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nessuno85

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  1. Ancora io, ancora niente. In questi casi si dice stai con gli amici, esci, trovati qualcosa da fare. Ma come si fa se praticamente non c'è più nessuno con cui uscire, non so cosa ho fatto, a questo punto mi viene da pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in me, o magari ho una visione contorta delle cose, o forse ancora è sempre stato così ma non ci avevo mai fatto caso. Fatto sta che con il mio migliore amico praticamente non ci si vede mai se non quando lo chiamo io e più di qualche volta non può, ma ci credo anche, in fondo sono abbastanza certo di non avergli fatto nessun torto, e anche fosse basterebbe parlarmene. Una mia amica praticamente non mi cerca più, vedo che esce ma non mi coinvolge più nelle uscite. Certo se la chiamo e le chiedo di uscire magari mi dice anche di si, non lo nego, ma appunto il primo passo lo faccio sempre io e scoprire che ci sono diverse volte che esce e non mi avvisa, cosa che avrebbe fatto una volta, mi da un po di noia. Un altro mio amico ha trovato la ragazza e non abbiamo più modo di stare insieme. Altri ragazzi con cui ogni tanto esco il sabato sera non mi chiamano mai da quando il ragazzo tramite il quale li ho conosciuti è andato via per un po per problemi personali. Certo non voglio essere adorato e voluto da tutti, ma almeno un po di considerazione ogni tanto farebbe sentire meglio una persona no? Quindi quello che posso pensare è che sbaglio qualcosa io quando sono con gli altri, non sono di buona compagnia, non lo so. Diciamola tutta, senza false modestie, non credo di risultare antipatico alle persone, ma non credo di risultare nemmeno simpatico, non più. Praticamente passo inosservato. Se qualcuno dovesse dire cosa ne pansa di me magari direbbe, si bravo ragazzo, simpatico ma non lo conosco così tanto, non ho gran rapporti. Quello che non so è cosa pensano invece gli amici di vecchia data diciamo, quelli ai quali una volta andavo a genio, il ragazzo che per qualche anno ha ricevuto un po di feste a sorpresa da parte di amici perché avevano il piacere di farlo. Cerco di dire che fino a pochi anni fa queste stesse persone mi cercavano in continuazione ed ero un punto di riferimento per loro. Ritrovarmi dal ricevere continuamente telefonate da tutti per consigli, compagnia, o solo per chiacchierare, a non ricevere più nessuna telefonata nemmeno per uscire la sera, non mi aiuta a non pensare alla mia ex. Cosa fareste al mio posto? Vi ripeto, nonostante tutto non me ne sto rintanato in casa, sto partecipando a diverse attività, e mi rendo conto, probabilmente colpa anche dell'età, la gente tende a rinchiudersi nelle proprie conoscenze e non è poi così tanto aperta verso nuovi rapporti, e questo lo ammetto, spesso mi è successo di stare dall'altra parte e comportarmi proprio così.
  2. Ciao a tutti! Dunque dall'ultima volta che ho scritto è cambiato poco, o meglio sono cambiate un po di cose forse, ma lo stato d'animo ancora è quello. Ho fatto un po di chiarimenti su molte questioni riguardanti i miei amici, la mia famiglia ecc. Riguardo la mia ex oramai non ho niente da chiarire, sono arrivato alla frutta, non voglio più sapere niente di niente, non mi interessa più, ma perché ciò avvenga non devo più pensare a lei. Non lo voglio ma avviene, sono vittima dei miei pensieri. Vi dico solo che a distanza di un anno mi sveglio ancora la mattina e in meno di un minuto mi balza in mente lei. Basta, non è più possibile, non se ne può più. Non voglio più che il mio umore sia influenzato da un pensiero di una persona che oramai non ha più niente a che fare con me. Non so quanto influisca, comunque fino all'anno scorso soffrivo di disturbi ossessivo-compulsivi, che grazie ad una psicoterapia e a dei farmaci ho risolto insieme ad altri problemini. Diciamo che sono arrivato alla conclusione che buona parte dei miei attuali malumori sono dovuti a questi pensieri fissi che ho, che non so come annullare. E anche se non è dell tutto causa di questi pensieri, grazie alla psicoterapia sarei più o meno in grado di gestirli, se solo non dovessi sprecare tutte le mie energie a non pensare alla mia ex. Quello che mi chiedo insomma è, come si fa a isolare certi pensieri dalla mente, a far morire una certa persona, nei ricordi ovviamente, almeno finché non mi riprendo. Sono ancora troppo suscettibile verso tutto quello che riguarda lei. Durante la giornata ci sono momenti in cui mi distraggo, ma sono i momenti in cui sono con gente che mi piace, ma appena sono solo, il pensiero corre subito lì, e mi impedisce di svolgere tranquillamente le mie attività, da quelle di tutti i giorni a quelle che mi appassionano. Visto che mi piace fare paragoni, è come se volessi voltare pagina ma questa pagina è stata appiccicata con la colla.
  3. nessuno85

