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migliore rovo

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  1. E allora? Le cose come vanno? L'influenza passa o questo giugno autunnale aiuta i germi a ristagnare. Anche se così fosse, non temere, li sconfiggerai!!!! Un abbraccio.
  2. Ciao Piuma. Ho letto le cose che scrivi. Sono stato assalito da un profondo senso di condivisione. Ho rivisto me stesso in balia delle onde. Ma te lo ripeto, se me lo permetti. Quando arriva l’uragano, quando si scatenano su di te gli eventi più incontrollabili e devastanti non c’è nulla che tu possa fare. La pioggia e il vento ti sferzeranno qualunque cosa tu faccia. La soluzione migliore è quella di stare il più possibile lontano. Nasconditi. Viaggia, scappa, vai al cinema, leggi, dormi, cucina. Tieni il cervello occupato su altro. L’uragano, così come è arrivato, ad un tratto se ne va. Ciò che rimane è la tua vita. Scombussolata. Disordinata e con tante cose rotte. Ma con tutta la possibilità di ricostruirla più bella di prima. Tieni duro. Niente è eterno. Nemmeno il dolore.
  3. Mi piacerebbe rispondere in modo organico ed intelligente. Ma non ne sono in grado. I miei ricordi di tutto il periodo peggiore sono affidati a due scritti. Il primo è un diario che ho tenuto delle mie sensazioni. Pieno di disperazione, di volgarità, di lacrime. E il secondo è una specia di diario-metafora, sotto forma di racconto-libro, che parla del protagonista, cioè io, alla ricerca della Luce. Quest’ultimo ho avuto spesso voglia di postarlo qua, ma non so se sia veramente il caso, viste le dimensioni enormi. Ma la tua domanda è interessante. Cosa provavo me lo ricordo bene, ma non ricordo gli episodi. Io l’amavo più di prima. L’amavo tantissimo. L’amavo più di ogni altra donna al mondo, compresa colei che mi ha stregato. Ma era oscurata dalla presenza della Follia con la F maiuscola, annidata nel mio cervello. Io non ho mai pensato, anche nei momenti più cupi, nemmeno per un istante di lasciarla. Non ho mai pensato di poter vivere senza di lei. Sapevo perfettamente di stare facendo qualcosa che lei non meritava. Ma sapevo altrettanto bene di doverlo fare per non impazzire. Io le ho dato amore come sempre, a volte di più. Ed ero felice di riuscire a farlo. Era un po’ come se il mio cuore avesse trovato energie che non sapeva di avere. Un po’ come la madre che solleva il camion sotto il quale è finito suo figlio. L’ho già scritto, e lo ribadisco, se lei sapesse come mi sono sentito in quei momenti, o se io sapessi che lei si è sentita nello stesso modo, non ho dubbi che perdoneremmo all’altro le cose che ha fatto. All’istante. Io oggi quando la guardo non mi sento in colpa. Mi sento un miracolato.
  4. migliore rovo

