Ciao a tutti, seguo molto il sito di Psiconline poichè sono appassionato di psicologia e neurofisiologia, quindi mi sono imbattuto in questo forum molto interessante e ho pensato di condividere un mio (piccolo) problema con voi.
Sono un ragazzo di 20 anni, e la mia vita sentimentale è un piccolo disastro, infatti verso i 18 mi innamorai perdutamente di una ragazza 20enne con cui feci qualcosa ma dopo un mesetto tutto finì brutalmente (stava con me perchè le ricordavo il suo ex, molto divertente). Sta di fatto che la mia prima volta con la donna dei miei sogni è sfumata e da quel giorno abbandonai l' orizzonte Relazioni per un bel po', cioè fino ad oggi.
Qualche storiella così, ma niente di che, sta di fatto che sono ancora vergine (nn mi pesa granchè, a parte qualche battutina ogni tanto), e complici gli impegni universitari sono stato felicemente single fino a qualche tempo fa.
Lo sono ancora adesso sinceramente, solo che il "Felicemente" si è trasformato in un "Non è un granchè", infatti mi sono scocciato di non poter condividere niente con una persona speciale, oltre al fatto che vorrei spassarmela un po' sotto le lenzuola (con sentimento, sennò sarei andato a prostitute)
Fin qui, bene o male, è tutto normale.
Il problema si è rivelato all' atto pratico:
1) Non riesco a concludere, ovvero non riesco a passare dal conoscere una ragazza che mi piace al chiederle di uscire.
E' come se mi fossi scordato l' abc del corteggiamento -.-
2) Ho timore di non riuscire ad essere all' altezza di una relazione, mi spiego: Non lavoro, in famiglia si e no arriviamo alla fine del mese, quindi di far regali, cene offerte, viaggi non se ne parla. Sono in parole povere squattrinato.
Come vedete queste paure? Insicurezza? Timidezza?
Consigli?
Sono consapevole che queste son cavolate rispetto a quello che ho letto nel forum, però se prolungata, questa situazione potrebbe portarmi frustrazione, visto che continuerei a rimanere bloccato controvoglia in questa situazione.
Ciao ;)