    Fobia sociale?

    Sai che ti dico? Forse mi sto facendo troppi problemi. Sono appena tornato da un'uscita con un po di amici. Verso fine sera ta siamo rimasti solo in 3, proprio il ragazzo e la ragazza che mi piacciono, ho parlato decisamente poco, e mi sono reso conto che tendo facilmente ad estranearmi quando non sono solo con un'altra persona, penso troppo ai fatti miei, forse questo mi impedisce da un po di tempo di instaurare nuovi rapporti, ho un po di casini che mi danno pensieri diciamo. Nonostante tutto lasciandoci adesso ho avvertito comunque che effettivamente per loro non è un problema questo mio modo di essere silenzioso, daltronde sono loro che mi chiamano per uscire con loro, o per rimaere con loro. Forse apprezzo tanto la loro compagnia da temere in anticipo di perderla. Con questo non dico che da domani sarò menefreghista e continuerò a non parlare, ma piuttosto che non devo continuare a darmi colpe per essere così silenzioso in certi momenti.
  4. nessuno85

    Fobia sociale?

    Passi anche che sono una persona che parla poco, non mi da problemi, ma per come la vedo io, almeno agli inizi se non si parla, come ci si conosce? Ovvio c'è anche da ascoltare, è la cosa più importante, ma se una persona che non mi conosce non mi sente mai parlare può giustamente pensare che mi annoio o che non mi interessa, quando magari è tutto il contrario. Mi sento come se in mano avessi una risorsa immensa ma non la sfrutto a dovere: posso anche farmi apprezzare per quelle poche parole che dico quando si dialoga in 4 o 5 persone. Quello che mi manca è il rapporto a tu per tu, dove potrebbero nascere dei bei rapporti di amicizia ma che invece rimangono piacevoli compagnie per le uscite di gruppo.
  5. nessuno85

    Fobia sociale?

    Hai assolutamente ragione. Non cerco di dire cose tanto per piacere o peggio cose che non penso, anzi forse sono fin troppo sincero e non metto il filtro quando parlo. IL problema è che vorrei parlare, vorrei conoscere meglio queste persone ma non mi viene. Di sicuro il problema è come dici te, tendo a dare troppa importanza.
  6. nessuno85

    Fobia sociale?