    Il corso degli eventi

    Carissimi tutti. Torno a scrivervi dopo tempo per dare un contributo, dopo averne ricevuti diversi da voi. Il contributo che vorrei dare è: la descrizione di un "amore tossico" data da chi lo ha vissuto e.....superato. Con date e descrizioni annesse. Qualcuno ricorderà il topic che inserii qualche mese fa. A proposito di quel topic e della follia completa che mi colpì, oggi posso dire che: 1) Ero e sono un uomo felicemente sposato. 2) il 1 dicembre 2007, durante una "zingarata" ho conosciuto una ragazza che ballava la lap-dance in un locale notturno. 3) ne sono rimasto piuttosto invaghito ma ho tenuto sotto controllo la situazione. 4) Il 18 gennaio 2008, dopo una sua telefonata, ho provato sulla pelle che cosa vuol dire essere colpiti dal fulmine. Ho sperimentato una forma pura di "amore tossico". Ho desiderato lei e solo lei, 24 ore al giorno, per settimane, desiderando ardentemente la morte come fine delle mie sofferenze. Non a caso il mio nick "Migliore rovo" è l'anagramma di "voglio morire". 5) Il 7 febbraio per la prima volta ho compreso in qualche modo che non so, che le cose non erano così tragiche e che la morte non era un fatto veramente desiderabile. 6) Il 5 marzo, per la prima volta ho compreso in qualche modo che non so, che il posto di questa ragazza nella mia vita non poteva essere che marginale, ma non riuscivo in alcun modo a staccarmi da lei. 7) il 1 aprile ho deciso in modo unilaterale di non vederla e sentirla più, forte del fatto che il continuare a soffrire era diventato, per la prima volta, più spiacevole del pensare di non poterla vedere. 8) il 30 aprile ho deciso di provare a rivederla, accorgendomi che i miei sentimenti nei suoi confronti si erano radicalmente sopiti. 9) il 9 maggio, incontrandola in modo del tutto casto, mi sono accorto per la prima volta in qualche modo che non so, che non nutrivo per lei più ALCUN INTERESSE. Se non una simpatia e una riconoscenza profonda per avermi sempre trattato con sensibilità nei momenti più duri e non essersene mai approfittata. 10) Ieri, 22 maggio, incontrandola, mi ha confessato di sentirsi profondamente in crisi. La causa è la perdita del mio affetto viscerale. Ha deciso di abbandonare la vita notturna e di cercare di rimettersi col suo vecchio fidanzato. Le ho offerto tutto il mio appoggio. Non ho una morale da suggerire. Non ho un insegnamento da dare. Posso solo dire che: a) se vi sentite in una situazione come quella che ho provato io, NON TENTATE DI COMBATTERLA, vi fareste solo del male ulteriore. Abituatevi all'idea di doverci convivere, come con una lunga influenza. Preparatevi a contare il tempo più dilatato di sempre. Non tentate di ragionare troppo, perchè non è il ragionamento che vi ha portato in una condizione simile. Lasciate, insomma, che la cosa vi "passi addosso", e cercate di sostenere la vostra vita "precedente", perchè alla fine della malattia scoprirete che la vostra vita è ancora lì ad aspettarvi. b) scoprirete di avere in voi forze che non sospettavate di avere. Potrete dormire 1 ora per notte per settimane senza avere sonno. Di poter dare amore a chi vi sta vicino pur avendo il cuore e la testa altrove. Di saper pensare a 2 cose contemporaneamente. Abbiate fiducia in voi stessi, le forze di cui disponete saranno sufficienti a resistere. c) la morte, che vi sembrerà l'unica via d'uscita, in realtà non lo è affatto. Si tratta di saper aspettare che l'uragano passi. Perchè poi il sereno tornerà SICURAMENTE. d) al termine del tutto vi sentirete come dei miracolati. e) al termine del tutto, le cose che vivete quotidianamente vi sembreranno TUTTE più belle e più intense. E saprete apprezzarle di più. Concludo il tutto dicendo che il mio matrimonio, nel frattempo, è andato ancora meglio di prima, mia moglie non ha percepito nulla o ha fatto finta di farlo in modo molto convincente. Io l'amo più di prima e le sono strettamente fedele.....anche col pensiero, molto più di prima che tutto accadesse. Io......non sento nemmeno di averla tradita.....non ero nemmeno in me. So di averlo fatto eccome, ma sono convinto che se lei sapesse come io mi sentivo e potesse provarlo, più che arrabbiarsi mi offrirebbe il suo sostegno. Io al posto suo mi comporterei così. Perchè io ho vissuto un incubo. Ma dagli incubi, da TUTTI gli incubi. Poi ci si risveglia. Vostro per sempre. Un abbraccio a tutti/e.
  5. migliore rovo

