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Gavja

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messaggi di Gavja

  1. Michael, io mi chiamo ( vabbè mi chiamo....per modo di dire) Gavja.. :wink:

    Un saluto a tutti, è un pò che non passavo di qua ....

    Un saluto a S., Sara, Chiara, Madelisa, Michael, Jen, Turbociclo e al fascinoso affascinante Cuorenero.

    Cuorenero, ma per caso tu credi mica nella reincarnazione?

    Tra pochi giorni andrò in ferie anch'io... ma mi dovrete sopportare ancora un pò.

    Un abbraccio a tutti. :)

  2. sai cos'è? io sono uscita da un brutto periodo che il forum ricorda bene... e adesso dal nulla me ne si sta aprendo un altro, e la voglia di uscire, da superare e da apprezzare è forte verso di me... e la  mia terapeuta è l'unica che può aiutarmi... e questo mese senza di lei è terrificante  :cry:

    Ti capisco, pensa soltanto che non è che non la vedrai più, lei c'è sempre, e tu hai gli strumenti in mano per farcela da sola, altrimenti lei non ti avrebbe lasciato.

    E' soltanto l'idea del distacco, vedrai che tra qualche giorno vivrai le cose diversamente. Lei è sempre li' e credo ci sarà sempre per te, pensa a questo, se puoi, non è un rapporto finito, è solo momentaneamente interrotto.

  3. tui dò pienamente ragione su tutto.... ma sono io che vuoole andare sempre contro a tutto...  :cry:

    Ma non vuoi andare sempre contro tutti... mi sembra di aver letto da qualche parte che la tua terapeuta è in ferie, so per esperienza che questo può essere molto destabilizzante. Forse non è questa la ragione, scusami se mi sono permessa, ma i momenti difficili per un motivo o per un altro li abbiamo tutti.. Forse adesso tu stai vivendo il tuo. Ti capisco e ti abbraccio. :cry:

  4. Se ti pare una stronzata, Chiara, non sei obbligata a lasciare il saluto a nessuno. Si è qui anche per giocare un pò, se si vuole e se si è nello stato d'animo adatto, altrimenti nessuno chiama nessuno a fare cose che non vuole fare.

    A volte però basta un saluto per farci sentire meno soli, solo che non sempre si è pronti per riceverlo o per darlo. Ed anche questo fa parte della vita. Ciao :) :cry:

  5. Dato che ho capito che mi dispiace molto lasciarvi ogni volta senza salutarvi, apro questo topic perchè chi lo desidera possa lasciare un saluto prima di tornare la prossima volta.

    Comincio io, buona giornata a tutti ed anche buona serata, perchè sto per uscire e non credi di potervi 'rivedere' prima di domani.

    Un ciao ed un bacione a tutti :wink:

  6. Viene naturale dire che certi genitori bisognerebbe impalarli, mi sembra una reazione istintiva ed autentica di fronte a tanto dolore, a tante violenze psicologiche. Purtroppo anche loro, i genitori, si portano dietro la propria storia, la propria sofferenza che, a volte volontariamente nei casi più disperati, o involontariamente, incide sui figli anche al di là di quelle che sono le vere loro intenzioni o l'amore sincero che possono provare nei confronti di un figlio. Costa molta fatica riuscire ad interiorizzare questo, secondo me, ma una volta fatto, è come se si aprisse la strada per tutto un mondo soltanto nostro, che abbiamo il diritto ed il dovere di vivere fino in fondo, anche solo per il fatto di esistere, al di là dei nostri meriti, riconosciuti o meno, non ha importanza.

    Complimenti a Ilaria, Xela e Cuorenero per i loro interventi: intelligenti, umani, pieni di dolore, pieni di passione, ricchi di vita.

  7. Io credo che l'infanzia condizioni in modo totale la nostra vita. E' vero poi che dopo un pò, la persona adulta deve destreggiarsi, diciamo cosi' per conto proprio, (l'infanzia l'abbiamo avuta tutti!) ma spesso o a volte questo non sempre è facile o ti permette di essere quello che avresti potuto essere in potenza. Io, per anni mi sono sentita come imprigionata, imprigionata da emozioni che avevo dovuto congelare in età infantile a seguito di particolari traumi e tragedie familiari. Credo che questo abbia lasciato degli strascichi nella mia vita affettiva adulta, ho avuto uomini molto innamorati, purtroppo non li amavo io. Questo è molto triste, soprattutto quando prendi consapevolezza che non puoi amare, per paura, proprio quello che più può attrarti , perchè per anni hai congelato le tue emozioni e sai vivere solo cosi', perchè amare quello che può farti anche perdere la testa significa scongelare queste emozioni ed affrontare una realtà sconosciuta, a cui non sei preparata e che non sai affrontare perchè non la conosci.

    E poi passa il tempo e guardando dentro te stessa e facendo un lungo lavoro interiore prendi consapevolezza di quelli che sono i tuoi nodi, di quanto avresti potuto avere e avresti potuto dare, anche per la sensibilità che ti ritrovi a maturare per forza di cose in simili frangenti, ma ti accorgi anche che la vita è fatta di responsabilità nei confronti di se stessi, nei confronti delle persone che hai intorno, ed allora si crea come una spaccatura: che devo fare? Cominciare a vivere? In nome di che cosa? A prezzo di quali dolori che toccherebbero gli affetti più cari che ho intorno? Sono domande dolorose che ti pongono davanti ad una realtà di giusti impegni e doveri ma anche di un mondo in cui l'amore, quello vero, quello che ti prende totalmente e che ti permette di avere ricordi anche in vecchiaia non è mai stato conosciuto realmente e questo può provocare grande sofferenza.

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