Vai al contenuto

Ramses

Membri
  • Numero di messaggi

    6
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Ramses's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputazione comunità

  1. Ops !!! Ho sbagliato l'indirizzo del sito: http://www.lidap.it/ciardiello.html Ciao a tutti.
  2. Ciao aioblu, grazie per aver risposto. Effettivamente la mia provocazione, frutto di un risentimento personale visto che mi sono sentito attaccato, era rivolta anche a te. Provo grande stima per te e per chiunque sia riuscito a trovare dentro di sè la forza di poter affrontare e risolvere il problema da solo. Ho riletto tutto il forum con piu' calma visto che sono rientrato ieri. Devo però farti una critica. Il fatto di sapere che tu sia stato affetto da DAP mi sconcerta e non poco. Ritengo che questi forum siano un valido mezzo di discussione, confronto e supporto verso che chiede aiuto nell'affrontare un problema. Il fatto che tu pur avendo superato, penso non con poca fatica il problema, abbia risposto a Tilly nel modo seguente: "ma tu stai bene Tilly...i tuoi sistemi psicofisici funzionano a meraviglia..." e poi nessun consiglio, nessun incitamento a non utilizzare psicofarmaci senza il controllo del medico! Ma ti rendi conto che cosi' l'hai presa in giro e non poco. E nello stesso momento tutti quelli che soffrono di DAP. Io ho descritto la mia esperienza cosapevole di numerose alternative agli psicofarmaci e l'ho ribadito piu' volte, ma qui sembra che ognuno cerchi di tirare l'acqua al suo mulino interpretando quello che gli altri scrivono solo per fare pura propaganda e polemica, invece che collaborare ad un sito costruttivo. Con il mio primo intervento volevo convincere Tilly sul fatto che da soli è molto difficile e non bisogna usare gli psicofarmaci come caramelle. Fanno male lo so, e non poco !!! E' come voler nascondere la realtà. Bisogna rivolgersi a specialisti, informandosi pero' prima. Leggendo, studiando cosa ci succede in modo da non accettare la prima cura proposta. Ma secondo te, una persona che si chiude in casa da 18 anni pur utilizzando psicofarmaci con dosi fai da te (assolutamente pericoloso e non dovrei nemmeno scriverlo) è veramente in grado di buttarli via da un giorno all'altro? Assolutamente no !!! Perchè soprattutto gli ansiolitici creano dipendenza fisica e quelli da me menzionati gli SSRI la creano piu' da un punto di vista psicologico. Il consiglio per Tilly di buttare via farmaci potrebbe solo peggiorare la sua situazione aggravandone il disturbo. L'interruzione improvvisa dell'assunzione di psicofarmaci è piu' dannosa che continuare a prenderli a dosi minime. Deve essere graduale e sotto osservazione medica. Chi come me ha fatto l'errore (se cosi' si piu' dire, visto che non lo ritengo tale se le dosi sono il minimo indispensabile per alleviare la sofferenze, non eliminarla, e per un breve periodo) di aiutarsi in un PRIMO MOMENTO con i farmaci, non puo' fare di testa sua sul come interrompere, variare la terapia a piacere e soprattutto sui dosaggi. Non è un forum di polemica ma di riposta ad una persona che ha chiesto aiuto. Non avermene, ma dico quello che penso a costo di mettermi in gioco e raccogliere insulti. Ti ringrazio per avermi risposto e ribadisco la mia stima nei tuoi confronti per aver risolto il tuo problema. Ciao. ------------------------------------------------------------------------------------ Per S. E' vero, "non di soli DAP vive l'uomo", ma ti sei accorta che questo forum è intitolato "Attacchi di Panico con Agorafobia"? Hai tutto il diritto di intervenire. Ci mancherebbe. Anche io ho scritto con cognizione di causa. Penso che debba essere proprio lo studio in psicologia a ricordarti che le persone sentono le emozioni, sensazioni e malesseri in modo diverso. Dipende dalla soggettività di ogni individuo. Lo sai meglio di me. Sono anche io convinto che non ci sia una via facile e senza fatica per risolvere i propri problemi. Con il fatto che mi avvalgo di una dose minima di psicofarmaci, non