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tex-

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messaggi di tex-

  1. 1320791284[/url]' post='341529']

    Ora lo so! Il suicidio non è un azione dettata da un momento di impulsività, ma piuttosto l'atto finale di un lungo processo che spesso implica moltissimo tempo.

    Il suicida spesso premedita per anni sul proprio progetto cercando di non lasciare nulla al caso, giunge alla propria scelta con molta consapevolezza e metodo, immaginando la propria morte nei minimi dettagli. La sua paura più grande e quella di fallire nel proprio tentativo o peggio soffrire in quel momento.

    Il suicida e metodico ed accurato nel progettare, visto che è cosciente che deve prima superare tutte le barriere psicologiche con le quali noi nasciamo (tralasciando tutte le motivazioni personali che lo portano a prendere questa strada).

    Generalmente il primo limite è la religione;

    per chi è credente, deve prima riuscire a svuotarsi di tutta la propria fede poiché la fonte di tutte le religioni, e non di meno quella cristiana, è la conservazione della vita, pertanto ciò collide con l'intento stesso.

    Il secondo è la società;

    l'aspirante suicida deve riuscire a rimuovere dalla propria

    mente il significato impressogli fin dalla nascita; il principio della "conservazione della vita a tutti i costi", dottrina determinante per l'esistenza di una collettività tanto da annettere a questa asserzione una enorme mole di significati etici, spesso istituendo anche ruoli atti ad impedire che il suicidio possa manifestarsi(psicologi, preti, ecc.). Spesso lo scopo e privo di significato per chi diventa attore di tale incarico, esso adempie ad un dovere sociale senza conoscere il significato della missione che il ruolo assegnatoli gli impone. Quest'ultimo limite è molto difficile da superare poiché nasciamo in una società dove si da un valore alla vita quasi assoluto già dall'inizio, quindi non abbiamo un termine di paragone che ci permetta di mettere in discussione questo dogma, in pratica diamo per lapalissiano un criterio che esclude qualunque alternativa. Spesso, per paura di sentirci preda di quell'ansia ceca che ci renderebbe privi di quel egocentrismo che ci fa sentire unici, ci vediamo costretti ad accettare, senza neanche troppe domande, l'assioma che "ogni vita merita di essere vissuta" e quindi siamo

    costretti a riempire, questa affermazione, di significati figli di luoghi comuni la qui fonte e sempre la stessa ovvero la paura di non essere così indispensabili. Anzi a volte questa frase un significato lo ottiene, o meglio uno scopo! Cioè quello di salvare il "salvatore", ovvero colui che stabilisce di dedicare la propria vita alla nobile causa di emancipare il suicida dal suo obiettivo lenendo la sua sofferenza, ovviamente parlo di quell'esercito di persone che immolano la propria esistenza a questo intento e che, galvanizzate dalla possibilità di poter nobilitare il significato della propria esistenza, tentano di "salvare" la maggior parte di vite. Peccato che nella realtà questi "soldati del bene" altro non cercano che una specie di espiazione dalle proprie pene nel vano tentativo di cercare una assoluzione per loro stessi, subordinando chiunque a tal fine, compreso quello di redimere lo stesso che hanno scelto di "salvare". L'altra barriera e l'istinto di conservazione, cioè quella forza renitente e non governata dalla ragione che esiste nella nostra mente e che impedisce all'uomo di annientarsi. In parole semplici l'istinto di conservazione e la capacità dell'uomo di sfuggire al vuoto che l'idea della morte che dà. Ma un suicida arriva ad essere tale perché non vuole più provare un vuoto emotivo. Ed ecco il paradosso: non ci si può togliere la vita per l'istinto di conservazione ma lo stesso istinto di conservazione gli impone di salvarsi dal vuoto. Ma dal punto di vista di uno che medita di morire, e che l'unico modo di non sentire più il vuoto e quello di portare a termine il suo progetto. Questa in estrema sintesi é la visone di una persona che decide di compiere il passo.

    Scusa nn ho letto Tutto il commento ma dove metti le personae Che si suicidono subito dopo un'avvenimentoMolto stress ante?

  2. 1340100013[/url]' post='351740']

    Ciao a tutti

    da vario tempo riscontro un calo nella pulsione erotica della mia ragazza, le piace fare sesso però non ha iniziativa sessuale e il suo corpo reagisce come un diesel agli stimoli erotici.

    Indagando a fondo sul problema ho scoperto che nelle sue fantasie erotiche lei è sempre nel corpo dell'uomo, si immagina di fare sesso dal punto di vista del partner, ovvero lei è me mentre la penetro o mentre ricevo fellatio.

    Perfino quando si masturba lei si vede nel corpo dell'uomo che la penetra ecc...

    Questo è l'unico indizio che ho ricavato dopo mesi di interrogativi sul suo calo di pulsione sessuale.

    Sapete darmi qualche consiglio su come affrontare questo problema?

    Sapete che significa? conoscete della bibliografia circa queste tematiche?

    Grazie a tutti

    Mimmo

    Una parafilia....boh

  3. Mamma mia......vabbé, provo a saltare a pie' pari tutte le discussioni personali!

    Attualmente non sento il bisogno come allora di condividere le mie esperienze o le mie emozioni, questo è il motivo principale per cui non lo faccio. Però è anche vero che non è completamente così, ma mi secca tremendamente farlo in una situazione piena d'interferenze come questa!

    Sono anche venuti a mancare i miei migliori interlocutori.

    a te piace captare dal presunto pollo di turno (nn solo a napoli le persone sono fesse)

    la moderazione e le tue 2 settimane che manchi e cosi' via.......

    sembrano certi programmi a ripetizione su' rai international.

