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Aquila86

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  1. Io non lo so... adesso lui si sta comportando proprio male nei miei confronti!! Non gli basta staccarsi da me, deve pure trattarmi male! Inizialmente mi dispiaceva per lui che stesse soffrendo, però adesso mi arrabbio! Non è che si è allontanato e basta...ha iniziato ultimamente a farmi degli sgarbi mettendosi in ripicca! E la cosa che mi fa più arrabbiare è che agisce di nascosto, da lontano, e fa di tutto poi per non incontrarsi con me, quindi io rimango con la rabbia dentro perchè non posso discutere con lui! Sembra di stare in una di quelle situazioni in cui solo tu sai che una persona sta agendo male nei tuoi confronti e nessun altro se ne accorge, perchè non lo da a vedere...fa i sotterfugi... Secondo voi dovrei prenderlo di petto e dirgli tutto? Penso che così comunque non riuscirò a risolvere niente perchè lui negherebbe e continuerebbe a comportarsi male, anzi... ancor più di prima visto che poi lui sa che mi da fastidio...(lo conosco troppo bene). Come la risolvo questa situazione? Io non sopporto più di subire colpi, adesso poi mi sta mettendo in cattiva luce anche con gli altri amici...
  2. Grazie per le vostre risposte, mi hanno davvero rincuorato anche se ho ancora un grande peso addosso... a dir la verità ultimamente la parola "fastidio" è quella che uso più frequentemente... sto diventato davvero poco tollerante per ogni cosa, mi innervosisco subito e la mia pazienza sta sempre al limite, e la cosa che mi preoccupa di più è che per un certo verso questo nervosismo e fastidio mi fa sentire meglio, quasi come se mi stessi liberando da qualcosa che mi opprimeva... mah, comunque spero sia solo un periodo e che passi. Oramai è dal giorno di Natale che questo ragazzo non si fa più sentire... prima mi chiamava per uscire con gli amici e tutto il resto, e parlava e riparlava dicendo che la nostra amicizia sarebbe rimasta intatta... ma in fondo io lo sapevo che andava a finire così.
  3. Salve a tutti, voglio parlarvi di una cosa per la quale sono rimasta molto male. Spero che dandomi le vostre opinioni riuscirò a capirci qualcosa di più. E’ successo che mia madre non riesce a capire un mio atteggiamento, che come dice lei: “non è normale”. Vi spiego meglio, forse è una stupidata però ho paura che questo atteggiamento si possa riflettere negativamente sulla mia intera vita sociale: un mio amico che conosco oramai da ben 8 anni, ha dichiarato di essersi innamorato di me (io addirittura pensavo di essergli un tantino antipatica, quindi quando me lo ha detto è stata una doccia fredda!). Io invece non provo nulla al di fuori di un’amicizia per lui e quindi, con molta sincerità, gli ho spiegato che non potrà mai accadere nulla. A questo punto se avessi pensato per me solamente, mi sarei proprio allontanata e distaccata da lui. Questa sarebbe stata la mia reazione d’impulso. Ed è già successo con altri. Adesso è diverso perché ho pensato anche alla nostra amicizia… e non me ne sono andata. Comunque per i giorni seguenti, ed anche adesso, provo un enorme fastidio quando mi si avvicina, anche se non è poi così tanto appiccicoso o insistente, cioè ne ho avuti di peggio, anche se il fastidio che provavo verso quest’altri non era così forte come quello che provo adesso, forse perché loro non li consideravo come dei veri amici. Ed è qui che scatta il problema perché, come mi dice mia madre, tutte le altre ragazze si lusingano e sono compiaciute e soddisfatte quando dei ragazzi le corteggiano…dicendomi appunto che il mio comportamento non è normale. In effetti, osservando le altre ragazze penso che sia vero quello che mia madre dice, anzi, con questi ragazzi, che sono stracotti, ci giocano pure, si divertono a prenderli in giro, si divertono a stuzzicarli e a sedurli, illudendoli, senza avere invece un interesse vero per loro. Io non mi sento lusingata del fatto che interesso a questo mio amico, sento invece proprio un fastidio enorme! Di lui mi da fastidio che quando usciamo mi deve pagare il conto, che quando stiamo all’università ed io ho un attimo di pausa lui viene, perdendo la sua lezione ed i suoi impegni, per farmi compagnia… mi da fastidio quando fa il curioso e vuole sapere dove, come, il perché di una mia azione (anche se non lo vuole fare vedere, mi fa un vero e proprio interrogatorio), mi da fastidio quando è sospettoso (tipo tempo fa mi ha presentato un suo amico, e poi con questo ci siamo scambiati alcuni appunti e messi d’accordo per fare l’esame insieme…beh, ho visto subito il mio amico ingelosirsi tanto che si è addirittura presentato il giorno dell’esame, a mia insaputa, e la sua scusa è stata: “mi trovavo qua per caso…Andrea sta con te?”, e da quel giorno non mi ha presentato