Salve a tutti, mi spiace irrompere qui con un problema ed essermi iscritta solo per questo, ma spero che possiate cmq trovare la voglia e la pazienza di leggere quello che scriverò!
Circa un mese fa ho vissuto l'eserienza più brutta della mia vita: mio fratello di 16 anni (io ne ho 23) mi ha svegliata minacciandomi con un coltello e legandomi con del nastro adesivo, gridando che voleva suicidarsi perchè vittima delle prese in giro dei compagni di scuola.
Poi la cosa si è risolta bene,tra lacrime e terrore abbiamo parlato e si è calmato piano piano; il solo fatto che mi abbia svegliato e che abbia accettato di parlare con me, razionalmente mi fa comprendere che la sua era solo una richiesta di aiuto e di attenzione, però emotivamente non riesco a riprendermi dallo shock: non mi sento sicura nel rimanere sola con lui,non riesco a dormire bene la notte e temo sempre che possa di nuovo minacciarmi se lo faccio arrabbiare o se dovesse essere troppo stressato.
Siamo sempre stati molto uniti e adesso mi sembra che tra noi ci sia un abisso incolmabile: mi sento molto egoista, ma verso mio fratello continuo a provare un misto di paura e rabbia, nella mia mente c'è l'idea che niente tornerà più come prima; una delle persone di cui più mi fidavo al mondo e che più credevo di conoscere è stata capace di minacciarmi e terrorizzarmi in una maniera che non credevo possibile, è come se uno dei pilastri su cui poggiavo la mia esistenza fosse crollato: a volte provo il desiderio di allontanarmi dalla mia famiglia, che una volta era il centro del mio mondo, o peggio ancora vorrei che lui non fosse mai esistito, vorrei cancellarlo per far sparire tutta la mia angoscia...poi mi sento in colpa per questi pensieri, ma continuano a tornare...continuo a rivedere nella mia mente quelle scene e ancora mi fanno venire i brividi.
So bene che adesso è lui quello che ha più bisogno di aiuto, e infatti di queste mie paranoie non parlo con nessuno, anche perchè non voglio che i miei genitori debbano preoccuparsi ulteriormente, e non voglio parlare di una cosa così privata che non coinvolge solo me con i miei amici e parenti, però sento il bisogno di sfogarmi un po', di essere rassicurata...vorrei che qualcuno mi garantisse che non dovrò mai più affrontare una cosa del genere, ma so bene che una certezza assoluta nessuno potrà mai darmela, ed è per questo che continuo a vivere facendo finta che vada tutto bene, andando in bagno a piangere in segreto e sperando di svegliarmi senza più l'angoscia a tenermi compagnia.
Avere paura (una paura reale, da farmi sussultare se di notte incontro mio fratello in cucina) in casa propria e del proprio fratello è una cosa terribile, e a razionalizzare non riesco, perchè la paura è una brutta bestia che si insinua per quanto tu la voglia scacciare, aldilà della ragione...
probabilmente ho bisogno di più tempo, e mi rendo conto che non ci sono consigli o formule magiche, non so neanche perchè sto scrivendo qui...forse spero che qualcuno mi assicuri che non ho niente da temere, che mi sto facendo tanti problemi per una cosa da poco, o più semplicemente volevo solo tirare fuori quello che mi angoscia da quella fatidica mattina e ho cercato un posto dove poterlo fare senza sentirmi troppo in colpa.
Scusate lo sfogo lungo e confuso, frutto dell'ennesima notte di paura...