vuol dire che mi stia sottraendo dalla lotta la mio problema. Anzi sto cercando di affrontarlo nel modo piu' tenace possibile cercando anche l'aspetto positivo della situazione per crescere come persona. ----> Sono anche io convinto che la psicoterapia sia la vera soluzione e via di guarigione. <---- Spero che stavolta lo leggiate. Non sono uno studente di psicologia o psichiatria, sono solo un appassionato a causa di quello che ritengo un mio piccolo problema (per me, magari non lo è per altri) rispetto a quelli che la vita ci pone davanti. La vedo cosi' solo ora che sto meglio! Non è facile chiedere a qualcuno di guidare di colpo un autobus quando non è capace di guidare una bicicletta !!! Provate a leggere articoli sul DAP, ce ne sono una marea basta cercare con google. C'è anche il sito www.lidap.it, un gruppo onlus di sostegno per chi soffre di DAP, gestito da ex-dappisti. Vi invito ad una consultazione. Sono convinto che chi vive le nostre stesse esperienze (e non mi sto riferendo solo al DAP ma a tutti gli ambiti della vita) in prima persona possa realmente capire cosa si prova ed eventualmente guidare le altre persone a soluzioni migliori ed il meno dannose possibili. Da quello che scrivi sembra che consideri che il DAP sia una cavolata. Il forum deve essere qualcosa di positivo, una spinta per le persone che non stanno bene con se stessi a migliorarsi, a far capir loro che ci sono vie di uscita. Ciao.
  3. Scusate se non ho partecipato attivamente al forum nelle ultime settimane ma ero in vacanza ! Sono tornato oggi. Visto che non ho risposto agli ultimi interventi, non vorrei che qualcuno pensasse che sono uno che evita il confronto, anzi. E' proprio il confronto con altre persone che ci permette di allargare i nostri orizzonti e vedere vie che magari non conosciamo. Rileggendo il mio criticato intervento mi sono reso conto che ho dato troppo enfasi all'aspetto positivo dei psicofarmaci, ma mi hanno tolto "momentaneamente" da una situazione per me insormontabile in quel momento. Pero' nessuno si è accorto che nel mio intervento ho concluso che in realtà l'approcio con gli psicofarmaci lo considero solo il primo passo. Sono convinto anche io che la cura con farmaci non sia assolutamente la soluzione al problema degli attacchi di panico. Li ho sempre temuti e demonizzati pure io. Questo fino a quando non mi sono trovato di fronte a qualcosa di piu' grande di me. O per lo meno lo percepisco cosi'. Sono assolutamente d'accordo con chi ha scritto che sono da evitare e che non risolvono il problema. L'attacco di panico è un forte segnale che ci arriva dal nostro inconscio. Un segnale che ci vuole avvertire che stiamo commettendo qualcosa di sbagliato e distruttivo per noi stessi. Vuol dire che non stiamo dando ascolto ad alcune nostre esigenze, privilegiando altre che sono scorrette o che ci siamo auto creati. Il DAP per quanto possa essere molto devastante, soprattutto nell'ambito della vita sociale della persona affetta, non lo considero negativamente. Ovviamente non ne sono felice, ma ne sono affetto perche' ho commesso alcuni errori nell'affrontare alcuni aspetti della mia vita. E' un segnale che ci invia la nostra mente da non sottovalutare e da evitare di bloccare con gli psicofarmaci. Quando questo segnale è troppo forte però diventa un vero problema. I farmaci sono solo un tampone al problema, non una soluzione! Sono anche io convinto che per risolvere il problema sia necessario affiancare la terapia farmacologica (senza abusarne mai, e con dosi minime indispensabili) con una psicoterapia e altre tecniche che possano portare l'individuo a decodificare veramente il segnale che ci vuole inviare la nostra mente. Trovare il reale problema ed affrontarlo per poter trovare una vera soluzione, quale per esempio il cambiamento di alcuni stili di vita errati. Bisogna cercare di approfondire la conoscenza di noi stessi. Per quanto mi riguarda il mio problema è insorto a causa di stress fisico, dopo 2 anni di lavoro full-time e studio