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Andrea Maggi

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Reputazione comunità

  1. Mi rimbomba in testa questa banalità, probabilmente stupida che si suole dire di frequente. Eppure io giuro che nel mio comportamento non vedo nulla di male. Ora vi spiego, sono un ragazzo di 25 anni, ho i miei difetti, i miei pregi ma tutte le persone con cui stringo un rapporto di amicizia poi devo lasciarle o mi lasciano. Questo perché mi frustrano incredibilmente con comportamenti oggettivamente sbagliati e non. Ad esempio credo sia oggettivo che se un amico che vive al mare non ti inviti MAI al mare, pur essendo vicini, non è una persona altruista. O mi sembra ovvio che non rispondere al telefono per 1 mese o 2 ma pubblicare ogni giorno storie instagram sia a dir poco irrispettoso e che un "sono fatto così" spieghi poco o niente. Così come mi pare uno schifo che un tizio con cui mi reputavo amico a cui parlavo sempre del mio ragazzo, quando ci siamo lasciati, mi abbia insultato perché se lo voleva fare. E mi pre anche ovvio che una amica e collega di università non dovrebbe bidonarmi per un lavoro di gruppo a metà strada dandomi una motivazione falsa per salvarsi il c*** e senza spiegarmi cosa non vada prima in modo civile ma semplicemente da un giorno all'altro bum, sparita. Poi ci sono i disaccordi di altro genere, ad esempio mi trovo sempre più spesso circondato da hippie che credono nell'omeopatia, nel buddhismo della soka gakkai, nelle energie, nel non avere mai giudizi verso niente (salvo poi invece averne di tremendi, più o meno nascostamente). Mi chiedo come sia possibile che mi circondi solo da queste persone, ho visto che poi non ho carisma, le gente tende a mancarmi di rispetto molto di frequente, salvo poi passare per quello permaloso (?) cosa che non sono affatto, semplicemente esigo rispetto e ne do, esigo altruismo e ne do, esigo favori e piaceri e ne do. Ammetto due colpe: la prima è che soffro di depressione e sono abbastanza ossessivo riguardo i miei problemi, quindi spesso sono spento e negativo e/o logorroico, la seconda è che ho un modo di approcciare un po' a sfottò, o almeno AVEVO, ora non più, ma gioco, scherzo, magari sono un po' cinico e critico ma la gente sembra non apprezzare queste qualità che io invece apprezzo. Mi riconosco anche altruismo, disponibilità immensa per tutto (vacanze, uscite, soldi, cibo, ospitalità, consigli) ovviamente non con tutti, perché dei problemi di alcuni non mi importa non essendo amici o non avendo alcuna risposta valida da dare. Eppure alla fine litigo, litigo con tutti perché tutti si comportano a c*** di cane. Chi non risponde, chi risponde male, chi mi pugnala alle spalle, chi è invidioso, chi si pone in atteggiamento di superiorità. Mia cugina studia psicologia e una volta mi ha detto "come mai questa tendenza a circondarti di persone egoiste?" ed ha ragione, in un certo senso mi circondo di persone dominanti, un po' stronze, un po' egoiste, un po' irritabili, leading, carismatiche in un certo senso o comunque stimate ma che poi hanno comportamenti di mé***. Tutti conosciamo decine di persone stimate ma delle quali in realtà conosciamo aspetti deplorevoli, anzi spesso sono le persone peggiori. Da cosa è dovuto secondo voi? Un'altra cosa, non tollero la frustrazione datami da ragazzi e amici, reagisco sempre con grande rabbia e rompo sempre i rapporti in modo pesante, violento, senza coming back, quando sono esausto e lascio fuori tutta la rabbia accumulata e la frustrazione dovuta al mio continuo cercare di cambiare le persone in meglio. Renderle più empatiche, più civili, più disponibili, fargli rendere conto che ci tengo e che certi atteggiamenti mi fanno male. Quindi alla fine vengo ignorato brutalmente e esplodo. In questo ultimo mese ben 3 persone mi hanno minacciato di denuncia perché ho avuto reazioni pesanti a quello che era il rapporto sbilanciato che avevamo. ovviamente non ho fatto nulla di illegale, erano solo parole da gradassi, ma per dire che quando mi arrabbio cerco vendetta e cerco sfogo.
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