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lempicka

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  1. Innanzi tutto grazie mille per avermi risposto e per le belle parole che avete usato... Non voglio fare proclami nè me la sento di rinchiudermi in una categoria. Ma certo se sento il bisogno di parlare con loro è perchè è una storia importante e non mi metterei così in gioco altrimenti... Volevo solo precisare che mi è molto difficile, purtroppo, portarla in casa "normalmente", per fare conoscere prima la persona... perchè i miei sono molto chiusi e riservati da questo punto di vista e faccio fatica a invitare a casa persino le persone che conosco da anni. Poi la differenza d'età non aiuta e temo che per loro sarebbe più imbarazzante che propedeutico. Insomma sanno chi è questa persona e l'hanno intravista ma non penso che potrei aspirare a niente di più.
  2. Salve a tutti, è la prima volta che vengo su questo forum ma la prima impressione che ho ricevuto è stata davvero buona e così... Vi scrivo in quanto figlia, 21 enne, di genitori giovani (mia madre 43 e mio padre 46), sono una studentessa-lavoratrice, vivo con loro e con mio fratello, 16 anni. Di solito in casa c'è sempre stato un clima abbastanza sereno, e io con loro ho parlato delle mie cose, non tutte certo (non sono i tipici genitori-amici, anzi...) ma quelle più importanti sì... tranne questa: 5 mesi fa, inaspettatamente, mi sono innamorata di una mia collega... ho lasciato il mio moroso con cui stavo insieme da 4 anni (la storia era già in crisi...) e adesso stiamo insieme, e io sono felice come penso di non essere mai stata. Lei ha 35 anni, la differenza può sembrare tanta ma non la sentiamo... e certo è stata lei a darmi "il coraggio di...", io non mi ero mai posta domande di un certo tipo - come dire - non credevo proprio che potesse capitare a me :-) Il punto è che ovviamente ai miei genitori non ho detto la verità, ma visto che sono spesso fuori casa, che dormo fuori ecc.. hanno capito da subito che c'era un'altra persona, e all'inizio, di fronte alle loro domande, ho chiesto loro un po' di tempo e di lasciarmi in pace e non hanno insistito più di tanto, adesso però cominciano a prenderla male, molto male, e allora ho inventato un'identità, insomma mi sono inventata il nome, il lavoro, la vita di una persona che non esiste così che potessero stare un po' più tranquilli... ma non basta neanche quello, ormai, perchè comunque sono molto evasiva (e sì, rispondo anche male e scatto sulla difensiva) e sono preoccupati che io stia con una persona poco raccomandabile o chissò cos'altro... Non insistono tanto, sono rispettosi, è soprattutto mia madre che ogni tanto "parte alla carica" e mi ha fatto restare male più che altro quando mi ha ricordato che non avevano mai criticato le persone con cui stavo (verissimo...) e che quindi non capiva perchè questa volta dovesse essere diverso. Mi trovo completamente spiazzata, è tutto nuovo per me e non so come affrontare la cosa con loro che sono una parte molto importante della mia vita. Tante volte il mio unico desiderio era dirglielo e aprirgli il mio cuore, così come ho fatto con i miei 3 amici più cari, che hanno capito e mi sono vicini. Ma temo che potrebbero prenderla peggio di quanto possa immmaginare, temo di farmi influenzare da loro , forse. A volte, però, temo anche che continuando così, escludendoli dalla mia vita in questo modo, qualcosa si rovini comunque. Anche se forse è il prezzo da pagare, in ogni caso, quando si diventa adulti e si recide davvero il cordone ombelicale... Che ne pensate?
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