Non credo che si muoia per rinacere; si muore perchè non si funziona più, per un qualche motivo. Magari lo è, ma non percepisco il tempo come infinito; non credo. Anche se penso che nel dire abituale che non si muoia mai del tutto un fondo di verità ci sia. Difficilissimo da capire e da accettare, specie nei momenti di dolore più intenso. Non è immediato accettare il dolore di una perdita vicina, accettarlo così, puro com'è, senza caricarlo di rabbia, di odio, di distruzione, che sia propria e altrui. Non è così immediato capire che si piange perchè si soffre, ma riuscire a vedere oltre il dolore una possibile ricostruzione. Una ricostruzione che lascerà - di nuovo - spazio a un sorriso. E che non soffrirà per sempre della perdita e della mancanza, pur risentendo del suo dolore.
Le malattie inguaribili...e la vecchiaia, quella vecchiaia inferma...sì, mi fanno paura. Non per la morte in sè, ma per tutto il "prima", come giustamente hai scritto...c'è la paura di perderci la testa, il senno. Ogni tipo di controllo e autonomia.
E' facile per me dire a 18 anni che non ho paura della morte. A 60, se c'è il forum ancora, vi dirò cosa ne penso. Ora il terrore è per quelle persone che sono a fianco, quelle senza le quali sembra IMPOSSIBILE andare avanti. Soprattutto ora che sto crescendo e costruendo la vita, ora che forse esco di casa e sembra cambiare tutto. I periodi come questo, pieni di lutti, lasciano un pò di aridità nella visione che uno ha del futuro e della vita. Però dici bene...ce n'è di strada da percorrere.