    Ma non sono timido da non riuscire a partecipare ad un dialogo, si vabè sono un po di poche parole, ma non arrossisco e non ho problemi ad intervenire. Il mio problema è quello di riuscire a parlare con qualcuno quando siamo io e un'altra persona e basta. Li mi viene il blocco del non sapere cosa dire. Se gli altri mi parlano sono contento, rispondo tranquillamente. Ma se l'altra persona non dice niente non dico niente nemmeno io. Potrebbe essere normale ogni tanto non dire niente, o avere a che fare con delle persone con cui non ci si sente a proprio agio. Ma mi rendo conto che questo problema ce l'ho con tutte le persone, anche quelle che mi piacciono. Amici intimi li ho, quindi il problema non l'ho avuto da sempre, almeno credo, ma se ci penso è andata sempre così, la confidenza l'hanno presa loro, queste persone sono persone che parlano molto diciamo, quindi con loro non ho mai avuto il problema del non sapere cosa dire quindi per me era facile chiacchierare con loro e tirare fuori bei rapporti di amicizia. Proprio ieri sera mi è successo nuovamente. Dovevo prendere 2 ragazze, con una più o meno ho confidenza, con l'altra no, anche se mi sta molto simpatica. Ho preso prima quella con cui ho più confidenza per non ritrovarmi solo in macchina con l'altra per paura di non sapere cosa dire. Con un altro ragazzo mi succede così. So di essergli simpatico, lo faccio ridere quando si parla in tanti, abbiamo molti interessi in comune, insomma ci troviamo bene, lo stimo ma se siamo da soli per lo meno da parte mia si crea una sorta di imbarazzo dal quale non so proprio come tirarmi fuori. E come vi ho detto di queste due persone potrei raccontarvi di tante altre persone.
  7. nessuno85

    Fobia sociale?

