Ciao a tutti, oggi voglio parlare di un argomento che sicuramente farà discutere quelli del mestiere: la gestione degli altri.
Da qualche parte una volta ho letto che non è possibile gestire un gruppo di persone se non si è riusciti prima a gestire se stessi. Sono un giovane ragazzo che sta attraversando un periodo abbastanza buio della sua esistenza. Sin da bambino ho sempre avuto difficoltà a gestire il mio forte carattere e soprattutto tutti gli spazi e gli oggetti che mi venivano assegnati. In compenso, ogni volta(e non poche) che mi sono ritrovato al comando di un gruppo di persone (in questo caso bambini o adolescenti [a mio avviso ancora più difficile da gestire]), ma anche di adulti più grandi di me, mi è sempre venuto facile gestirli, mediare tra 2 o più elementi,risolvere i problemi di gruppo, trovare le peculiarità di ciascun elemento e sfruttarle al meglio e quindi vincere SEMPRE e raggiungere SEMPRE tutti gli obbiettivi. Da un po' di tempo mi sono allontanato dalla società e mi sto rendendo conto che, come da bambino, non sono in grado di darmi delle responsabilità, trovare la motivazione, e sostanzialmente di gestirmi in modo efficiente per poter raggiungere dei risultati. Tutto questo mi sembra molto ironico,in quanto tutte le persone che gestiscono gruppi di lavoro ecc. sono persone di successo nell' ambito personale a differenza mia. La mia conclusione è che sono più sensibile al fallimento degli altri che al mio personale. Non so se ci sia una definizione per persone come me e se la mia conclusione sia realmente valida... mi piacerebbe ascoltare pareri di persone del mestiere e magari avere qualche delucidazione in merito e qualche esercizio per poter risolvere questo problema che mi sta affliggendo.
