Ciao pisi, prima di tutto ti ringrazio per la risposta.
Io di solito attuo la terza opzione, ma non pienamente... Nel senso che "cerco" di ignorarlo, e forse dal suo punto di vista lo ignoro, ma dentro di me nascono tristezza e sofferenza.
Inoltre il suo atteggiamento ha ripercussioni anche pratiche... Infatti è possibile frequentarlo solo da sola... con la conseguenza che, ad esempio, in occasione delle cosiddette "feste comandate" (Pasqua, Natale, Capodanno.... ma anche compleanni, onomastici...) questa persona finisce col rimanere da sola. E se è vero che è solo colpa sua, è una situazione che mi provoca un dispiacere enorme...
Il punto principale forse è questo: è che mi dispiace per lei, ma davvero profondamente e sinceramente; e a nulla mi serve pensare che invece a lei non importi... non riesco a "credere" che sia davvero una persona così....