Buongiorno a tutti. Sono qui, per tirar fuori qualcosa che fa male. Ma ci proverò. Inutile dire che si tratti di mio padre, come avrete letto dal titolo. Sono un ragazzo di 29 anni, che sta cercando di capire e riflettere sul rapporto con il padre. Breve excursus: mio padre è sempre stato debole, una persona che non ha mai voluto affrontare la propria vita, si è sempre messo da parte per tutto. Non si è mai preso grandi responsabilità: i miei, litigavano già da quando ero piccino (4/5 anni), appartengono ad una famglia di vecchio stampo, legata ad origini nobiliari. Forse mio padre non avrebbe mai dovuto farsi una famiglia, perchè non è mai stato in grado di esser molto presente. Non si è mai voluto prendere responsabilità per comprarsi una casa, abbiamo vissuto con l'affitto sempre. Eppure, era dirigente Fiat, di soldi ne aveva. E' andato spesso in depressione. Già da quando ero piccolo, me lo ricordo a letto per giorni interi, nella sua camera buia. Non è mai cambiato, di fronte a qualsiasi problema, si è sempre oscurato in quella camera, non presenziando, mai. Eravamo io, mia mamma, e mia sorella la famglia sempre presente. Lui c'era, e si faceva sentire, ma spesso con l'oscurità della sua camera. Con il passare degli anni, è peggiorato, come tutt'ora. Sempore più insicuro, aggressivo (ha quasi 70 anni oggi), insultante nei confronti di mia madre (che soffre da una vita e non ce la fa più), e nei miei confronti. Mia sorella se ne è andata 4 anni fa di casa, si è sposata, e da allora le cose sono peggiorate a vista d'occhio. Vi scrivo questo perchè, sento che mi manca un punto di riferimento maschile (a 29 anni), un padre sicuro, un padre che ti mostri la via, un padre che ti dimostri che con il sudore e la fatica si ottiene quel che si vuole. Un padre presente, comprensivo. Non mi è mancato l'amore, quello no, ma la presenza e la figura di riferimento, si. Oggi ennesima discussione, tra urla ecc. Ho tentato di consigliare loro di fare un mutuo, vivono in una casa a 900 euro di affitto più spese incredibili, e dovrebbero fare un trasloco nuovamente (200 mq). E' staltato come al solito, aggressivo, mi ha aggredito dicendomi le peggiori cose. Ieri, vedendolo molto giù, triste, depresso, deperito, con 2000 problemi di salute (che avrà, ma enfatizza per non aver scuse per stare a letto), gli ho detto che gil volevo molto bene, che mi spiaeva vederlo così, e che avrei fatto qualsiasi cosa per lui, per aiutarlo, e lo pensavo davvero. Oggi, dopo la discussione, mi ha insultato, dicendomi di evitare di dimostrargli il mio bene, che non se ne faceva nulla. Mia madre è devastata, lui non fa altro che stare a letto, non fa altro che isolarsi, salvo poi alzarsi e vessarti di parole senza farti infilare un discorso. Non ti ascolta. Non mi ha mai ascoltato, c'era solo lui. Logorroioco, ansioso, depresso bifasico, ipocondiraco, aggressivo, insicuro ed instabile. Non so se mi spiego. Non so come fare per aiutare mia madre, e in parte me, per il mio rapporto con lui. Gli avevo detto che avrei pagato anche un terapeuta, se l'avesse voluto. Sono parole che sente, ma non fa nulla per cambiare. Sa solo chiudersi in camera al buio, per non affrontare le sue frustrazioni e la sua vita. E' dura ragazzi, è dura.
Vi ringrazio per l'attenzione