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ElleG

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  1. Grazie Pisi. Sì, ho intenzione di fare così. Sarà molto dura ma è necessario.
  2. Grazie per la tua comprensione e pazienza. Spero di cuore che il tempo plachi questo dolore perché è davvero molto. Sto davvero male perché mi ero innamorata di questa persona da tanto tempo.
  3. Ciao Pisi, grazie per la tua risposta. Sì, purtroppo è così, mi sto logorando. Mi sono innamorata di questa persona 5 anni fa, mi aveva fatto credere di volere una relazione con me durante il periodo del lockdown. Anche ad inizio anno mi aveva fatto credere che il nostro rapporto poteva evolvere in una relazione d'amore, lo aveva proprio detto usando queste parole. Nel tempo ha continuato a volermi vedere di rado, una volta massimo due al mese, dimostrandomi sempre però che voleva procedere. Di colpo ha tirato i remi in barca e ora mi sento veramente devastata. Temo di aver subito una sorta di abuso psicologico, dato da continui tira e molla, spero di riprendermi presto. Da quello che è emerso oggi, quando ho voluto chiedere spiegazioni, lui mi ha risposto in modo abbastanza seccato e arrabbiato, dandomi pure della scema perché non ero disposta a capire il suo comportamento (mi ha detto in modo seccato che non vuole relazioni sentimentali stabili con una persona così tanto più giovane). Quando gli ho evidenziato la contraddizione con certe sue affermazioni passate, mi ha risposto "non mi devo giustificare per quello che faccio. Quello che pensi è assolutamente irrilevante". Temo sia evidente di per sé il carattere abusivo di una persona che si comporta così.
  4. Ciao a tutti. Scrivo perché sono molto combattuta su un rapporto purtroppo non sereno con un uomo di 15 anni più grande di me, conosciuto anni fa e con il quale ho iniziato una relazione (inizialmente a distanza) da più di un anno. Ho 30 anni e dopo aver perso di vista questa persona (con cui avevo già avuto degli incontri) a causa delle distanze durante il covid, ci siamo riavvicinati da un annetto. Dopo tanta fatica (un anno in cui comunicavamo solo tramite messaggi e telefonate fatte un paio di volte al mese), ad inizio del 2023 mi dice che è interessato a me, che nutre una "tensione positiva", che gli piaccio in tutti i sensi e che non vuole rapporti superficiali (cosa condivisa anche da me). Il problema è che ci siamo incontrati già diverse volte (6) in cui abbiamo avuto una certa vicinanza (anche intima), ma non si è ancora arrivati non solo ad un rapporto sessuale vero e proprio, ma neppure ad un rapporto di coppia "normale". Lui nei momenti di vicinanza condivisi ha più volte ripetuto di volerlo molto e che non vedeva l'ora, mi chiedeva anche se avessi casa libera, dicendomi che voleva organizzarsi perché io mi recassi da lui (cosa però mai concretizzata). Se non che di punto in bianco, il nostro ultimo incontro, fa un passo indietro dicendomi che se non abbiamo ancora "consumato" è perché per lui quel momento è di grande valore (cosa che è anche per me e lo sa) e lui è "troppo vecchio per me". Mi ha evidenziato che doveva dirmelo perché vede in una differenza di età simile una serie di problemi (non è stato chiaro su quali siano: ha farfugliato sulla diversa collocazione lavorativa), che vanno al di là del rapporto (per inciso: lui ha sempre avuto relazioni solo con donne di 10 anni più grandi). Nonostante io abbia ripetuto varie volte che non sento questa differenza di età, perché da parte mia contano le intenzioni e gli obiettivi comuni in un rapporto se ci si vuole bene, lui ha insistito che per lui questo è un problema da non ignorare. Eppure dimostra di desiderare, quando ci vediamo, sempre le solite cose, che mi chiede: sprazzi di intimità fisica. Ogni incontro ripete sempre che dobbiamo vederci di più, e che "dobbiamo parlare e viverci, il rapporto evolverà". Però non mi chiama mai se non di rado tra un incontro e un altro, tra i quali spesso passano almeno tre settimane. Non mi scrive neppure, e di fronte alla mia richiesta ripetuta di comunicare di più lui ha più volte evidenziato che "non gli piace usare i messaggi" ma che vuole vederci e parlarci sempre di persona perché è meglio per viversi (nessuno lo mette in dubbio: ma durante l'attesa dell'incontro che si fa, si finge che l'altro non esista? Che non desideri magari sentirsi per salutarsi e conoscere il quotidiano dell'altro?). Sono molto frustrata da questa situazione perché io di certo amo donargli piacere, però desidero anche io viverlo in modo "completo", e temo che i casi siano due: mi ha raccontato tante frottole per tenermi buona come passatempo (cosa che però lui ha negato più volte, senza che glielo chiedessi), oppure in fondo non attribuisce al nostro rapporto un valore tale da volerlo fare evolvere in una direzione più "seria". Temo di essere vittima di "Blue stalling", o, forse peggio, una forma di "breadcrumbing". Sto seguendo già una terapia per questa situazione, perché sto male. Da quel che so, non è sposato e non frequenta altre. Chiedo un vostro parere per sapere se i miei timori siano per voi sensati. Grazie.
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