  4. Io concepisco un Cristianesimo Medio - Orientale, così come è nato.

    La vita dell'uomo e della donna non possono essere le stesse: la donna deve rimanere un passo dietro l'uomo.

    Le donne occidentali hanno perduto il senso del sacrificio, che è anche quello di saper accettare gli uomini che la vita fa loro incontrare, senza cercare un "Principe".

    Proprio come sono le donne arabe: ecco vorrei fidanzarmi con una donna musulmana.....

    Marco

    fai bene marco. forse il giorno del matrimonio,dopo che si toglie il burqua,

    avrai la sorpresa della tua vita...... potresti trovarti a letto con una barbuta.

    sai che molti matrimoni son combinati dalla nascita?

  5. Nico tu certamente sbagli approccio con il genere femminile, ma probabilmente frequenti posti e situazioni non conformi alla tua personalità, al tuo modo di pensare e di concepire la vita....Se sei uno sportivo devi frequentare ambienti sportivi, se sei piuttosto un riflessivo e timido, dovresti frequentare circoli di scacchi o di bridge. Non credo tu sia un amante del ballo: sembri abbastanza timido, e questo non sempre è un difetto.....

    Io, invece, detesto le donne che non si dedicano ad attività benefiche o di volontariato. Devono comprendere che non possono continuare a vivere pensando solamente al loro lavoro.

    SONO RIDICOLE, dovrebbero occuparsi di ragazze madri, dei bambini soli e maltrattati, dei bambini poveri e ammalati......Dovrebbero lavorare solo part time.

    Io poi concepisco un Cristianesimo Medio - Orientale, così come è nato.

    La vita dell'uomo e della donna non possono essere le stesse: la donna deve rimanere un passo dietro l'uomo.

    Le donne occidentali hanno perso il senso del sacrificio, che è anche quello di saper accettare gli uomini che la vita fa loro incontrare, senza cercare un "Principe". Proprio come sono le donne arabe: ecco dovresti fidanzarti con una donna musulmana!!

    Marco Ma

    dovremmo impararle come facciamo ad i cani ....vero?

  6. io, invece , colgo l'occasione per ringraziare....:

    - i volontari delle ambulanze

    - i volontari che seguono disabili, accompagnandoli laddove non potrebbero andare rendendo loro la vità più vita

    - i volontari che partono appena c'è un terremoto

    - i volontari che danno cibo ai barboni

    - i dottori volontari

    - e tutte le altre forme di volontariato.....:65:

    chi non le apprezza, non dovrebbe vergognarsi, dovrebbe curarsi ha ovviamente dei grossi problemi. Shame%20On%20You.gif

    mitico e nn aggiungo altro.

  7. Detesto le donne con più di 40 anni che non si dedicano ad attività benefiche o di volontariato. Nel quartiere dove abito le abbiamo individuate e abbiamo messo in atto una cosa molto simpatica , affinchè capiscano che non possono continuare a vivere pensando solo al loro lavoro. SONO RIDICOLE, dovrebbero occuparsi delle ragazze madri, dei bambini soli e maltrattati, dei bambini poveri e ammalati......Dovrebbero lavorare solo part time. E' una ruota che gira: in fondo sono vecchie e dovrebbero pensare agli altri.

    Trovo orribile che non liberino i posti di lavoro per i giovani: a 40 anni ci si deve occupare di volontariato: mense per i poveri, raccolta tappi per finanziare le autombulanze, adozione di bimbi.

    Marco Ma

    ed altri che hanno raggiunto i 60 anni?

    azzo pero' ce ne sono di tanti tipi in giro.

  8. Quando lo fate, preferite farlo con la luce accesa o spenta o penombra?

    Farlo senza una luce vera e propria cosa denota secondo voi ? Insicurezza? Ma vi crea problemi se il vostro partner preferisce farlo in una maniera che a voi non va invece? Spero di essermi spiegata......

    E ora una domanda solo per i maschietti, avete mai visto corpi femminili non perfetti? Cioè magari scoprire una ragazza che forse vi eravate immaginati in maniera diversa e ci siete rimasti male e ha inficiato il rapporto? O presi dal momento sono aspetti superficiali?

    io lo faccio ogni dove ....dipende da luigi.

    da ragazzo andavo solo con le donne con un

    certo aspetto fisico da me preferito altrimenti

    nn perdevo nemmeno il tempo.....forse ero superficiale .Just%20Kidding.gifJust%20Kidding.gif mi son sposato a 21 anni,

    adesso ne ho 42 ,e la mia amorosa con gli anni ha cambiato

    (nn di molto) il suo fisico e mi ci devo abituare,

  9. che palle pero'.

    per spostare la costa concordia

    ci vorra' almeno un'anno.

    sto azzo di schettino nn poteva naufragare

    vicino napoli? son sicuro che dopo 2 settimane

    nn ci sarebbero state piu' tracce del colosso

    ed avrebbero risparmiato una montagna di soldi.Just%20Kidding.gif

  10. Una volta (anni '70) dovevo andare dal mio analista freudiano classico per l'analisi di gruppo, senonché mi ero fermato con amici all'osteria, avevo un po' alzato il gomito e gli amici mi fanno: "Perché quelle 5000 lire che dovresti dare allo psicologo non le dai a una bella...escort per una sua prestazione?".

    ma e' possibile porco di un cane

    che le avventure in codesto reame

    si debbano risolvere sempre con grandi puttane.

    eppoi anche sul prezzo c'e' da' ridire,

    ben mi ricordo che prima di partire

    le tariffe erano al di sotto delle

    3 mila liiiiiire!!

    de' ande'Just%20Kidding.gif

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