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roberta 15

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messaggi di roberta 15

  1. io sto facendo terapia da uno psichiatra e pure io mi sento in un circolo vizioso.

    da quando ho cominciato terapia il mio vuoto esistenziale si fa sentire sempre più forte perchè non vuole essere dimenticato,è come se bussasse alla mia porta e dicesse "toc toc,non dimenticarti mai di me!"

    anche io a volte sento un vuoto esistenziale assurdo, sai?

  2. io adesso sto prendendo degli psicofarmaci, ma sono anche queste delle droghe?

    la dose che prendo è bassa e la stessa psichiatra ha detto che non devo preoccuparmi, che sono giovane

    però qualche dubbio mi viene anche perchè i miei problemi, apparte qualche piccolo miglioramento per quanto riguarda lo studio, non li ho ancora risolti.

    per questo, quando vedo amici che si fanno le canne, vorrei farlo anche io ma poi mi ricordo che sto in cura farmacologica quindi evito di farlo.

    però il disagio che ho con gli altri resta e anche la tristezza e i pensieri negativi nonostante la cura.

  3. Mi sento la depressione, questo mondo non mi piace, e niente tutto qui, Oggi ho avuto pensieri un po' cosi', ho pensato che volevo Spararmi..... Forse vedo i miei problemi un po' insormontabili..... A voi e' mai successo di avere questi pensieri??

  4. io mischio psicofarmaci , canne e alcool ......nn si corre nessun pericolo e hai qualche ora di serenitàJust%20Kidding.gif

    cmq la mia psi quando gli racconto di queste mie serate si incavola......dice che sono come Penelope tongue.gif

    patri ma da sola? io credo che in solitudine tutto ciò non aiuti, ankio ho fatto i miei miscugli....ma non sto meglio, anzi...

    in compagnia già è diverso.. non credi??

  5. io avevo chiesto (giustamente) alla mia psichiatra di prescrivermi anche l' antidepressivo perchè l aveva interrotto, prendevo il cipralex ma non me l ha dato e come terapia mi ha messo seroquel (bassa dose) e gabapentin, stabilizzatore dell umore.. e se ho l ansia metà pasticca da 50 mg di xanax.

    ma non sto meglio.

    e come dice patrina non fanno miracoli.

  6. allora, io a volte vorrei fumarmi una canna, cioè farmi qualche tiro in compagnia

    solo che sto prendendo psicofarmaci e non credo sia una buona idea...

    ho chiesto alla mia psichiatra se fa male fumare con gli piscofarmaci e lei mi ha risposto che non è che fa male prendendo psicofarmaci ma che fanno male comunque come sostanze.

    ma perchè fa male davvero farsi una canna??? in che senso??

    cioè la droga potrebbe essere tagliata male, che rischio potrei correre??

    mi sono rotta dei farmaci

  7. ciao a tutti dopo tre lunghissimi anni si può dire basta o no ?

    La psicoanalisi è importante , lo psicoanalista no se non vede l'ora di finire o risponde al cel in seduta, o esce a salutare fuori i suoi pazienti durante la seduta.

    eh, francamente , credo ti sia risposta da sola alla domanda, specificando inoltre un comportamento scorretto dello psicologo.

  8. io spero solo che sia vera la frase

    "la gente pensa a noi infinitamente di quello che noi crediamo"

    perchè io sono così patologica che quando vedo due persone per strada che parlano e mi guardano penso che stiano parlando male di me !

    poi seconda cosa,

    il nostro rapporto con gli altri è sempre falsato, gli altri sono uno specchio e noi siamo lo specchio degli altri

    quello che gli altri ci dicono in realtà corrisponde a loro stessi.

    ditemi se è vero quello che ho scritto secondo la vostra opinione

  9. A mio avviso la libertà è una condizione difficile da realizzare.

    Sono single, ho un lavoro, un'istruzione media, un cervello per pensare, nessun canone d'affitto, posso definirmi libera? Assolutamente no.

    Partiamo dal punto di vista economico, quello più facile da analizzare direi.

