Vivo in una contraddizione. Da quando sono nata ho dimostrato un carattere indipendente, coraggioso, avventuroso e determinato, ma i miei genitori hanno sempre avuto l'atteggiamento di infantilizzare i propri figli, di viziarli, di accomodarli, di non dar nessuna responsabilità e di non vedere tratti del nostro carattere indipendenti, tendendo perciò a sfiduciarci. (Di conseguenza non li ho mai considerati miei genitori e promuovevo altri come mie guide). Questo mi ha creato delle pressioni in alcune scelte della mia vita soprattutto nell'adolescenza, per cui ora mi ritrovo insoddisfatta, con un senso sciocco di vuoto, sciocco perché "avrei tutto" secondo i miei genitori, ma io non sono mai stata così e lo so da sempre. Non so se volutamente o meno si dimostrano cieci, hanno un fare "buonista", atteggiamenti simili, per cui anche dialogarci non è il massimo, e se ti dimostri indipendente diventano pesanti, cercano di farti sentire in colpa e farti sentire un ingrato. Non che io ci stia particolarmente male o mi senta in colpa, ma ho dei rimpianti, come già ho scritto. Se non avessi lasciato il Conservatorio ora potrei lavorare, insegnare, inserirmi in un ambiente, come altri ragazzi fanno, e invece no, devo stare casa e studiare all'università cose che non m'interessano particolamente. Non ho un amore, non mi sono più entusiasmata nemmeno per questo da quando ho lasciato il Conservatorio, ho scelto persone sbagliate che non avrei mai scelto, mi sento una vecchia da anni e adesso mi ritrovo ad avere dei comportamenti per me antipatici: infantili! Sto cedendo a qualcosa? Non so cosa fare, non riesco a comportarmi normalmente, è come se stessi diventando affettivamente dipendente (a 20 anni?!), mi da problemi nel relazionarmi e nello studiare, ho avuto atteggiamenti infantili anche quando ho provato a lavorare. Mi vergogno di me e cerco di non sentire il malessere che mi provoca e accontentarmi, ma non concludo niente e penso spesso al suicidio perché mi sento inutile e forse perché sono stata io a rendermi inutile e non me lo perdono. Mi vergogno perché certe persone ridono di me e dicono che sono dipendente dai miei genitori (affettivamente). E' come se toccasse più tasti insieme che non riesco a identificare.
Potete farmi capire meglio perché ho queste reazioni?
GRAZIE MILLE PER IL VOSTRO TEMPO.