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Samantha95

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  1. Salve, Vi scrivo perché da quasi 3 anni assumo 3 tipi di psicofarmaci e mi hanno rovinato ulteriormente la vita. Mi chiamo Samantha ed ho 23 anni quest'anno..fin da quando avevo 11 anni soffrivo di ansia molto profonda, non comune diciamo, soffrivo di autolesionismo, ho avuto anche a che fare con un ambiente malato intorno a me e quindi in quegli anni non riuscivo a capirmi. Mi è molto difficile scrivere ciò ma sento che è la cosa più giusta. Ho affrontato anche la bulimia, in seguito a una violenza sessuale a 16 anni... da lì è arrivata anche la mia dipendenza da sostanze stupefacenti..stavo toccando il fondo perché non avevo nessun ascolto e ogni volta che camminavo sola (tuttora mi capita) avevo il timore di una presenza o poi presenze dietro di me... così mi rivolsi a uno psicologo che ad un bel momento mi propose uno psichiatra della zona. Mi è stata fatta una diagnosi di dipendenza da sostanze stupefacenti e di ansia cronica...da lì iniziai ad assumere 3 tipi di psicofarmaci..assumevo circa 16 pastiglie al giorno di antidepressivi, ansiolitici E via dicendo...credevo che questi mi avrebbero alleggerito e in qualche modo aiutato ad affrontare i miei problemi ma così non è stato, tutt'altro. Apparte l'assunzione di peso che mi portò ancora di più alla depressione , ero una larva praticamente...Le piccole cose come lavate un semplice piatto o fare una lavatrice per me era un problema immenso, rimanevo a letto per molte ore, come se la mia mente mi costringesse a starmene bloccata a letto...È una sensazione difficile da spiegare se non ci si trova dentro ahimè..Ho tentato il suicidio perché mi sentivo una psicopatica, un peso per tutti quanti..Ma i miei tentativi fortunatamente sono falliti..Ho incontrato ,ad un certo punto della mia vita ,questa persona,il mio compagno... Mi ha salvata da me stessa... Mi ha fatto provare a capire che quello che vedevo di me non era così nella realtà...ed è stata una cosa molto difficile..da qualche mese ho cominciato la dismissione da psicofarmaci, ahimè senza consulto medico..(NON SONO UN MEDICO E NON VOGLIO TRASMETTERE UN MESSAGGIO SBAGLIATO, FATEVI SEMPRE AIUTARE DAL MEDICO, NE VA DELLA VOSTRA SALUTE)... Ho cominciato a toglierne una grande quantità da sola e, non lo nego è molto ma molto dura dal punto di vista fisico e psicologico, perché il mio psichiatra come gli accennavo di provare quantomeno a toglierne, disdegnava la mia domanda ed anzi dovevo aumentare la mia terapia...Quindi quando ho deciso IO lo scalaggio , dove si può rischiare molto per la propria salute, ero esasperata da questi farmaci , lo sono tutt'ora...diarrea quotidiana, nausea fortissima, alle volte vomito, tremore degli arti...e via dicendo...a livello psicologico, lo devo dire, è altrettanto complicata la faccenda perché oltre ad avere crisi forti di asitnenza , ho mancanza quasi totale di sonno, le mie difese immunitarie sono azzerate a causa degli psicofarmaci assunti, una volta mi successe uno spiacevole episodio di dissociazione , sempre dovuto ad astinenza dai farmaci...sono stata molto male ed altrettanto forte da andare comunque per la mia strada...perché come ho letto anche da altre persone ma lo sento io dentro di me, lo psicofarmaco ti ammutolisce i sensi, i sentimenti, tutto quanto dipende da quei principi attivi e quella no, non è assolutamente vita. Ora sono a pochissime pastiglie ma sto cercando anche di capire me stessa per superare anche tutto questo. Non nego di avere paura delle conseguenze, anzi ne ho molte di paure, di malesseri fisici, ma ora come ora posso dire che voglio anche io, come altre persone nella mia situazione, voglio imparare a vivere per davvero.