più nessun amico, anzi quando può mi allontana da chiunque di sesso maschile…), mi da fastidio pure che mi voleva regalare un cellulare (che io non ho accettato, perché chissà poi cosa si sarebbe creduto…), insomma mi da fastidio tutto, soprattutto mi da fastidio che lui cerchi di farmi vedere quanto ci tiene a me!! Ha rovinato la nostra amicizia, perché prima che lui si dichiarasse era una persona con la quale mi trovavo benissimo, perché si poteva parlare del più e del meno. Adesso invece mi da fastidio tutto di lui (addirittura la sua voce, poi i suoi modi di fare…). e mia madre dice che non è normale perché in fondo lui è un bravo ragazzo (ed è vero), anzi ci dovrei ridere su per le gaff che fa e tutto il resto. A me invece certe volte mi viene proprio da urlargli contro e dirgli che mi sta rompendo!!. Comunque mi dispiace dire queste cose, però è quello che sento non posso negarlo, e a lui sicuro non le dirò mai perché so quando queste parole lo potranno far soffrire…però perché dovrei agire in modo diverso con lui se sono così? Perché devo fare come fanno le altre ragazze, come vorrebbe mia madre? Io sono stata molto sincera, gli ho detto che non lo vedo come lui vede me, e che non potrà mai esserci nulla in futuro. Non sono sicura che lui abbia recepito bene questa cosa; infatti il giorno di Natale è successo che ci siamo visti per scambiarci i regali, e lui mi ha dato una lettera, mi ha detto di leggerla per conto mio a casa, e che c’era scritto tutto quello che provava per me. Io ancora non la apro e non penso che lo farò mai, anzi ho intenzione di buttarla. Non la leggo perché non voglio sapere quello che lui prova realmente per me, non che non mi interessi saperlo…però leggere quella lettera significherebbe per me tradirlo come amico, perché penso che lì c’è tutta la sua anima ed io non voglio leggerla. Quando mi stava dando questa lettera, gli ho ripetuto quello che gli avevo detto tempo fa, con fermezza. Lui mi ha detto: “non riesco a capire, come puoi essere sicura che non potrà mai essere, neanche se insisto, se continuo a farti vedere che sei importante per me?” e ripeteva: “non riesco a capire..”. Forse non voleva proprio capire… il fatto di insistere, come dice lui, è una delle cose che io proprio non sopporto, assolutamente, perché sono stata abbastanza chiara e decisa! Allora il mio NO è di nessun valore!? Veramente mi sento male, perché credo che quest’amicizia è arrivata oramai al capolinea. Poi perché lui deve soffrire in questo modo? Mannaggia! Lui ha detto e ripetuto che comunque l’amicizia rimarrà sempre perché per lui sono una persona molto più che importante, e non crede gli piacerà qualcun'altra quanto me. Per me invece l’amicizia è finita perché non riesco più a stargli vicino… e mi sto accorgendo di essere molto poco tollerante con lui e con gli altri a cui interesso. Perché ho quest’atteggiamento? Io non ci sto capendo niente, non riesco proprio a capire da dove proviene questo mio immenso fastidio. Vorrei non provarlo. Voi cosa ne pensate di tutto questo? Pensate che mia madre abbia ragione quando dice che il mio comportamento non è normale? Aiutatemi a capirci…
  4. Salve a tutti, spero che possiate consigliarmi per questa situazione. Circa tre anni fa ho avuto una crisi di panico, inaspettata, in realtà non sapevo neanche come poteva accadermi una cosa del genere, inoltre pensavo che della mia vita queste cose non ne avrebbero mai fatto parte. Avevo 18 anni. Da quel giorno sono cambiata profondamente. Ho cominciato ad avere molti problemi con il relazionarmi con altre persone, e ad avere continue paure, quasi ossessive che mi hanno portata ad affrontare le cose con la forza di volontà e la determinazione. Non avendo avuto un aiuto psicologico, l'unica persona alla quale potevo raccontare tutto era mia madre. Le ho ripetuto e ripetuto le stesse cose quasi all'infinito. Mi ha sopportata e supportata per moltissimo tempo. E' da qui che sono cominciati a sorgere vari problemi con lei. Per i primi tempi lei hai assunto un atteggiamento comprensivo nei miei confronti, poi mi ha sempre spronata a combattere contro le mie paure, sebbene lei avesse più paura di me per l'esito della cosa, mi spingeva ad esempio a vivere sola a Roma, ad andare all'Università, ad andare in palestra da sola con la macchina...cose che per me adesso sono diventate semplicissime ma che in quel periodo sembravano insormontabili da superare. Se fosse stato per me all'università non ci sarei andata, mi sarei presa invece un anno di riposo (però non rimpiango di esserci andata, anzi è servito a molto) l'unico mio scopo in quel periodo era concentrarmi su me stessa e capire quello che mi stava succedendo, invece di focalizzarmi su altre attività. Fatto sta che ho scoperto che fare altro mi avrebbe allontanata per