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steprur

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  1. Ciao a tutti, mi chiamo Fabio e sono a qui a scrivervi senza troppe pretese, pensando che forse qualcuno potrà aiutarmi, o anche solo comprendermi. Non so bene su cosa focalizzare questo messaggio in quanto avrei molte cose da dire, però provo ad andare avanti cercando di essere il più chiaro e più sintetico possibile. Sono un maschio omosessuale di 30 anni, dichiarato solo ai miei amici più intimi. Ho avuto un'infanzia felice, con una buona famiglia e dei buoni amici. Ho lasciato casa a 20 anni per studiare, mi sono laureato ed ho fatto diverse esperienze all'estero. Ad oggi vivo in affitto per conto mio, con un buon lavoro e senza particolari problemi reali. Ho sempre avuto una bassa autostima, forse perché non ho avuto figure forti nella mia infanzia che mi dessero quelle sicurezze che servono a un ragazzo per affermarsi nel mondo. Forse per qualche rifiuto di troppo durante l'adolescenza (mi ritengo esteticamente nella media, nulla più). Forse la mia indole silenziosa e riservata mi hanno sempre fatto tenere la testa nel guscio, rimanendo senza troppo coraggio. Sento di essermi fermato, arenato, senza riuscire ad andare avanti e continuare con la mia crescita. Lavoro da 5 anni in questo luogo di lavoro in cui riesco ad avere solo piccole soddisfazioni, un buono stipendio e una buona flessibilità organizzativa. Nell'ultimo periodo sono totalmente scarico, vado a lavoro controvoglia e l'idea di rimanere lì per gli anni a venire non mi fa stare bene. Esco poco, ho poca voglia di vedere i miei amici e di conoscere nuove persone. Faccio molta fatica a trovare un partner stabile, è difficile nel mondo omosessuale non cedere al sesso mordi e fuggi e trovare persone che abbiano voglia di fermarsi un attimo, e cercare di vedere oltre quello che apparentemente c'è. Gli amici e le persone intorno a me si sposano, fanno figli, fanno scelte di vita più o meno importanti, mentre a me sembra di rimanere nella stessa situazione ormai da troppo tempo. Sento di aver persone gli stimoli quotidiani e non avere un obbiettivo a lungo termine su cui lavorare. Così mi chiedo se la vita da adulto sia tutta qui. Se cercare di stabilirmi o cambiare tutto improvvisamente (città, lavoro, persone), prospettiva questa che mi alletta molto, ma nella quale non so se avere le energie giuste per adoperarmi. Insomma sento di avere bisogno di un cambiamento nella mia vita ma non so da dove iniziare. Non so se questa crisi sia dovuta al fatto di non avere una persona vicino con cui condividere le mie scelte di vita. Allo stesso tempo sono sempre stato una persona autonoma e indipendente e credo fortemente che la costruzione di un futuro possa avvenire anche da solo. Negli ultimi anni ho intrapreso anche un percorso di psicoterapia, iniziato dopo che una relazione su cui puntavo molto è finita improvvisamente ed ha indebolito ulteriormente le mie sicurezze. Tuttavia trovo di aver fatto pochi "miglioramenti", seppur consapevole che nella vita si cambia continuamente, volente o nolente. Credo, però, di essere diventato una persona meno piacevole, più arrendevole, meno dinamica. Insomma una persona peggiore rispetto al passato, e questo mi spaventa molto. Non credo che il mio messaggio abbia in sé una richiesta particolare. Come da titolo, sto vivendo un periodo totalmente confusionario. Per cui vi ringrazio se siete arrivati alla fine e spero nell'interazione di qualcuno. Un saluto.
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