    Mannaia

    Lo psicologo non ha avuto alcun effetto sul mio stato d'animo. Le mie elucubrazioni neppure. I miei ragionamenti acuti men che meno. I saggi consigli degli amici erano acqua fresca. I confronti con chi ha pareri precisi niente di determinante. Oggi, allora, ho fatto decidere al mio stomaco. Non ne poteva più. In 40 giorni di odissea ho perso 4 chili (adesso sono 1,92 x 81 kg, quasi un modello ), ho digerito antiacidi di ogni genere e lui ha continuato (e continua, sia ben chiaro) a farmi male. Ma lui mi ha consigliato una sola cosa: la mannaia. La rottura. E io ho rotto. Oggi, al telefono, le ho spiegato che non resisto più. La mia vita non è ancora andata in pezzi (inspiegabilmente, direi) e se voglio avere la speranza che non ci vada, devo riuscire a dire basta. Come ad una droga. Come ad un vizio. Come ad una abitudine. L'ho fatto. Gliel'ho detto. Lei l'ha presa abbastanza bene, ma non ha capito fino in fondo. Ma io sì. Le ho detto "per un po'". Forse lei ha inteso "per qualche giorno". Ma io credo che sarà per molto di più. Forse per sempre. Confido, ora, in una classica caratteristica del cervello....almeno del mio. Quando si trova di fronte ad una situazione spiacevole ma abbastanza stabile (poniamo un problema matrimoniale....bell'esempio, vero, visto chi parla?), soffre, non si capacita, ma, ad un certo punto RIELABORA. Raccoglie tutti i dati e li risistema in modo accettabile. Anelo con bramosia quel momento. E conto, conto davvero, che questo possa avvenire in tempi ragionevoli. Quando avverrà, non SE, mi sentirò meglio, credo. E mi godrò quel momento come nessuno prima in vita mia. Tutto ciò se: -lei non si rifarà viva contravvenendo all'accordo. 50% di possibilità -io non crollerò miseramente e la cerchi come un drogato cerca la dose. 40% -io non mi sentirò inspiegabilmente bene e decida di rivederla prima del tempo e ricrolli al Via. 75% -la rielaborazione del mio cervello non dovesse arrivare mai. 5% -non starò così male da riprecipitare verso i miei propositi di suicidio. 0,00001% -l'amore per lei non si trasformi in odio per quello che mi ha fatto passare. 5% Come mi sento adesso? Me la permettete una parolaccia? Di merda. Mi sento amputato. Tutto mi fa schifo, niente ha importanza. Solo lei ne ha. Ma non la voglio vedere più. Unico significativo miglioramento? Non desidero più la morte. Mai. A proposito, vi siete chiesti che cosa voglia dire il mio nickname, per caso? E' un anagramma. Molto semplice. Ma non lo voglio più. E un po' anche grazie a voi. Grazie amici. Forse non tornerò felice per chissà quanto tempo, ma mi sono riattaccato alla voglia di vivere. E' già qualcosa, no? Vi abbraccio forte!
  6. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Oggi secondo incontro dallo psicologo. Interessante. Ma per nulla d'aiuto, al momento, per l'amore tossico. Il fatto è che, però, da qualche giorno qualcosa è cambiato in me. Se dovesse portare effetti benefici....cosa che comincio a sperare, te ne darò conto immediatamente. Ma la realtà della cose non marcia solo in direzione della speranza. Oggi l'ho vista ll'ora di pranzo. Siamo stati insieme 2 ore. Belle. Bellissime. Ma poi finiscono. E con loro l'ossigeno. E ora boccheggio. La rivedrò domani e poi più per 4 o 5 giorni. Che, già so, saranno lunghi come 4 o 5 mesi. Luisa, capisco molto bene come ti senti. Il sangue che gela. L'incapacità di comportarsi come si dovrebbe. ......ma forse c'è luce in fondo al tunnel. ....forse...... Ti abbraccio forte.
  7. migliore rovo