un pò dal pensiero della paura. Lo faccio ancora, è solo che dopo aver combattuto così a lungo le forze stanno per svanire. Ecco che adesso quindi, se qualche cosa non mi va a genio, la lascio perdere e non mi ci metto di punta, come quando pensavo: "devo dimostrarmi che posso farcela, che sono forte". Questo tipo di atteggiamento sta dando molto fastidio a mia madre. Lei ormai è stufa di sentirmi dire sempre le stesse cose, sempre di una paura di fondo che per quanto in superficie possa essere diversa di volta in volta, in realtà rimane sempre la stessa, è solo che non riesco a capire di che cosa si tratta. Per cui un giorno posso aver paura di prendere un'infarto, un altro di perdere i miei genitori, un altro ancora di diventare troppo aggressiva...ed altre cose... insomma, la mia paura si focalizza sempre su qualcosa di diverso che mi riguarda. E' stato praticamente inutile sconfiggerla in questi tre anni, perchè capitava che ne superavo una ed immediatamente ne usciva un'altra. E' come se mi tentassi ogni volta con qualcosa di diverso, perchè le paure sorgono da me, non me le mette nessuno in testa! E non riesco a capire perchè devo farmi del male mettendomi paura da sola. Mia madre si è stufata di vedermi così. Lei vorrebbe che io fossi spensierata, allegra, socievole, responsabile... invece io non lo sono affatto. Non sono come lei mi vorrebbe. O come lei era alla mia età. E' per questo che ultimamente sta cominciando a darmi degli ordini che non mi ha mai dato, ad esempio se non riesco a dormire oppure vorrei stare in piedi fino a tardi lei si arrabbia da morire! Ma ho 21 anni... e mi "ordina" di andare a letto anche se sa che poi passo la notte in bianco perchè non dormo... il solo fatto che apparentemente io stia in ordine o in riga la fa sentire bene. Oppure se esco per una settimana e poi un giorno capita che non ho voglia di uscire, allora lei mi costringe quasi a tirarmi fuori con i capelli... Si sta comportando come magari doveva comportarsi tanto tempo fa, quando ero una bambina. Non la incolpo di nulla, nè lei nè mio padre, però devo veramente dire che mi hanno cresciuta nella bambacia, sotto una campana di vetro. Sono cresciuta viziata ed egoista per certi versi, e soprattutto poco responsabile. Evito quasi ogni tipo di responsabilità e lo riconosco. Le uniche responsabilità che accetto sono quelle che trattano di me e solo me, come finire un lavoro datomi da un professore o cose del genere. Mia madre vorrebbe vedermi più comprensiva, più accomodante, con quell'istinto materno con i bambini quando invece io non ci riesco e mi sento terribilmente in colpa per questo. Ad esempio ogni estate la mia cuginetta viene a passare le vacanze da noi e dorme in cameretta con me, ed è da quando ho avuto quella crisi di panico tre anni fa che non sopporto che stia in camera a dormire, a pensare che una volta non me li facevo tutti questi problemi...però adesso mi sembra come se mi rubasse l'indipendenza o cose del genere, tanto che non riesco più a dormire quando in camera dorme anche lei...io stessa vorrei essere più "materna" ma non ci riesco e solo a pensare a quanto mi vuole bene mi viene una stretta al cuore perchè io invece voglio stare sola, insomma io e basta. Mia madre sa di tutto questo e non mi capisce perchè lei al contrario di me ha avuto molti fratelli più piccoli e alla mia età si prendeva già cura di mio zio che aveva l'età della mia cuginetta. E' logico che si domandi: "perchè lei non è così, non fa quello che facevo io alla sua età!". E' per questo che mi dice che sono poco responsabile ed egoista, ed ha perfettamente ragione. E se mia cugina non fosse tornata anche quest'estate molte discussioni non si sarebbero sollevate. E' come se fosse uscito fuori, tra me e mia madre, un qualcosa che era coperto in superficie. Inoltre non posso neanche aiutare mia madre a capirmi perchè in fondo penso che lei abbia ragione e sento un forte senso di colpa, mi sento come un gatto che si morde la coda e sa che la coda è la sua e continua a mordersela. E' semplice dire: "sforzati a comportarti bene, da adulta" ma mi viene troppo difficile e cado in ansia. E poi mi sono sforzata così a lungo in questi anni, a cercare di sconfiggere le mie paure che adesso non ne ho più la forza e l'unica via di uscita risulta essere il fuggire dalle situazioni. Inoltre vorrei tanto ricordare del mio stato d'animo prima della crisi di panico, purtroppo sono poche le informazioni che mi rimangono, e cose a cui una volta non facevo caso adesso mi vengono impossibili da sopportare. Allora mi dico: "pensa a come era prima..." ma non me lo ricordo... forse se lo ricordassi mi verrebbe più facile sostenere molte situazioni. E di una cosa ci sono rimasta davvero male, che mia madre mi ha detto: "sei una delusione".
  5. Aquila86

