Il mio è un caso particolare ma forse neppure più di tanto. L' ho visto tre anni fa e da lì lui ha cominciato a farsi strada nella mia mente dentro di me. Ho iniziato a ritirarlo, sono un' artista, e in questo modo a farmi largo dentro di lui perché non erano ritratti semplici in quanto tali ma qualcosa di più psicologico. Parallelamente è entrato nel mio mondo letterario cosicché ho scritto cinque libri di cui tre romanzi in cui parlavo di noi. Quaranta quadri e cinque libri in tre anni. Io e lui non abbiamo mai parlato e non ci siamo mai incontrati dal vivo ma è tutto in rete e io ho la certezza che gli abbiano riferito e sappia ma non mi ha mai scritto mezza parola. Io per uscire da questa cosa ho dovuto smettere con la mia attività artistica perché per via di questa nostra "relazione" e ancora più di questo silenzio ho avuto per lungo tempo momenti di crisi in cui pensavo alla morte pur essendo una persona sportiva e avendo famiglia. Io amo mio marito e non l' avrei mai tradito, ma la mia era una cosa spirituale platonica, forse materna e per rendermi più che felice non avrebbe dovuto che scrivermi una volta per dirmi o farmi dire da qualcuno che aveva visto i quadri e che gli erano piaciuti o qualcosa del genere. Non avrei chiesto altro davvero. Mi ha fatto un male cane il suo silenzio perché ha invalidato completamente il mio vissuto di tre anni, che non ho voluto ma mi é capitato. Ho cambiato vita e attività, ora sto cercando di organizzarmi un altro lavoro e sto meglio, ripiombo nella disperazione e vedo buio solo quando cedo e gli riapro la porta dentro di me. Allora penso di nuovo alla morte anche se io non sono così e naturalmente mi piace la vita. Ho fatto passi più che enormi e ne sto uscendo del tutto, però è stata veramente dura e doloroso. So che perlomeno non mi innamorerò più di nessuno neppure spiritualmente e mi occuperò solo di cose razionali. Grazie di avermi ascoltata.