    Cerco Ragazza

    Ciao Bobo. Mi sento di scriverti per un motivo: io sono la persona meno indicata del mondo a farlo. Io pagherei tutto ciò che ho per potermi sentire come te. Io desidero sentirmi solo e senza legami. Lo bramo. Di consigli non ne ho, ma se dai una scorsa a ciò che mi sta accadendo, potrai desumere da te la morale della storia: le cose accadono quando meno te le aspetti. A me è successo. Ed è una tragedia interiore. A te ancora no. Ma succederà. E spero che sarà molto meglio di ciò che è capitato a me. Ti abbraccio.
  8. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Luisa, permettimi una domanda. Adesso, in questo esatto periodo, lo stai vedendo? Hai frequenti occasioni di incontrarlo? Potresti averne? Chi è oggi lui per te?
  9. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Il tuo intento mi è chiaro. E' positivo. Lo apprezzo. Ma continui a far domande come "preferisci star bene o lei?". Devi spingerti oltre. Non c'è alcuna differenza nella mia mente tra una cosa e l'altra. E' come se mi chiedessi: "preferisci vivere o respirare?". Sono la stessa cosa, non c'è l'una senza l'altra. Se mi chiedi cosa io intenda per "desidero", invece, una risposta posso provare a darla. Cosa sento per lei? Mi rifaccio all'esempio di poco sopra. La desidero come si desidera l'aria. Quando ci si sente soffocare. Non conta la sua immagine, non contano le sue mani o il suo corpo. Non conta la sua simpatia. Non contano le sue attenzioni. Tutte cose che esistono e che, in condizioni normali, apprezzerei, come posso apprezzarle di 1000 altre donne. E che, quindi, non necessariamente mi porterebbero ad avere un vero "contatto" con lei. Detto per inciso, anch'io credo alla fedeltà come ad un valore. Ma oggi è diverso. Anzi, non è diverso: è stravolto. Qualunque cosa contasse prima, qualunque cosa avesse un certo valore, oggi non ne ha più. Tutto è su di lei. Tutto è lei. E lei è tutto. Cosa c'è di razionale in ciò che dico? Niente. Dallo psicologo ci sono stato, giovedì, e ci torno lunedì. Diagnosi dopo 5 minuti di confessione fiume: amore tossico. Dopo 15 minuti: amore tossico grave. Conseguenze: per l'uomo nel 25% dei casi: suicidio per la donna: nel 60% dei casi: depressione Dopo 45 minuti: "il suo caso di amore tossico è cristallino. Quasi allo stato di "completo". Se lei non avesse avuto un quadro stabile della sua personalità si sarebbe certamente suicidato. Ma è ancora qui. Ci resti." Capito? "Quadro stabile della sua personalità". Io sono uno stabile, dice lo psicologo. E guardate cosa scrivo. Suicidio, bisogno, aria, lei, lei, solo lei. Come sono messo? Male, molto male. Ma mi sento peggio. Molto peggio.
  10. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Rispondo con due. Perchè soffro? Non ne ho la minima idea. So che qualunque cosa io mi dica o faccia, non ha alcuna importanza. Continuo solo a soffrire. Cosa vorrei? Stare bene. Desidero lei, desidero che lei voglia solo me. Ma, in realtà, so di non desiderarlo coerentemente. In pratica non la desidero. Ne ho bisogno. Con tutto ciò che di irrazionale ne consegue.
  11. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Luisa, leggere le tue parole mi crea un duplice sentimento. Da un lato sono felice di sentirti vicina a me. Leggo ciò che scrivi e me ne sento partecipe. Vivo le tue sensazioni come se fossero mie. Ti sento dentro di me. Dall'altro sono affranto. Per lo stesso motivo. Perchè se provi ciò che provo io conosci la disperazione. Conosci il male fisico al corpo, che non vuole sentire ragioni. Soffre e basta. Non gli importa nulla di ciò che gli racconta il cervello. La mente, in questi casi, è sopravvalutata. Sono il cuore e lo stomaco a prendere il sopravvento. E con loro non si ragiona. Fanno male e basta. Ti sono vicino, Luisa, non sai quanto. Ti offro il mio sostegno, il sostegno di un uomo che nemmeno riesce a sostenere sé stesso. E' tutto ciò che ho da offrirti. Poco. Ma tutto. Ti voglio bene.
  12. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Francamente sono basito. Non sai cosa vedo ma mi descrivi il paesaggio. Non sai cosa sento ma mi canti la musica. Non sai cosa provo ma mi spieghi il mio animo. Ti pare che "vedilo e smettila" sia un consiglio? Forse ai drogati nessuno ha mai detto "fa male, smettila". Magari smetterebbero tutti. No? Tu giudichi e spieghi, ma lascia che una cosa te la spieghi io: tu non sai di cosa parli. Se lo sapessi non ti sogneresti nemmeno di pronunciare le parole che posti qua. Il dolore non lascia lo spazio alla ragione. Se lo avessi provato....come Luisa, ad esempio, sapresti cos'è. E non lo giudicheresti. Lo temeresti e basta.
  13. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Tu Luisa, hai visto ciò che vedo io. Perchè lo descrivi come se lo avessi di fronte. Le certezze vacillano. I dubbi ti assalgono. Qual è la giusta decisione? Non lo sai più. Tu, Luisa, hai scrutato in fondo all'abisso. Che cosa ci hai visto? Che cosa ha visto lui in te? Insegnamelo. Io sono cieco.
  14. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Che bello dev'essere sapere tutto. Sapere come sono gli altri. Giudicarli. Sapere come devono comportarsi. Insegnarglielo. Non pensare che esistano punti di vista diversi dal proprio. E denigrarli. Continuo ad invidiarti. Tu sai come funziona il mondo. Tu sai fare le scelte giuste. Tu, con la morte nel cuore, secondo me non ci sei mai stato. Invidia.
  15. migliore rovo

    Quanto dura/o?

    Secondo te cosa dovrei fare? Dire: "buongiorno cara, sono pazzo per un'altra donna. Mi ucciderei per lei e quando sembra che dedichi le mie attenzioni a te, in realtà le sto dedicando a lei?" A quale scopo? La sincerità? Io ci vedo solo altro dolore che potrei evitare di trasmettere a chi mi è vicino. O quale altro scopo? Pulirsi la coscienza? La mia coscienza è così insozzata che non può quasi più essere distinta dal nero profondo. Passando una parte del mio dolore a lei....e senza toglierne a me, anzi, magari aggiungendone, cosa otterrei? Una persona in più sulla terra che sa di essere cornuta. Ottimo. Ma con quali vantaggi? Io non ne vedo.
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