    Anoressia?

    Ciao piccolina, sono stata anoressica anche io...è iniziata piano piano e mi sono ritrovata a 12 anni che pesavo 27 kg. La mia esperienza è stata però differente dalla tua, il mio problema è stato diverso, ero anche più piccina, però sono riuscita a superarlo con le mie forze. Provaci anche tu, il percorso è difficile... ed è logico che lungo la strada della speranza potrai incontrare qualche sasso che ti farà cadere, però cadi sulla strada buona e quando ti rialzerai continuerai e continuerai ad andare avanti fin quando non ne sarai completamente uscita! Il fatto che tu dica che ti stai distruggendo da sola è già un buon punto di partenza, significa che hai riconosciuto la tua condizione e che non può esserci niente di peggio, ricordati che puoi solo migliorare la tua condizione in meglio! Non riempirti la testa di pensieri, agisci e basta! Non pensare che ogni volta che fai un pensiero positivo di tornare felice poi ricadi nel buio! Perchè non basta pensarlo, devi attuarlo seriamente! Devi agire e basta. Inoltre parli di anoressia quando invece poi dici di essere grassa... è un controsenso! Sai riconoscere benissimo di non essere grassa! Addirittura sai di essere anoressica! Perchè allora ti fai così male? Hai degli amici fantastici, un ragazzo premuroso... Non puoi far soffrire queste persone, tua madre specialmente! Devi renderti conto che MORIRAI se continuerai così... non risolverai niente! Ed ogni giorno quando ti guarderai allo specchio vedrai la morte in faccia, sei tu! Sei tu lo scheletro vivente! Devi reagire cavolo! Ne hai la volontà perchè altrimenti non saresti venuta qui a parlarne! Quindi parti da questo desiderio. Il desiderio di cambiare. Puoi cambiare solo in meglio ricordatelo! Devi trovare la forza in te stessa, e non rifiutare l'aiuto degli altri, specialmente quello del tuo fidanzato. Fallo stare vicino a te, non gli rispondere male! Capisco che vuoi tenerlo lontano perchè non vuoi farlo soffrire...ma secondo te, non lo stai già facendo? Perchè invece non ti concentri sul fatto che lui può essere felice se anche tu lo sei? E puoi essere felice in un solo modo, reagendo a te stessa! Riflettici... Puoi farcela! Spero che tu prenda la decisione giusta, quella di cambiare e di non continuare a cercare la morte. Ricorda che tua madre, i tuoi amici ed il tuo ragazzo ti sono vicini e vogliono il tuo bene.
  6. Aquila86