    Ciao a tutti, con queste vacanze mi sto rendendo conto di quanto sia incapace a fare amicizia. Mi lamento spesso di non trovare persone che mi piacciano o cose del genere, in realtà mi accorgo che sono io a non saper tirar fuori niente dalle persone. In questi giorni mi è capitato spesso di ritrovarmi da solo in macchina con una sola persona, e mi rendo conto che mi viene l'ansia di non sapere cosa dire. Spesso è finita che non ci diciamo niente. Magari l'altra persona è tranquilla ma in quel momento sono veramente ansioso, continuo a pensare a qualcosa di interessante di cui parlare ma non mi viene niente. E' un po come dire non pensare al giallo, ma nel momento in cui lo dico ci penso e come! Ogni tanto provo a dire qualcosa, che so, commento la canzone che passano alla radio o fesserie così, ma sembra che non siano cose molto interessanti e si troncano subito i discorsi. Con altri mi fossilizzo su un solo argomento e quando li vedo finisco con il parlare solo di quello con la paura di essere noioso. Ho provato a capire i meccanismi del dialogo a questo punto, osservando gli altri ma mi rendo conto che fra loro c'è gia intimità, cosa che io non ho. Non so in cosa sbaglio, e fino a che punto attribuire le colpe a me e quando pensare che magari non è solo colpa mia. Molte persone le trovo anche interessanti, ma mi rendo conto che sto bruciando le possibilità di far nascere un rapporto più forte per questa mia incapacità di dialogare con la gente. Non voglio più uscire con la paura di ritrovarmi a tu per tu con una persona per questo imbarazzo che viene fuori tutte le volte.
  8. Ho scavato un po più a fondo per trovare le vere origini di questo stato d'animo, probabilmente il motivo per cui a distanza di quasi un anno stia ancora così. Mi scuso in anticipo se mi dilungo troppo con le spiegazioni, ma non ho buona capacità di sintesi Sono stato sempre un tipo timido, antipatico a nessuno, simpatico a qualcuno. Diciamo che con gran lavoro ho saputo coltivare un po di amicizie nonostante tutto, specie fuori sede perché mi sono trovato con persone con cui sentirmi più me stesso e togliere la maschera che avevo portato per anni. Tutto procedeva secondo la giusta direzione, poi due anni fa ho avuto un po di problemi personali per cui il mio umore ne ha notevolmente risentito con conseguente perdita di interesse nello studio, nelle uscite e soprattutto cambio di atteggiamento nei confronti della gente. Praticamente mi sono aggrappato alla mia ex, sono diventato dipendente da lei in tutto. Ho cominciato poi a temere che i nostri amici mi frequentassero perché ero il suo ragazzo non perché fossi io. Paure alimentate appunto da questo mio cambio di atteggiamento nei confronti delle persone. Lasciandomi con lei oltre che sentirmi perso per come ci si può sentire dopo che ci si lascia, mi sono sentito perso anche in cose che toccavano me e solo me, come appunto le amicizie. Ironia della sorte le cose sono andate male per lei e non per me, ovvero, i nostri amici hanno continuato a frequentare me per diversi motivi che non sto qui a spiegare. Al che voi vi chiedete, perché allora dovresti stare male? Perché credo di aver preso una visione distorta delle cose ed una totale perdita di controllo. Purtroppo, dico purtroppo perché so che è sbagliato, il fatto di vedere che qualcuno dei nostri amici ogni tanto veda la mia ex per un'uscita serale, il mio migliore amico ogni tanto ci passa delle giornate insieme, mi fa tornare certe paure di rimanere escluso e ritrovarmi solo. Sicuramente lei in un certo senso è stata più sfortunata di me, ha perso la comitiva, e altri amici con cui lei usciva l'hanno mollata, non sto qui a giudicare chi abbia ragione o chi torto. Quello che voglio dire è che comunque lei è riuscita a farsi una nuova cerchia di amicizie, quella del nuovo ragazzo. Ora a prescindere dal maledetto orgoglio maschile che non mi fa sopportare l'idea di vederla con un altro, sono in un certo senso invidioso di questa sua capacità di ricostruire tutto da capo a prescindere da tutto, e di come io nonostante con gli amici sia stato più fortunato viva con questo terrore irrazionale di rimanere solo. E da qui il tentativo di farmi nuove amicizie anche io, provando con i famosi corsi e roba varia, e la continua conferma che sono diventato incapace di instaurare nuovi rapporti di amicizia, conoscenze tante, gente con cui uscire un po meno, gente con cui chiacchierare tranquillamente da soli, solo alcuni degli amici di vecchia data. Quindi si, il problema mi sa che non è la mia ex, è tutto quello che lei si porta dietro, è come se volessi vedere un paesaggio ma non lo vedo perché davanti c'è una macchina parcheggiata.