universitario serale 4 giorni alla settimana. La mia parte razionale, senso del dovere e forte orgoglio personale mi ha spinto a dare il massimo in entrambi, trascurando il mio stress psicofisico. Mi costringevo a studiare anche quando ero stanco pur di ottenere un buon voto o rispettare le scadenze da me stesso prefisso, distruggendo il mio stesso equilibrio interiore e trascurando le mie esigenze fisiche. Ora sto cercando di affrontare i miei doveri con piu' distacco, me la prendo con piu' calma anche se non è facile eliminare errati comportamenti appresi in lunghi anni. Ad Ottobre inizierò un corso di tecniche di rilassamento e magari Yoga per cercare di avvicinarmi di piu' a me stesso. Sto leggendo libri di psicosomatica, ansia, chakra ed equilibrio interiore, yoga, ... Ribadisco: anche io ritengo che gli psicofarmaci non siano la soluzione ! E sicuramente non dovrebbero essere la prima scelta o visti come la via piu' facile per tamponare il problema, evitando di confrontarci con noi stessi. In alcuni casi però possono consentire di ritrovare in un primo momento la pace interiore (in parte, ovviamente non fanno miracoli) che è indispensabile per affrontare il problema piu' a fondo in modo da cercare una soluzione che possa eliminare del tutto la cura farmacologica. Ora vorrei fare io una domanda. Chi ha fortemente criticato questo "temporaneo" approccio ha mai sofferto di Attacchi di Panico ? Se no, E' facile criticare quando non si ha problemi. Dall'esterno è sempre tutto piu' facile. Provate a chiederlo a chiunque soffra di DAP o altri problemi psichici. Se si, come ha cercato di affrontarlo diversamente? L'ha risolto? Raccontateci la vostra esperienza personale e non quello che avete letto o studiato. Sono sempre disposto a mettermi in discussione. Ciao a tutti. P.S: Per quanto riguarda gli effetti negativi della paroxetina sul sesso, non saprei rispondere visto che lo dico sinceramente e e senza vegogna che da Ottobre non faccio sesso. Sapete con il problem del DAP non è facile affrontare un approccio con l'altro sesso. Crea già ansia quando uno è sano figuratevi con il DAP. Comunque ora mi sto rimettendo in gioco. ancheda questo punto di vista. Prima di affrontare la vita in due bisogna essere sereni con se stessi ! Anche se i legami affettivi possono essere un ottima cura.
  4. Ciao Tilly ! Sono un nuovo utente anche se è da quasi un anno che sono un assiduo visitatore di questo sito. Il tuo forum mi ha spinto a registrarmi per poter contribuire, con la mia esperienza, ad arricchire questo sito già pieno di utilissime informazioni e possibilità di condivisione e confronto con persone che soffrono dei nostri stessi problemi. Ti descrivo la mia esperienza sperando che possa esserti di aiuto e che soprattutto ti convinca che l'unica via percorribile è affidarsi ad un esperto e mai al fai da te. Io soffro dei cosi' detti DAP (Deep Attack Panic) ovvero Attacchi di Panico, accompagnati da ansia anticipatoria. Il primo si è verificato all' inizio del 2005, poi nulla fino a Settembre 2005, quando ne ho avuti 3 in un mese. Da qui è iniziato tutto !!! Ovvero si è scatenato quel circolo vizioso che porta allo sviluppo di ansia anticipatoria, cioè quell'ansia che provi in attesa del prossimo attacco di panico. Si inizia ad associare l'attacco di panico a determinate situazioni in cui in seguito si verificherà di sicuro in quanto te lo aspetti. Piu' te lo aspetti e piu' aumenta la possibilità che si verifichi. Di conseguenza si reagisce con l'evitamento di queste situazioni, ma pian piano il numero di situazioni a rischio aumenta fino a non uscire di casa tranquilli e quindi avere sempre ansia ed i relativi effetti collaterali. Io ho iniziato ad avere problemi con il treno, metropolitana, autobus, al lavoro nelle sale riunioni chiuse, aule di università, pub, ristoranti, discoteche, aereo. Piu' si va avanti piu' peggiora, perche' si è tranquilli solo in casa o al posto di lavoro, dove guarda caso non si ha problemi a raggiungere un bagno. Ho