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eldorin

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  1. ciao, ho 35 anni, ho un buon lavoro, sono sportivo, socievole, simpatico, carino (così per darvi un quadro su di me). Da un paio di settimane sto frequentando una ragazza di colore. Il "di colore" è un dettaglio che vi do per farvi capire meglio e che vi spiegherò tra poco. Premetto che il "di colore" non rappresenta affatto il problema, primo perchè abito all'estero e non ci sono pregiudizi, secondo perchè sono aperto a tutte le razze e mi è già capitato di frequentare ragazze "di colore". Lei è bellissima, occhi splendidi, bocca sinuosa e forme splendide, è in forma, ha un fisico longilineo, corre, fa palestra, è intelligente, socievole, carina, dolce, simpatica, fa l'avvocato. Insomma ha tante caratteristiche positive e in queste prime uscite insieme a lei sto davvero bene. Il problema, se si può chiamare così, è che la ragazza ha 41 anni (6 anni più di me). Torno al "di colore" sottolineando come la ragazza non dimostra per niente 41 anni. Primo perchè facendo jogging e mangiando sano si mantiene ijn formissima, secondo perchè ha una pelle bellissima e curata che appunto non mostra l'età che ha. Il problema che mi blocca non poco, guardando a un possibile futuro insieme a questa ragazza, è che ho paura per un suo possibile invecchiamento a breve. Cioè ho paura che tra non molto comincerà a avere qualche ruga e magari a ingrassare un po'. Insomma il fatto che abbia 41 anni mi spaventa e quasi mi fa desistere nell'andare avanti nella frequentazione. Devo dirle che la sua età è un problema oppure per il momento fregarmene e godermi la sua conoscenza? Che mi consigliate?
  2. Ci ho pensato a fare così, ad ignorarla, ma così mi metterei in una posizione debole. Cioè non penso che lei vedendomi desistere, desisterà anche lei. Queste persone vogliono avere il controllo su tutto e tutte le persone, non mollano un colpo... Sarei più propenso a parlarle, magari mandandole un messaggio dove le spiego che non voglio più che mi consideri, così civilmente io non considero lei e lei non considera me, nel benessere comune....sperando che lei accetti questa mia richiesta. C'è anche da aspettarsi una sua reazione scomposta, proprio perchè queste persone sono cosi egocentriche che non si rendono conto e non pensano mai di essere in torto. Quello che mi chiedo al di là dell'episodio è come mai capito spesso in questa situazione ovvero di dare confidenza alle persone, ma di soffrirne e pentirmene dopo un po'. Forse perchè sono troppo educato e sensibile e la gente (soprattutto quelli con carattere forte) ne approfitta?
  3. Purtroppo stiamo nello stesso ufficio e abbiamo amici in comune quindi ci vediamo. Io la ignoro ma lei ogni volta parla e straparla e mi butta in mezzo. Commenta tutto quello che uno fa e dice. Ha appena detto delle cose su di me ad alta voce su me e le ragazze. Le ho detto che non mi conosce, che non può dire certe cose e di stare zitta. E' egocentrica e permalosa, nessuno può dire qualsiasi cosa su di lei che se la prende. Ma in compenso lei commenta su tutto, è davvero una scassapalle
  4. Allora ho un problema con questa ragazza (28 anni) logorroica, egocentrica e permalosa che fa parte del gruppo di amici che frequento. Non la sopporto, parla sempre e vuole sempre essere al centro dell'attenzione. Qualunque cosa tu dica poi la prende male e risponde con un tono brutto. Io provo ad evitarla ma proprio non la sopporto!!!!!!!!!!!!!!! Come posso fare dal momento che lei sta nel mio gruppo di amici e al lavoro sullo stesso piano?
  5. Scusate ma vorrei si ritornasse in topic: non è un problema di ragazzo e ragazza qui. La ragazza citata è solo un esempio. Il problema qui è che le persone a cui do confidenza poi finisco per trasformarla in altro. E vorrei capire dove sbaglio perchè mi capita di frequente. So di avere un carattere spigoloso, non facile, sono un po' permaloso. Ma da qui a consentire alla gente che conosco di dire ad alta voce certe cose, no. Vorrei dunque capire da dove nasce questa cosa. Perchè poi sento un misto di amore e odio in chi mi conosce e mi è capitato tante volte di perdere amicizie che all'inizio sembravano ottime poi con la conoscenza...
  6. Ecco è successo ancora... questa volta è capitato con una ragazza, che tra l'altro mi piace un po', ma che provo a non darglielo a vedere. Do confidenza, cercando appunto di tenermi un po' distante, non fare troppo l'amico e farle capire che mi piace. Le faccio conoscere i miei amici e finisce che anche lei porta in pubblico i miei difetti. Ma questa non sempre in tono scherzoso, spesso vedo dell'odio dietro i suoi commenti. Ieri sue testuali parole dette ad alta voce davanti a tutti, in seguito a una mia battuta (fatta solo a lei, non ad alta voce, su un tipo di cibo che a lei da fastidio): "ma devi sempre essere simpatico?" E poi altre sul lavoro e sul fatto che arrivo tardi e dette a tutti gli altri presenti. E poi sempre ad alta voce: "ma noi due cozziamo sempre" Insomma mi da fastidio che gente che conosco da poco, dopo poco tempo si prende la confidenza di dire ad alta voce certe cose, spesso con disprezzo nei miei confronti, io non lo farei mai per gli altri e soprattutto non vedo che altri lo fanno con altri. Perchè accade cio?