  2. Salve, Vi scrivo perché da quasi 3 anni assumo 3 tipi di psicofarmaci e mi hanno rovinato ulteriormente la vita. Mi chiamo Samantha ed ho 23 anni quest'anno..fin da quando avevo 11 anni soffrivo di ansia molto profonda, non comune diciamo, soffrivo di autolesionismo, ho avuto anche a che fare con un ambiente malato intorno a me e quindi in quegli anni non riuscivo a capirmi. Mi è molto difficile scrivere ciò ma sento che è la cosa più giusta. Ho affrontato anche la bulimia, in seguito a una violenza sessuale a 16 anni... da lì è arrivata anche la mia dipendenza da sostanze stupefacenti..stavo toccando il fondo perché non avevo nessun ascolto e ogni volta che camminavo sola (tuttora mi capita) avevo il timore di una presenza o poi presenze dietro di me... così mi rivolsi a uno psicologo che ad un bel momento mi propose uno psichiatra della zona. Mi è stata fatta una diagnosi di dipendenza da sostanze stupefacenti e di ansia cronica...da lì iniziai ad assumere 3 tipi di psicofarmaci..assumevo circa 16 pastiglie al giorno di antidepressivi, ansiolitici E via dicendo...credevo che questi mi avrebbero alleggerito e in qualche modo aiutato ad affrontare i miei problemi ma così non è stato, tutt'altro. Apparte l'assunzione di peso che mi portò ancora di più alla depressione , ero una larva praticamente...Le piccole cose come lavate un semplice piatto o fare una lavatrice per me era un problema immenso, rimanevo a letto per molte ore, come se la mia mente mi costringesse a starmene bloccata a letto...È una sensazione difficile da spiegare se non ci si trova dentro ahimè..Ho tentato il suicidio perché mi sentivo una psicopatica, un peso per tutti quanti..Ma i miei tentativi fortunatamente sono falliti..Ho incontrato ,ad un certo punto della mia vita ,questa persona,il mio compagno... Mi ha salvata da me stessa... Mi ha fatto provare a capire che quello che vedevo di me non era così nella realtà...ed è stata una cosa molto difficile..da qualche mese ho cominciato la dismissione da psicofarmaci, ahimè senza consulto medico..(NON SONO UN MEDICO E NON VOGLIO TRASMETTERE UN MESSAGGIO SBAGLIATO, FATEVI SEMPRE AIUTARE DAL MEDICO, NE VA DELLA VOSTRA SALUTE)... Ho cominciato a toglierne una grande quantità da sola e, non lo nego è molto ma molto dura dal punto di vista fisico e psicologico, perché il mio psichiatra come gli accennavo di provare quantomeno a toglierne, disdegnava la mia domanda ed anzi dovevo aumentare la mia terapia...Quindi quando ho deciso IO lo scalaggio , dove si può rischiare molto per la propria salute, ero esasperata da questi farmaci , lo sono tutt'ora...diarrea quotidiana, nausea fortissima, alle volte vomito, tremore degli arti...e via dicendo...a livello psicologico, lo devo dire, è altrettanto complicata la faccenda perché oltre ad avere crisi forti di asitnenza , ho mancanza quasi totale di sonno, le mie difese immunitarie sono azzerate a causa degli psicofarmaci assunti, una volta mi successe uno spiacevole episodio di dissociazione , sempre dovuto ad astinenza dai farmaci...sono stata molto male ed altrettanto forte da andare comunque per la mia strada...perché come ho letto anche da altre persone ma lo sento io dentro di me, lo psicofarmaco ti ammutolisce i sensi, i sentimenti, tutto quanto dipende da quei principi attivi e quella no, non è assolutamente vita. Ora sono a pochissime pastiglie ma sto cercando anche di capire me stessa per superare anche tutto questo. Non nego di avere paura delle conseguenze, anzi ne ho molte di paure, di malesseri fisici, ma ora come ora posso dire che voglio anche io, come altre persone nella mia situazione, voglio imparare a vivere per davvero.
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