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Folkner

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  1. Prima di tutto, mi sembra quantomeno singolare che in un forum di psicologia mi si risponda così... beninteso, lo dico tra il serio e il faceto, ma verrebbe da dire "se bastano i vocabolari (neanche le enciclopedie, i vocabolari) voi psicologi/studenti di psicologia che ci state a fare?" oppure "voi gente 'comune' che ci bazzicate a fare su un forum di psicologia?" :-) Seconda cosa, non sto tentando di definire l'intelligenza... quella è un'altra questione, su cui, in realtà, si potrebbe discutere all'infinito senza mai giungere ad una conclusione. Quello che sto tentando di fare è descrivere cosa fà una persona "intelligente", o, in altre parole, sulla base di quali abilità noi definiamo/misuriamo il livello d'intelligenza di un individuo, e volevo sapere se, soprattutto da un punto di vista scientifico, eravate d'accordo con me. Ciao
  2. Faccio una domanda e mi rispondo da solo :D Secondo me, le facoltà che rientrano nell’ambito specifico dell’intelligenza sono: 1. Rapidità in ogni attività mentale senza perdite di qualsiasi genere in efficienza o in efficacia dei risultati 2. Versatilità 3. Capacità di attenzione 4. Capacità di “tenere a mente” le cose, memoria di breve termine - memoria “di lavoro” -, buon utilizzo della stessa 5. Capacità di ritenzione delle informazioni 6. Capacità di ricavare la più grande quantità possibile di informazioni corrette da ogni singolo stimolo o insieme di stimoli provenienti dal mondo esterno e/o dalla propria mente, emotività ecc. 7. Capacità di individuare collegamenti e differenze tra le - ossia anche "con delle" - cose aldilà della loro dimensione ontologica e temporale, e di rilevare i contrasti 8. Capacità di richiamo corretto e completo delle informazioni desiderate, e richiamo continuo, corretto e completo delle informazioni correlate alle cose, corredato da un continuo raffronto con le informazioni ottenute recentemente 9. Capacità di utilizzare le proprie informazioni in maniera tale da ricavarne sempre le strategie migliori per il soddisfacimento degli scopi 10. Capacità di inventare correttamente strategie nuove al fine di ottenere le risoluzioni dei problemi o al fine di migliorare il soddisfacimento degli scopi 11. Capacità di creare nuove idee che siano all’effettivo produttive/costruttive/migliorative 12. Capacità di improvvisazione 13. Capacità di ragionare correttamente, efficacemente Un individuo è più intelligente di un altro se dimostra una maggiore propensione in una o più (meglio se in tutte) di queste facoltà. “Versatilità” è una facoltà chiave: ci dice che un individuo è tanto più intelligente quanti più sono gli ambiti in cui riesce ad avere grandi risultati con le altre facoltà. Con la parola “migliore” si vuole intendere anche “secondo l’opinione del soggetto che sta esercitando le facoltà”, le parole “costruttivo” e “produttivo” si riferiscono ad un punto di vista oggettivo mentre la parola “corretto” è relativa ad un punto di vista oggettivo e verificabile intersoggettivamente. Come esempio di “capacità di attenzione” quale io voglio intenderla, vale non solo una cosa banale come il rendersi conto di tutto ciò che si trova nel proprio campo visivo cogliendone i dettagli, ma anche, per esempio, l’avere uno sguardo d’insieme di una data situazione e rendersi conto, magari, che essa si è già presentata o quasi, o il cogliere la stranezza nascosta di una parola o di una frase in un dato contesto e/o in un dato testo. Insomma, con “capacità di attenzione” mi riferisco alla facoltà di applicare l’”attenzione” in tutte le sue forme possibili e immaginabili. Nel punto 4, “Capacità di tenere a mente…”, ho menzionato la memoria di breve termine… so che quest’ultima in tutti gli esseri umani finora esaminati limita il proprio arco d’azione agli ultimi 20 secondi. Tuttavia, io sto cercando di dare una descrizione delle facoltà riguardanti l'intelligenza più generale possibile; quindi, quando scrivo "memoria di lavoro" voglio intendere anche una possibile memoria di breve termine che permetta di ricordare cose che si situino oltre i 20 secondi nel passato. Dunque, se si immagina un essere umano/raziocinante che a parità di efficienza da parte sua per quanto riguarda le altre facoltà (nella misura in cui queste sono indipendenti dalla memoria di breve termine) ha una memoria di lavoro che si estende apprezzabilmente più all’indietro di 20 secondi nel tempo, anche se magari non con precisione e completezza maggiori di quanto è possibile fare per un essere umano normale all’interno dei 20 secondi, tale individuo dotato di tale straordinaria memoria sarebbe più intelligente di tutti gli esseri umani oggi esistenti che gli siano pari nelle altre facoltà (ed è possibile immaginare individui ancora più intelligenti che oltre ad avere una memoria di lavoro più estesa nel tempo ce l’abbiano anche più precisa e completa). Infine, nella sequela di facoltà che ho esposto c’è in effetti una certa ridondanza; ad esempio, nel punto 10 il “correttamente” implicherà sempre un qualche tipo di utilizzo di una qualche informazione (magari una che solitamente si dà talmente per scontato che non la consideriamo neppure), quindi alla fine quel punto si riduce a quello precedente, “capacità di utilizzare…”. L’elencazione come l’ho fatta la lascio tuttavia così per essere più chiaro possibile. Che ne pensate? :D
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