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Dormire

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  1. Ho avuto un'infanzia difficile, all'apparenza normale ma mia madre era una narcisista e mio padre mi picchiava. Avevo una sola persona che consideravo amica da quando eravamo piccoli, ma è diventato il mio bullo peggiore alle medie. Per questo ho sempre avuto difficoltà a fidarmi abbastanza di qualcuno per avere delle amicizie durature. Dodici anni fa ho conosciuto un ragazzo, ci ha messo un anno di caparbia tenacia perché mi sorridi con lui, ma alla fine ho ceduto e mi sono innamorata. I patti sono stati chiari dall'inizio, posso essere una persona comprensiva ed essere di supporto ma ho bisogno di onestà. Posso perdonare quasi tutto, perché me lo si dica prima. Solo questo. Il rapporto è iniziato bene, ma poi ha cominciato ad assumere una strana piega, poco o niente rapporti intimi ed una strana lontananza. I momenti buoni erano davvero meravigliosi, progetti per il futuro, ridere insieme, affrontare insieme le difficoltà e farsi forza l'un l'altro, ma i momenti brutti sono diventati man mano sempre più frequenti e orribili, dover ripetere sempre le stesse piccole cose, le scene mute da parte sua, le mancanze di rispetto e delle scuse vuote da parte sua che poi rifaceva le stesse cose. Ieri sera stavamo parlando di una casa più grande che volevano prendere e del fatto che finalmente mi sono decisa alla possibilità di avere figli, quando prima di andare a letto mi cade l'occhio sul suo telefono (mia madre era una maniaca del controllo quindi io mi rifiuto di ficcanasare) e gli chiedo "cos'è kik?". Subito mi strappa il telefono di mano e cerca scuse, chiaramente nervoso, e cancella l'app. A me scattano tutti i campanelli d'allarme. Lo confronto, cercando di rimanere calma, reinstallo l'app, lo constringo a darmi le credenziali, e salta fuori che era iscritto ad un'infinità di gruppi per sesso omosessuali. Perché avevo cancellato l'app i suoi messaggi erano spariti, ma il resto c'era. Mi confessa quindi della cosa, dicendo che dall'ultima litigata si era incuriosito e che non ha mai incontrato nessuno, seppur ci fosse andato vicino e che si era limitato a chattare ed a scambiare foto. La cosa peggiore è che io stessa sono bisessuale, disinibita, anche perché da adolescente usavo il sesso come meccanismo di autodifesa alla ricerca di affetto, e non giudico alcun tipo di comportamento sessuale adulto e consenziente, e che avrei potuto capire e o assecondare molte sue curiosità. Ma l'intimità tra noi e sempre stata povera, seppur cercassi di parlarne e di capire perché. Adesso non so più cosa fare, avevo bisogno di sfogarmi e parlarne con qualcuno perché sono completamente sola e non so dove sbattere la testa. Mi sento una donna distrutta e svuotata. Fa male respirare e vorrei solo dormire e non aprire mai più gli occhi.
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