  9. spirito libero, le cose dovrebbero andare come dici tu, è quello che mi auguro, è quello che ho provato a fare, non sono stato con le mani in mano ad aspettare la manna dal cielo. Diciamo che prima di venire qui nel forum le ho provate tutte entro i miei limiti di fantasia, economici e soprattutto di timidezza. Questi giorni poi sono lontano abbastanza da non rischiare di vedere lei e di sentirne parlare. Poi tanto a farmela ricordare ci pensa l'inconscio con i sogni, li non posso mica decidere di non pensarci, per cui mi sveglio che il buon umore rimane a letto ancora a dormire.
  10. Innanzi tutto grazie per le vostre risposte, finalmente sento qualcuno parlare un po più concretamente, non ho bisogno di una buona parola infatti, quelle me le posso dire da solo. Prima stavo leggendo un libro che insieme alle vostre parole mi ha un po aperto la mente come non l'avevo aperta da un po. Non sto dicendo che è passata, magari fosse così, ma almeno riesco a vedere le cose anche da un altro punto di vista. Non mi piace la gente che si lagna e a maggior ragione non mi piace lagnarmi, per questo ho chiesto un consiglio a voi, e veramente mi avete detto qualcosa di utile. La speranza è quella di tenere queste parole marchiate in mente, per tirarle fuori nei momenti peggiori. Per rispondere a joker, mi sono accorto anche io in questi mesi che il mio problema è la paura di voler cambiare, preferisco avere la certezza di star male così piuttosto che rischiare tutto quanto. Ironia della sorte questo mio atteggiamento è nuovo anche per me. Fino a pochi anni fa, ovvero fino a quando non stavo insieme alla mia ex ero una persona che voleva continuamente mettersi in gioco, non avevo paura di affrontare nuove realtà da solo, anzi la cosa mi stimolava molto. Forse perché non avevo forti legami con nessuno, forse perché volevo più bene a me stesso, non lo so. Fatto sta che ora non ho più questo atteggiamento, o magari ci penso, vorrei ma ho come un lucchetto che mi blocca e mi impedisce di muovermi, per paura di stravolgere le cose, ma poi quali cose visto che praticamente ora come ora sono poche le cose stabili che ho. Che cosa mi tiene ancora legato a lei? Più che quello che ho detto nei post precedenti non saprei dire, non riesco a darmi una vera spiegazione. E questo mi da una grossa noia, è proprio questo che non mi piace e mi fa impazzire, non avere controllo della propria mente, delle proprie emozioni e delle proprie volontà. Vorrei ritornare ad essere quello che ero una volta, con i miei obiettivi e la mia voglia di fare e quindi la certezza di riuscirci, tutte cose che attualmente mi mancano. Ripeto non voglio lagnarmi per sentirmi dire poverino mi dispiace, fosse così probabilmente mi lagnerei con chiunque. Piuttosto voglio un metodo per uscirne fuori. E chi meglio di gente che magari ha vissuto le stesse esperienze, come joker appunto, può aiutarmi?
  11. ciao joker, non so come tu abbia fatto ma mi hanno colpito le tue parole, non hai detto niente di speciale lo so, forse hai solo detto qualcosa fuori dagli schemi, e quando sento qualcuno parlare fuori dagli schemi mi ci impallo diciamo. E' come dici te credo, mi sono semplicemente fissato su questa ragazza. Una volta ho letto da qualche parte che al mondo tutti sono utili ma nessuno è necessario, corollario la mia ex non è la sola al mondo che mi capisce. Questo lo so. Nonostante la mia estrema timidezza nel conoscere ragazze in questo anno ho avuto modo di conoscere qualcuna, con un paio ci ho provato, un altro paio ci ha provato con me. Per cui ci provo a vedere altre ragazze, sicuro mi viene molto naturale confrontarle con la mia ex e nessuna mi sembra all'altezza, forse questo è il mio errore, non dare la possibilità alle persone di farsi conoscere per quello che sono davvero perché mi lascio impressionare dalle apparenze troppo spesso e difficilmente esco fuori dai miei canoni. Ah scusa se scrivo in modo confusionale, ho un po di sonno e butto giù quello che mi viene in mente. Sono tornato da una festa di compleanno e, avendo letto la tua risposta poco prima di uscire, ho avuto modo di pensare alle tue parole. Ho provato a farmi capire dagli altri questa sera, ho provato a renderli partecipi di certe mie cose e ho provato a essere interessato io alle loro. Che dire, forse frequento le persone sbagliate, forse sbaglio io, o forse è proprio vero quello che ho letto in un libro: (scusa ma sta sera sono in vena di citazioni)La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto possiamo credere, corollario se io mi apro con qualcuno e questo qualcuno ha i fatti suoi per la testa, non se ne frega niente dei miei problemi, come non se ne frega niente della fame nel mondo, a torto o a ragione, questa persona continuerà a pensare ai suoi di problemi, e poche sono le persone che armate di santa pazienza ti danno retta, io mi metto in prima linea. Per concludere con questo monologo confusionario dalle 2 di notte, noto di essere abbastanza selettivo sulle amicizie e sulle ragazze in particolare. Se poi aggiungi che sono una persona timida puoi immaginare che non è cosa facile trovare qualcuna.