    Potete consigliarmi?

    Massimo, mi stai facendo riflettere su un sacco di questioni che riguardano me stessa...ed hai veramente ragione, per la maggior parte delle volte non faccio altro che focalizzarmi sugli altri. Non penso però di poter riuscire ad indietreggiare, almeno per adesso...almeno fin quando non avrò risposto in maniera certa ad alcune domande che mi sono posta, fin quando non avrò trovato un mio essere e ne sia veramente sicura! Non posso permettere di far accadere di nuovo quello che è già successo. Quello che voglio dire è che se devo indietreggiare lo devo fare sentendomi forte abbastanza. Poi non so... la mia definizione di altruismo è appunto come lo intendiamo comunemente, non riesco a condividere la definizione di Perry, non intendo dire però che la consideri sbagliata, così come non intendo dire che sia giusta la mia! Forse sento dei sensi di colpa molte volte proprio per questa idea sull'altruismo che ho... Comunque, a parte ciò, è veramente confortante parlare, grazie ancora!
  7. Aquila86

    Potete consigliarmi?

    Veramente grazie per il vostro sostegno! Non capita tutti i giorni di poter trovare persone che ti capiscono e ti acoltano. Massimo, hai colto appieno quello che mi è successo, anche se non riesco a sentirmi così altruista. E' vero in passato ho aiutato, però adesso non so se lo rifarei di nuovo... adesso sono disposta ad aiutare solo quelle persone che poi so che potranno ricambiare il favore, e che non cercano di approfittarsene. In effetti, quando potevo dare una mano di aiuto poi mi sentivo meglio, mi sentivo apprezzata, insomma forse lo facevo più per me che per le altre persone...quindi non mi sento così tanto altruista. Una volta capitava che quando vedevo una persona in difficoltà, magari silenziosa nel gruppo o timida, cercavo sempre di farla sentire a suo agio. Ora che ci sono io in questa condizione, nessuno lo fa (a parte questa mia amica che penso mi aiuti perchè conosce come ero), anzi, ti ignorano o ti prendono in giro! Fino a poco tempo fa, quando c'erano persone che mi prendevano in giro e poi avevano bisogno di qualcosa, io stavo lì pronta a darle una mano...che stupida! Però utlimamente ho cominciato a ragionare in maniera differente: "se tu ti comporti male con me, non vedo il perchè io devo in ogni caso comportarmi bene con te, anche quando stai in difficoltà". Inoltre anche a me utlimamente è capitato di ignorare persone che non conosco molto bene che si trovano nella mia stessa condizione di adesso...la sensazione che ho quando le vedo è come quella che se le aiutassi mi sentirei indietreggiare...non so bene come spiegarlo. Questa gente mi ha proprio rovinata!
  8. Aquila86

