Cominciare a parlare di me è un'impresa impossibile, dato che ogni storia è già iniziata da qualche altra parte.
Salve, sono un accordo di fa#m in un pezzo in tonalità di mi maggiore.
Chi mi capisce è bravo, oppure (per restare in tema) deve farsi vedere da uno bravo.
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Le tre frasi qui sopra riassumono il modo in cui mi piace presentarmi :) Non canonico, criptico e vagamente autoironico. Mi piace creare un alone nebuloso intorno a me e non scoprirmi troppo, ma anche lanciare messaggi sperando che qualcuno possa sintonizzarsi con me.
Poi a un certo punto penso che gli altri possano iniziare a vedermi come un personaggio costruito, la prospettiva mi terrorizza e stempero con qualche battuta, anche particolarmente pessima.
(Per la serie autoanalisi da quattro soldi, da oggi in edicola con DeAgostini e il pratico secchiello per raccogliere la materia cerebrale spappata qua e là)
Per chi finora non avesse capito niente (non preoccupatevi, è comprensibile): Ciao, mi chiamo F (sì, mi chiamo F), ho 21 anni, vivo a Roma, come occupazione fissa perdo tempo e nel tempo libero studio. La psicologia mi attira, pur sapendone proprio poco (se non quello che ho intuito e imparato con la conoscenza empirica di me e degli altri), e mi interessa tanto di più perché ho un bel casino in testa, di grandezza complessivamente percepibile come drammatica o comica a seconda delle circostanze e dei punti di vista.
Suppongo mi si possa ritenere simpatico e un po' strano, o in alternativa un po' strano ma simpatico. Non deludetemi.