  12. comunque, razionalmente sono consapevole che è finita e che ritornare con lei sarebbe una farsa, per cui non è mia intenzione riprovarci con lei o chissà che. Vorrei solo avere un po di pace in testa, riuscire a riprendere la vita in mano, ritornare a dare le giuste priorità e magari un giorno ritrovare una ragazza con cui stare bene insieme. A mancare non è la voglia, ma le circostanze, o forse sono talmente depresso io da non riuscire a vederle.
  13. Me lo sono chiesto diverse volte e la risposta è stata che di tutte le persone che conosco è, o forse è meglio dire è stata l'unica persona in grado di farmi aprire al 100%, farmi sfogare di tutto quello che avevo dentro. La cosa che mi piaceva di lei è che riusciva sempre a capire quello che provavo, o comunque non giudicava, ascoltava e dava buoni consigli, e la cosa che più mi piaceva è che per parlarti di qualsiasi cosa riusciva sempre a trovare un paragone con qualcosa di semplice, non so come dire, per me le sue parole erano illuminanti e sopratutto diceva cose vere, non le solite frasi di circostanza che sappiamo dire tutti. Con le altre persone non riesco ad aprirmi, vuoi perché non sono il tipo che parla volentieri di se, vuoi perché la gente non sempre sa ascoltare, per cui mi ritrovo che sto accumulando tutto dentro come facevo una volta. Ma se una volta convivevo quasi pacificamente con questa sensazione, rassegnato al fatto che nessuno fosse in grado guardare dentro agli altri veramente, ora sono consapevole che le cose non stanno così, e che ho sprecato la mia cartuccia. Se poi aggiungiamo il fatto che non riesco a trovare una distrazione negli amici e negli hobby, per cui non riesco a proseguire bene gli studi universitari, la depressione arriva alle stelle, o forse è il caso di dire sotto terra. Con gli amici appunto le cose non vanno bene, non che abbia litigato o sia successo niente, semplicemente non c'è complicità, solo uscite serali di poco conto, qualcuno che si sfoga con me, io che provo a sfogarmi con loro ma mi si ripetono le solite frasi di circostanza, non ci pensare, non ti merita, passerà. E poi appunto proprio in queste vacanze estive mi ritrovo ancora più solo, tutti con la propria ragazza e non si schiodano, mi ritrovo a passare interi pomeriggi a casa con i miei giustamente preoccupati.
  14. e già, tutto bello, peccato che quando certe cose le hai già vissute con la persona che ami affianco poi, almeno per me, non riesci più a farle da solo, non hanno più lo stesso effetto, o meglio, ti ricordi com'era quando lo hai fatto insieme. Potrei sembrare sdolcinato eccessivamente, ma non ho più pace in testa, non c'è uno spazietto nella mia memoria che non contenga lei.
  15. vorrei tanto trovare qualcosa anche io, ci ho provato. Mi piace la fotografia, sono riuscito a prendere una macchina professionale proprio quando la mia ex mi ha lasciato, dall'epoca questa passione è passata in secondo piano, non ho proprio la voglia di mettermi perché sono assalito da altri pensieri. Ci ho anche provato a fare qualcosa, iscrivendomi ad un corso e andando in giro qualche volta, è stato inutile. Forse perché mi aspettavo troppo, forse perché come dici tu certe cose arrivano quando meno te lo aspetti. Il problema è che però mi sono stancato di attendere. Mi hanno sempre detto che sono troppo maturo per l'eta che ho, forse è vero, forse sono un po troppo riflessivo e responsabile, ma non è giusto che per questo debba pagare le conseguenze e debba stare male. Prima di arrivare alla stabilità emotiva di qualche anno fa ho dovuto faticare molto, mi ci è voluto un trasferimento in una nuova città, per motivi di studio. Ora sono in una situazione instabile in entrambi i posti. A questo punto mi chiedo che problema ho io per cui sembra che le cose non mi possano andare lisce, non chiedo di avere soldi, fama o stupidate varie, semplicemente non essere tormentato dai ricordi della mia ex, ritrovare un po di serenità per gli studi e per i miei hobby, e ritornare ad sentirmi bene nella comitiva di amici, per poi magari un giorno ritrovare una ragazza con cui stare bene insieme. So che devo essere io a spezzare questo circolo vizioso, ma quando tutti i tentativi sembrano essere vani la speranza di uscirne fuori svanisce sempre di più fino ad arrivare al punto di chiedersi se non è tutta una perdita di tempo vivere così. Per quanto possa essere consapevole che i problemi sono altri, che dire, questo è il mio problema, il mio macigno, e per quanto infinitamente piccolo rispetto ad altri problemi non mi da pace. La sensazione di essere soli ovunque si vada è qualcosa che non auguro al mio peggior nemico, ti fa sentire davvero di troppo.
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