Stanco di essere trattato come una sorta di incapace, me ne tornai a casa. Queste persone, hanno avanzato richieste iniziali nei riguardi miei e della mia famiglia per una serie di lavori che volevano fare nei miei riguardi per la mia patologia, anche in vista della mia asocialità. Questi sarebbero stati per "maturarmi". Sospettavano un Asperger o Sindromi di mancanze di attenzione perché credevano che avevo un emisfero sinistro piuttosto sviluppato (anzi a loro dire nella norma) ed uno emozionale infantile. Dopo esserci mandati definitivamente a quel paese, però, la mia autostima già poca è scesa ai minimi storici, al punto di avere avuto anche brutti pensieri nei miei riguardi. A seguito di visite psichiatriche, però è emerso che 1) Non ho alcuna patologia di alcun tipo ma 2) Sì ho un problema di autostima 3) Loro erano dei veri psicopatici, che supponevano aver ragione in ogni cosa dicessero. Comunque mi ha liquidato dicendo e rassicurandomi che la mia sarebbe solo una questione che si può risolvere con un percorso psicologico. Ho ringraziato davvero tanto per questa informazione. Il punto è che trovandomi ora, a 24 anni, senza obiettivi e cose che possano realmente spingermi a trovare qualcosa di bello nella vita da fare, dire è difficile, anche per via delle poche amicizie che presento. Da dove posso iniziare per "cominciare a piacermi" ed avere coraggio a porre "azioni nella vita" ? Visto che ho paura a fare una cosa di mia iniziativa ? In altre parole come faccio ad avere l'autostima sufficiente per cominciare a fare fisicamente i passi per il mio domani ? Sono laureato con una triennale, eppure ... mi sento completamente spaesato senza libri e senza amici. Proprio angosciato. Vi ringrazio dell'attenzione veramente tanto. Spero di essere stato chiaro. Un abbraccio, vi ringrazio dal più profondo del cuore.