michela.

Ciao, spero che questo sogno non ti stia dando problemi per dormire, e se lo sta facendo cerca di parlarne con qualcuno iper prevenire che diventi qualcosa di molto più grave. Penso che il tuo sogno sia un modo della tua parte inconscia per comunicare con te. Analizzandolo, sono arrivata alla conclusione che, l’aereo che cade rappresenti la parte di te che vuole provare a tenersi la barba. Mentre, al contrario, i passeggeri che ti incolpano sono la tua parte razionale che si oppone al desiderio di non farti la barba, poiché non puoi tenerla. Non so quale sia il tuo lavoro, ma penso che dovresti ascoltare il tuo sogno; cerca di comunicare a te stesso che, quando ne avrai la possibilità, proverai a tenere la barba

Salve, sono Michela e ho 16. anni, anche se mi sembra già di aver vissuto più del doppio degli anni. Colpa della mia infanzia che non potuto vivere, ingiustamente, come gli altri bambini più fortunati. Relativamente alla mia età penso di aver affrontato troppi problemi e troppi disturbi, anche se la maggior parte di essi erano in realtà dei sospetti, in quanto non ho mai avuto la possibilità di visitare uno psicologo, o comunque, qualcuno che se ne intendesse. So solo che, fino a 8 anni ho sofferto di una grave ansia, che non si é limitata a portarmi numerose restrizioni su ciò che potevo o non potevo fare, ma mi ha lasciato anche numerosi traumi, i quali vedono come protagonista mio padre. Ma ovviamente sarebbe troppo imbarazzante parlarne, soprattutto in forum pubblico, aperto a tutti. Non so come di preciso questi traumi mi abbiano segnato, ma di sicura so che sono bloccati nella mia testa e non riescono a non uscirne, non permettendomi di vivere tranquillamente nemmeno un secondo. Non so che tipo di problemi ma ho, ma sicuramente so che mi sottoporrei volontariamente a una lobotomia, anche in questo momento se fosse possibile. Vedete, sento che la mia vita sia ormai una tale disgrazia, che vorrei avere il coraggio di porle fine, dovendo affrontare il rischio di rimanere bloccata in limbo inesausto e miserabile proprio come fu la mia vita. Non so se Dio esiste, ma se mai potessi avere la possibilità di parlargli gli chiederei sicuramente cosa ho fatto di così riprovevole da meritarmi un’esistenza così. Anche se temo che il mio discorso sia influenzato da un’autore con cui sento una grande connessione, sono davvero preoccupata per la mia stabilità e per la mia salute, poiché questi problemi ne portano altri, che a loro volta ne portano altri ancora, continuando così un circolo vizioso. Se qualcuno é davvero interessato a questo post, ne sarei davvero sorpresa.