Da qualche tempo sto avendo dei seri problemi a portare avanti la mia relazione a distanza che ormai va avanti da più di un anno e mezzo. Abbiamo situazioni lavorative entrambi molto particolari e in due città lontane e questo ci porta ad affrontare lunghissimi periodi senzavederci. Siamo due persone molto diverse su alcuni aspetti, lui con tende ad essere più infantile (ha 27 anni) mentre io proiettata già ad una visione molto più matura, pensando ad una famiglia e vita insieme (io ne ho 25). Di contro però lui è una persona estremamente solida e pacata mentre io sono sicuramente la parte più ""problematica"" a livello caratteriale. Il fatto di essere perennemente lontani ha ormai creato in me una sorta di infelicita perenne che va a riversarsi sui più disparati aspetti dalla nostra vita, a cominciare soprattutto dal tempo che lui o io dedicheremmo agli amici. Soprattutto quando lui esce, fosse anche solo per una pizza con gli amici, io divento ingestibile, comincio a stare male con conseguenze anche fisiche (nausea, forti gastriti,...) e vivendo il tutto come una sorta di abbandono, come se io non fossi più importante per lui solo perché esce e non passa magari la serata al telefono con me. Chiaramente questa cosa porta a continui litigi perché, se da un lato lui rinuncia a tutti, lui sta male perché si sente privato di tutta la sua vita, dall'altro se lui esce e comunque continua a mantenere una vita normale, io sto male e riverso il tutto su di lui portandolo all'esasperazione.