ansia anticipatoria quando so di dover frequentare luoghi dai quali non è possibile trovare una facile via di fuga, dove perdi il controllo del tempo e dello spazio. Si sviluppa cosi' agorafobia e claustrofobia (ascensore: se dovesse bloccarsi come faccio se l'ansia mi provoca colite ???). Questi sono degli esempi dei processi mentali in cui mi sono imbattuto. Fortunatamente dopo i primi attacchi mi sono subito documentato in internet è ho scoperto che non ero l'unico a soffrirne. Mi sono rivolto immediatamente al mio medico di famiglia già consapevole di cosa ero affetto. Fortunatamente il mio medico è molto in gamba ed ha colpito subito nel segno, evitando di sottopormi ad esami e accertamenti anche invasivi volti a rilevare qualche problema fisico. Non è il fisico che è malato! Ovviamente ci sono effetti fisici importanti ma sono tutti una conesguenza del nostro stato d'animo (psicosomatica). Dopo qualche settiamana di cura con Citalopram senza esiti positivi, mi sono concordato con il mio medico nel rivolgermi ad una psichiatra. Il fatto di confrontarsi con uno/a psichiatra non deve assolutamente mettere paura. Non vuol dire che una persona è pazza, ma che è consapevole che ha un problema ed ha bisogno di un aiuto da un esperto. La psichiatra mi ha confermato la diagnosi di Ansia Anticipatoria con Attacchi di Panico e da qui è iniziato il mio vero percorso verso la guarigione. L' importante è trovare un/a psichiatra che ti dia fiducia e a cui puoi parlare senza problemi e imbarazzo, sono li per quello. Mi sto curando da Ottobre del 2005 e sono notevolmente migliorato. Ho ricominciato a vivere, i mezzi pubblici non mi fanno piu' paura, esco la sera con gli amici, vado in cacanza. Ci sono ancora alcune situazioni che mi provocano una forte ansia, quali: andare dal dentista, andare dal medico, autobus non di linea ovvero quelli che fanno ore senza fermarsi, e quando sono in vacanza mi capita quando devo uscire la sera. Gli psicofarmaci non ci rendono totalmente insensibili a queste situazioni ma migliorano notevolmente la qualità della vità. Non bisogna però mai abusarne e soprattutto seguire rigorosamente le prescrizioni mediche, concordando insieme al medico eventuali cambi di farmaci e dosi. Non tutti reagiamo allo stesso modo agli stessi farmaci e dosi. Io per esempio uso Daparox (principio attivo: paroxetina) 1 compressa da 20mg al giorno. In caso di forte ansia anticipatoria uso ancora all'occorrenza da 1 a 3 compresse di Tavor Oro (almeno 1 ora prima dell'evento ansiogeno, per esempio andare dal dentista e solo quando inizio a correre in bagno) che ha il vantaggio di scioglersi sulla lingua e quindi di poter essere usato in qualsiasi momento. La paroxetina fa parte degli antidepressivi SSRI, è priva di effetti collaterali quali sonnolenza, sordimento e nausea se non nei primi 20 giorni, dopo i quali non ti accorgi piu' di nulla. L'unico problema e' che i primi effetti si vedono solo dopo 3 settimane di regolare utilizzo e la dose deve essere decisa insieme al medico in base alle reazioni del paziente. Tavor Oro, Xanax, Lexotan ... son invece i cosidetti ansioliti e causano dipendenza, assuefazione, stordimento. Con questi accorgimenti ed il fatto di essere seguito da un'ottima psichiatra sono tornato a vivere. Non ho ancora risolti i miei problemi però sono già stra contento cosi'. Esco con gli amici, vado in vacanza, lavoro tranquillamente di giorno e frequento l'università la sera, prendo mezzi pubblici tutti i giorni per un totale di 3 ore, senza grossi problemi. CONCLUSIONE: Non fare assolutamenete da te ma rivolgiti ad un/a psichiatra e cercate insieme di trovare i farmaci ai quali la tua mente risponde meglio e i dosaggi corretti. Ho cercato di affrontare il problema da solo ma non è possibile! Poi cerchi di domare il tuo corpo e mente piu' si ribellano. E' necessario intervenire in un primo tempo con psicofarmaci e poi con altre tecniche quali tecniche di rilassamento, ...
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.