    Potete consigliarmi?

    Grazie Trixy per la tua risposta. Hai perfettamente ragione... però mi è difficile essere spontanea... mi sono sforzata ad esserlo per tanto tempo e non ci sono mai riuscita. Devo riuscire a capire da dove provengono le mie insicurezze e forse allora potrò dire di conoscermi e comportarmi per come sono. E' sicuramente vero, come dici tu, che gli altri percepiscono la mia ansia, la mia negatività e purtroppo la maggiorparte delle persone, fortuna non tutte, se ne approfittano di questo fatto, mettendoti i piedi in testa e quindi prendendoti in giro. Ma non è tanto questo quello che mi preoccupa quanto la vera paura di restare sola ed è forse per questo che non riuscirò a sbloccarmi, comunque se dovesse accadere (restare sola) sarà cosa di fatto ed un momento che probabilmente servirà a formarmi.
  9. Aquila86

    Test sul temperamento

    Temperamento: melanconico-moderato/flemmatico-moderato In diverse circostanze ti dimostri timido/a ed insicuro/a, ma non sempre. Ti piace stare insieme ad altre persone ma ci metti un po' prima di stabilire rapporti confidenziali. Per natura sei abbastanza malinconico/a e ti capita di sottolineare gli aspetti negativi e tristi della vita. Non ti fermi all'apparenza delle cose ma ti piace andare oltre. Ami la tranquillità e fare le cose con calma. Di solito ti senti sicuro/a ti te. Sei una persona capace id ascoltare e hai spirito umanitario. Cerchi di non avere conflitti con nessuno, anche per questo le persone di solito vanno daccordo con te. Prima di fare il test avevo letto i vari temperamenti descritti da Mirtilla e guarda caso mi ritrovavo proprio in questo!
  10. Aquila86

    Potete consigliarmi?

