Salve,
vorrei un consiglio su una situazione familiare. Preferisco non scendere troppo nei dettagli, per privacy.
Ho un parente che ha avuto negli ultimi anni una situazione lavorativa e familiare molto difficile. C'è stato un crollo di un po' tutta la situazione e la sua reazione è stata quella di costruirsi una realtà e una spiegazione irrealistica. So che questo è un processo mentale di difesa e in parte ne conosco i meccanismi.
Io non sono stata una di quelle persone con cui si è arrabbiato, semplicemente mi ha tagliata fuori senza spiegazioni o nulla. Altri parenti lo hanno incontrato e lui ha sorriso, fatto finta di nulla.
Io l'ho cercato tanto, ma non ho mai avuto risposta. Credo che mi eviti perché non vuole parlare di quanto è successo.
Purtroppo la situazione è tutt'altro che risolta e so per certo che vive in una situazione familiare molto critica e che ancora è in questo stato di negazione della realtà.
Il consiglio che chiedo è questo: nell'ipotesi di riuscire finalmente a incontrarlo e parlargli, qual è l'atteggiamento migliore da assumere? Capisco che un comportamento duro o un'insistenza a metterlo davanti ai fatti sarebbe inutile e servirebbe solo a farlo chiudere ancora di più... come potrei comportarmi per riuscire a penetrare le sue difese e farlo aprire un po'?
Grazie