    Non sono libera perché per vivere ho necessità di soldi e questi soldi mi giungono da un compromesso, il lavoro appunto.

    Avendone bisogno devo passare sopra a tante cose, se il lavoro non mi piace, se il mio datore di lavoro è uno xxxxx, se i miei colleghi mi trattano male non ho la libertà di ribellarmi più di tanto.

    Dal punto di vista relazionale pur essendo single ho dei genitori, dei parenti e poi degli amici, dei conoscenti.

    Forse potrei mandare al diavolo tutti (pausa di riflessione per assaporare il gusto di questa scelta) ma senza più nessuno intorno la mia libertà rischierebbe di trasformarsi in solitudine...

    Tolte le libertà di agire forse potrei salvare la libertà di pensiero.

    Anche in questo caso però se da una parte concedo alla mia mente la massima libertà di pensiero non posso dire che concedo alla mia bocca la massima libertà di trasformare questi pensieri in parole.

    Del resto, come disse qualcuno, la nostra libertà inizia dove finisce quella degli altri, ed è giusto, il problema è che gli spazi sono molto ma molto stretti ^_^

    P.s. pensa che non sono nemmeno libera di scrivere parolacce senza che qualcuno le trasformi in xxxxx :Just Kidding:

    infatti una mia prof di filosifia ci disse che dovevamo essere consapevoli che non saremmo mai stati liberi

  10. Vi è mai capitato di fare qualcosa che reputate "cattivo" o "sbagliato" tipo dire bugie, rubare, augurare il male al prossimo, e provare vergogna per voi stessi, sentirvi inappropriati, credere di essere crudeli?

    A me è capitato di sentirmi così, ho pensato tante volte di essere una stronza, di essere una persona cattiva, e allora mi sono detta che dovevo cambiare, che non ci si deve comportare male con le persone, che bisogna essere leali e caritatevoli con gli altri.

    Non so quanto io sia migliorata, ho sempre cercato di trovare nelle persone che avevo intorno un modello da seguire, ho sempre cercato di trovare il mio mentore, ho sempre pensato che tutti lì fuori fossero migliori di me.

    Ma poi mi sono resa conto che non è così. Strano perchè non ci vorrebbe tanto ad essere migliore di me, eppure ho incontrato persone bugiarde, ladri, approfittatori, invidiosi, e tutta questa gente l'ho incontrata semplicemente vivendo nel mio quartiere, andando a lavorare nel mio ufficio, andando a fare la spesa sotto casa.

    Più mi guardo intorno più vedo solo meschinità.

    Non capisco più nulla, non sono una sprovveduta, non sono una suora, eppure fatico a comprendere perchè la gente, gente "normale", non frequento assassini o spacciatori, sia altrettanto cattiva quanto ho pensato di esserlo io e nemmeno se ne accorga.

    Vorrei ancora poter incontrare persone leali, persone che ti dicono in faccia quello che pensano, persone che non cercano a tutti i costi di fregarti, ma non mi fido più di nessuno.

    Se nel mio piccolo mondo fatto di vita provinciale e lavoro e condominio ho incontrato tante persone malvagie cosa c'è lì fuori nel mondo?

    si ok, ma questa visione pessimistica a cosa ti serve?

    a capire che il mondo non si può cambiare? che abbiamo già perso in partenza in questo mondo pieno di gentaccia?

    guarda a me danno fastidio non le persone cattive ma quelle con pregiudizi, quelle che guardano male chi si veste in un determinato modo o ha una sessualità diversa, quelle con la mente ferma a 100 anni fa...

    non sopporto le persone con una mentalità chiusa, che odiano il prossimo perchè diverso

  11. a proposito io oggi ho la seduta alle 16, le avevo telefonato per dirle che non potevo andarci ma lei mi ha detto che è tanto tempo che non ci vediamo e che devo andarci.

    praticamente sono costretta, è che la psi mi mette un angoscia non indifferente, sono combattuta, non so se andare o no perchè ogni volta che vado lei mi mette in difficoltà

    forse io vado lì pensando di fare una chiaccherata con un " amica".

    non lo so, ogni volta che vado provo angoscia.

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