    Scusate se questo post è troppo lungo… Spero che possiate consigliarmi… c’è un piccolo problema che continuo ad avere da un sacco di tempo ormai. Ultimamente, da un anno a questa parte, ho chiuso con tutte quelle persone che mi facevano stare male. Era inutile continuare a stare vicino a loro, a cercare di farle sentire meglio, di non sentirsi inferiori a me e agli altri, a dargli consigli per risolvere delle questioni (che poi tra l’altro ne parlavano ad altri come se la conclusione fosse tutta farina del loro sacco, mentre davanti a me si sbattevano la testa e cercavano aiuto). Mi sono allontanata da queste persone perché, dopo averle così tanto aiutate, hanno acquisito una sicurezza tale da potersi permettere di pugnalarmi alle spalle, dopo tutta la fiducia che gli ho dato. Ho vissuto questa situazione per più di 4 anni, mi hanno fatto venire un sacco di dubbi su me stessa, problemi, quando invece io non mi sentivo affatto in difetto, anzi… ero sempre decisa su ogni cosa, molto sicura ed anche aggressiva a prescindere se mi attaccavano o no, insomma una tosta. Adesso non mi riconosco più. Per farla breve: i ruoli si sono capovolti ed adesso quelle persone, che comunque ho allontanato dalla mia vita, che soffrivano di complessi di inferiorità ed erano tanto insicure, si sono ritrovate ad essere sfacciate e sicurissime di loro stesse, come ero io tanto tempo fa. In pratica adesso sono diventata una persona senza amici… (mi è rimasta una sola amica dell’infanzia, fortuna ci siamo ritrovate!) e sebbene ne soffro, non tornerò MAI indietro da loro, da queste persone che mi hanno trasformata e mi hanno trattata male! Ed io che non volevo rispondere ai loro atteggiamenti perché sapevo che soffrivano di complessi… inoltre non aspettavo che mi sarebbero venute contro. Queste persone ancora tentano un contatto con me, più le trattavo male, mentre cercavo di allontanarle, e più si avvicinavano, e ancora continuano e non si stufano di essere ignorate!! Sono sempre ipercuriose di quello che faccio, e tentano ancora di copiarmi per tutto, come hanno sempre fatto! A me di loro, adesso, poco importa… il mio vero problema è diventato quello di non riuscire a socializzare con altra gente. Ho conosciuto molte persone ultimamente grazie a quest’unica amica che ho. Lei mi dice di continuo: “devi uscire con me… ritorna come prima… adesso devi svegliarti!” e cose del genere. Adesso mi sento sempre subordinata a qualcun altro e questo non mi sta bene, io non sono così, sono stata sempre la caciarona del gruppo e quella che prendeva le decisioni, adesso quando mi sento dire queste cose (“devi svegliarti”) mi fa male. Il fatto è che mi sento continuamente in disagio verso le nuove persone. In difetto perché non riesco a comportarmi come sono realmente (l’unica me stessa che so essere proprio io è quella che si rapporta con i genitori, mio fratello… quella è la vera me e quella di una volta!) perché ho paura di perdere anche questa mia amica se per caso risulto antipatica ai suoi amici, perché in realtà so di essere una schifosa prepotente e penso anche egoista e non voglio esserlo con queste nuove persone, perché forse in fondo non mi piaccio caratterialmente e cerco di sembrare una persona diversa. E’ appunto quasi un anno e mezzo che cerco di ribellarmi a questa situazione perché è impossibile che ogni volta che esco, torno a casa mi dico: “quanto sei stata stupida…”. Mi odio per questo! Ho deciso quindi di iniziare a comportarmi per come sono, ma il bello è che per quanto io possa sforzarmi in realtà non ci riesco! Finisco sempre per fare la figura della cretina, di quella un po’ stupidotta… guardate, se solo penso che circa 4 anni fa ero così diversa e che gli altri addirittura avevano soggezione di me! Mi viene una rabbia…cioè, mi domando perché mi sono così rimbambita!? E adesso che voglio tornare come ero non ci riesco! Ma qual è la chiave per risolvere tutto? Perché non riesco ad essere completamente me stessa con gli altri? Ho anche provato a pensare che me ne dovevo fregare delle reazioni degli altri, che se queste persone che la mia amica mi porta a frequentare mi giudicano stronza allora penso: “sti cavoli! Si vede che non sono amicizie per me” . Però mi ci impunto ogni volta e alla fine l’unica cosa che ottengo è una continua insoddisfazione di me! In generale comunque risulto antipatica alla maggior parte della gente che conosco… ma alla fine penso: “sono come sono e risulto antipatica, mi trattengo e metto una maschera e risulto lo stesso antipatica, allora come cavolo devo comportarmi!?!?”, inoltre mi trattano male a priori…io ovviamente mi difendo dagli attacchi, rispondo a tono, però è sempre troppo tardi, perché anche se rispondi, comunque manterrai sempre quel primo giudizio che gli altri hanno di te, sono rare le persone che cambiano idea… vorrei tanto ritrovare quel pizzico di soggezione che suscitavo negli altri per non far capitare l’occasione della presa in giro. E vorrei tanto che gli altri vedessero le cose buone di me, per quella che sono! Mi sono stufata di essere insicura! Scusate se ho scritto troppo ma non ho nessuno con cui parlare di questa cosa, mi vergogno anche un poco e mi sento troppo sola… voi che potete consigliarmi?
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