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gommapiuma

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  1. salve a tutti. mi sono iscritta a questo forum perché mi interessa la psicologia e anche perché per certi versi è il mio campo (la insegno alle scuole superiori), ma fino a ora non sono mai intervenuta. Bene, ho un PROBLEMONE. premetto che: il concetto di problema non è oggettivo, per cui qualcuno vive una situazione come un problema qualcun altro no premetto che: io vivo la situazione che sto per descrivere come tale, cioè come un problema premesso tutto ciò: sto con un uomo da un anno e qualche mese, ci siamo conosciuti per caso e, come succede di solito, ci siamo piaciuti subito. l'intesa è stata da subito buona, a livello di interessi in comune e di piacere nel trascorrere il tempo insieme, l'intesa sessuale è arrivata a poco a poco, man mano che le vergognosità reciproche cedevano il passo a una maggior conoscenza. Man mano che la conoscenza continuava, e che il rapporto si faceva più stretto (lui ha conosciuto i miei, io ho conosciuto i suoi, stiamo pian piano mettendo su casa insieme) abbiamo entrambi sentito arrivato il momento di raccontarci le reciproche fantasie, a livello di sesso, e abbiamo visto che, in buona parte esse coincidevano. Come fantasie erano classiche: indossare biancheria intima particolare, fare sesso a tre, fare sesso in luoghi all'aperto, e via così, e devo dire che fantasie di tal genere hanno sempre accompagnato con gioia i miei momenti diciamo autoerotici. A lui non sembrava vero di aver trovato una ragazza con cui condividere questi pensieri: mi ha confessato che fino a quel momento li aveva tenuti per sé, non ne aveva mai parlato con le sue ex (ha avuto due storie, entrambi lunghe e importanti) cibandosi di siti porno ad hoc. In effetti i preferiti del suo pc, quando l’ho conosciuto, erano ingolfati di siti con nomi assurdi del tipo www.mogliviziose.com, www. orgeitaliche.org, e così via. Così abbiamo iniziato a coltivare le nostre fantasie, e i momenti di sesso tra noi si sono arricchiti per intensità, gioiosità e durata. Lui, inoltre, ho notato che ha smesso di andare sui siti menzionati sopra. Poi arriva il PROBLEMONE. Lui ha iniziato, cioè, a proporre di mettere in pratica quanto sognavamo, soprattutto insistendo sul discorso di farlo in tre, io con lui e un altro tizio da concordare. Diceva che la cosa lo eccitava terribilmente. Io che sono per natura molto entusiasta delle novità (accidenti a me) lì per lì gli ho detto “sì!”, pensando “Beh, che male c’è, proviamo, se mi piace bene e se non mi piace non si fa più”; così abbiamo iniziato a guardare dei siti in cui singoli cercavano coppie e cose del genere, oppure abbiamo visionato insieme dei filmati in cui delle tipe focose e truccate intrattenevano in vari modi due tipi altrettanto focosi (ma meno truccati). Beh, quello che ho visto mi ha molto raffreddata, forse perché deformato da come mi sentivo. Non ho visto, in quei filmati, delle donne che si divertivano e che godevano libere&belle, ho visto dei puri oggetti, trattati come tali; le ho guardate ben bene e mi sono sentita male, perché ho pensato “xxxx, ma io non sono così", e poi ho anche pensato "ma allora lui vuole che io sia così, come queste idiote siliconate webbesche, che davanti a una telecamera si tromberebbero anche un tostapane perché fa trasgressivo?”. (non sto qui a sottolineare quanto il concetto di trasgressione sia diventato, oggi, demenziale). Poi tra i singoli che si proponevano alle coppie non ho visto altro che gente banale, tutta uguale, desiderosa di mettere in evidenza quanto ce l’aveva lungo e di “mettere la lei al centro dell’attenzione” (leggi: tapparle qualsivoglia orifizio nel minor tempo possibile). C'erano anche coppie nelle quali il lui esaltava tutto contento l'elevata maialaggine della propria moglie o fidanzata, e assicurava tutto esaltato che la sua lei, essendo molto molto porca, ed essendo ciò, chissà perché, molto molto bello, era disposta a fare sesso con chichessia lasciando lui in disparte (cosa, anche questa, a suo dire molto bella). Beh, ho trovato il tutto assai ridicolo. Insomma il passaggio dalla fantasia alla realtà è stato brusco, tutt’altro che indolore, e mi ha portata a provare fastidio per quelle che, pure, erano state mie fantasie fino ad allora, e a sentirmi a disagio se il mio uomo menzionava l’argomento durante il sesso. Lui ha notato il mio raffreddamento, ma lì per lì entrambi abbiamo dato la colpa alle mie condizioni scolastiche un po’ dure quest’anno, al logorio della vita moderna, ecc. Poi, però, abbiamo entrambi dovuto capitolare: io non lo assecondavo più semplicemente perché avevo perso interesse nelle fantasie simil orgiastiche e non mi andava più di coltivarle, altro che scuola e logorio. Gli ho detto questo, e credevo che si potesse raggiungere un buon compromesso. Voglio dire: eliminiamo questa storia del sesso di gruppo, ma ci sono tante di quelle cose che si possono fare e sognare in alternativa, che problema c’è? E invece c’è. Perché lui ha reagito male, dicendo che ora si sentiva sporco e stupido, che mi aveva confessato i suoi lati più nascosti e ora si sentiva male per averlo fatto, che queste cose fanno parte di lui e lui non può farci niente, semplicemente le rimetterà dentro di sé e se le vivrà per conto suo. I suoi preferiti, sul pc, si sono nuovamente ingolfati di siti porno dai nomi atroci, e il sesso tra noi è praticamente diventato assente. Io non so cosa diavolo fare, a parte piangere di notte ed essere molto nervosa di giorno. Perché, se da una parte non è bene, né sano, né giusto che lui rinneghi una parte di sé che, mi pare di capire, è un pilastro fondamentale della sua personalità (ma qua non stiamo un po’ troppo sconfinando nella parafilia nuda e cruda?), dall’altra non è nemmeno giusto che io mi ritrovi a pensare o mettere in pratica cose che, per svariati motivi, non mi danno più piacere. E, d’altra parte, è possibile ridurre una fantasia tra molte a UNICA SPINTA PROPULSIVA della propria sessualità (perché a me pare che lui questo faccia)? Scusate la prolissità. Grazie.
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