  7. Non è che mi confido, io sono aperto e socievole, ma sempre rispettoso. Non mi sognerei mai di dire ad alta voce quello che penso di qualcuno davanti ad altri. Oppure di storpiare il nome. Vedo però che gli altri, per il fatto che sono buono e gentile, spesso esagerano nel dare confidenza e si prendono libertà nei miei confronti che mi danno fastidio
  8. parlare a questo tizio può aiutare? cioè chiarirsi e dirgli: "senti non mi va che mi storpi il nome e che fai commenti in pubblico su di me"
  9. si il problema è che questa persone è nel gruppo di amici che frequento Ora mi sono staccato un po' e non lo sto considerando tanto, ma la mia paura è che questa persona possa rovinarmi le serate e i momenti trascorsi con il gruppo
  10. che sentimento provo? Da un lato vorrei riallacciare i rapporti con questa persona, ma dall'altro mi infastidisce il pensiero che poi rifrequentandola andrei a soffrire per i suoi atteggiamenti: parla di continuo, è poco eduicato, storpia il mio nome e fa altri commenti personali a voce alta
  11. eccolo, sms: "hey amico come va? sei sparito..."
  12. anche io tengo a staccarmi e a non voler più frequentare più quelle persone che mi sembra abbiano oltrepassato il limite e che non mi stiano più rispettando. Ma quello che mi chiedo è perchè mi capita spesso? Cioè perchè gli altri confondono e approfittano della mia gentilezza, apertura nei loro confronti?
  13. ciao, ho 33 anni sono socievole e molto educato. Sottolineo il molto educato. Mi capita spesso di fare amicizia e di dare confidenza, ma sempre rispettando gli altri. Mi capita però che gli altri poi vadano un po' oltre e ci sono poi delle cose che mi danno fastidio, ad esempio: - mi storpiano il cognome (per scherzo, ma mi da fastidio) - giudicano i miei difetti ad alta voce alla presenza di altri A me la confidenza e l'essere amichevoli piace, ma quello che non sopporto è l'oltrepassare il confine diventando fastidiosi. Mi capita infatti dopo aver dato confidenza a qualcuno, di staccarmi da quelli che oltrepassano e di dover chiarire con loro di avere rispetto per me. Io con loro non mi comporto cosi, come mai, quasi sempre subisco questo atteggiamento. Spero di essermi spiegato
  14. se volete qui c'è il continuo http://www.psiconline.it/forum/index.php?/topic/12992-mi-trasferisco-allestero-con-qualche-dubbio/
  15. ciao, ho 35 anni, tra qualche settimana mi trasferisco in USA per lavoro. Premessa: realizzo un sogno, ovvero quello di andare a vivere negli USA, in una bellissima città. Corono appunto un sogno che ho inseguito per anni. Farò questa esperienza da solo, nel senso che mi trasferisco solo io (non ho fidanzata, moglie o bambini). Sono ovviamente un po' nervoso con l'avvicinarsi della partenza, credo sia normale, sarà un bel cambio di vita, sarà come rinascere un'altra volta. Dovrò costruirmi relazioni sociali etc... Quello che mi inquieta di più però è che lo stipendio che mi è stato proposto, mi sono poi accorto essere un po' basso. Soprattutto gli affitti nella cità dove andrò a vivere sono molto alti. Quindi sto avendo difficoltà. Ho avuto modo di contrattare la cifra, ma più di tanto non sono riuscito ad ottenere. Diciamo che nella trattativa avrei potuto osare di più, ma ero cosi contento della proposta che finalmente si concretizzava, che più di tanto non ho insistito (ma adesso di questo mi pento un po' perchè appunto ho difficoltà a trovare casa) Quindi il mio dubbio è di non riuscire a vivere bene lì negli USA e che invece di un sogno, per via della casa, sarà invece un incubo. Il mio capo è gentile, si sta offrendo di aiutarmi a cercare, ma in me prevale questo sentimento di chi non ha osato chiedere di più e che avrei potuto avere uno stipendio più alto che mi avrebbe fatto partire più sereno. Nella mia testa c'è: ok arrivo negli USA, lavoro qualche mese e poi chiedo l'aumento dicendo che non ce la faccio con l'affitto... :(
  16. perchè vedo appunto gente demotivata che ha un capo che non organizza bene il lavoro e che non c'è un buon rapporto tutto questo paragonato al precedente posto di lavoro dove invece era tutto diverso ma ripeto io fortunatamente presto andro' all'estero
  17. ma sono sempre stato uno che si è fatto i problemi prima che questi si presentassero però tutta questa atmosfera negativa e il fatto che tutti hanno una brutta reputazione su questa donna non mi lascia tranquillo
  18. perchè lei è il mio referente e da lei sarà valutato e la cosa mi rende nervoso
  19. ma a me questa donna provoca ansia come posso fare? devo solo aver pazienza e aspettare che me ne vada? questo task che devo portare a termine però è importante e dipendo anche dalla sua valutazione
  20. che sono io che vado da loro a chiedere come sarebbe meglio procedere visto che lei non mi dà indicazioni L'ambiente come detto è molto: non vedo l'ora arrivino le 6 x andare a casa e quella donna non capisce un cazz quindi la evito
  21. Si mi danno qualche dritta ma perchè sono io proattivo e chiedo
  22. facile a dirsi... ho paura che possa far giudicare male il mio lavoro anche agli occhi di altri.... soprattutto ora che sono al centro dell'attenzione, appena arrivato...
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