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Spirit

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  1. Ciao scusa se non ti ho risposto prima, ti lascio la mia mail tramite la quale puoi anche aggiungermi su msn: pegasork@hotmail.com

  2. Ciao Silvia, grazie per la tua pazienza =) Per quanto riguarda il legame di parentela non sento che mi crea nessun tipo di problema, cioè sono pronto a parlargli apertamente senza remore, alla fine c'è sempre il segreto professionale. Dicono che sia molto bravo, ma a questo punto dovrei capire se un psichiatra, tra l'altro gratis, potrebbe andare bene per il mio problema. Un psichiatra non ha le stesse competenze di uno psicoterapeuta? Scusa ma la mia ignoranza in questo campo è infinita! il fatto che ha un'ottima reputazione e che ha curato svariati casi, non so di che genere, e che sia gratis, mi attira parecchio! Grazie per i tuoi consigli, mi piace molto leggerli, così come quelli di tutti ;)
  3. Salve, volevo chiedere quale sia la differenza tra psichiatra, psicologo e psicoterapeuta. Grazie mille.
  4. Grazie ragazzi per i consigli e le vostre esperienze personali, mi sono davvero di molto aiuto. Aprirmi per la prima volta qui mi sta dando molto coraggio e per certi versi, parlarne mi sa sentire meno "colpevole". Si avevo pensato anche io all'urologo ed è un'ottima idea. Silvia: sono perfettamente d'accordo con te, magari la visita privata costa un casino e poi neanche si risolve mentre con l'USL se può capitare l'esatto contrario, a iniziare dai soldi, così come vale il "viceversa", ma io sono sempre orientato al pubblico perchè penso, e ho fiducia, che ci siano persone competenti. Kuma: si hai ragione, infatte diverse volte ho dei bruciori, anche se lievi, suppongo la ritenzione prolungata dell'urina può provocare infiammazioni alle vie urinarie a vario titolo di grado. Intanto anche adesso, sento un po' di bruciore, nonostante sono riuscito ad andare in ufficio stamattina, una volta a vuoto, mentre le altre due a segno solo che mi è capitata una cosa strana, andando al water ho meno stimolo, mentre avvicinandomi al lavandino simulando l'evacuazione, mi viene lo stimolo e poi passo al wc, come se il lavandino mi dasse una sensazione piu' "controllata", piu' piccola e meno dispersiva che il water cosi' "lontano" come se ci fosse unasensazione di vuoto o ansia che al lavandino, ad altezza piu' "rassicurante" le stesse sensazioni di ansia diminuiscono fino a permettere la normale evacuazione. mi faccio tristezza da solo! ora per esempio so che dovrei andare, anche se non è urgente, ma so che non ce la farei mai perchè è quasi l'ora di uscire dal lavoro, tra 30 minuti, ed è un momento di ansia che non mi pemetterebbe mai come la mia collega "mi aspettare un attimo che vado in bagno?" e noi dietro la porta d'uscita a sentire lo sciacquone liberante per lei, invidiante per me. Una domanda: psichiatra o psicologo? Ho scoperto che un nostro lontano parente è un psichiatra, anche se sta giù in Sicilia, ma già potrei chiamarlo e quando scendo per le vacanze di natale, tra l'altro spero di restare a Roma, potrei farmi seguire. E' meglio un psicologo o posso fare riferimento al psichiatra quasi di famiglia? Uff, la sera con gli amici fuori casa continua ad essere off-limits andare in bagno. Ho una tale rabbia e tristezza e depressione dentro che vorrei piangere e urlare nello stesso momento. Grazie ancora.
  5. Grazie per la dritta, non sapevo che bastasse cosi' poco. Una domanda: secondo voi sono bravi? Voglio dire, magari secondo la vostra esperienza con la USL, nel mio caso Roma. In questi giorni ci ho pensato, questo fine settimana ho battuto il record, 8 ore, dalle 20 alle 4 am senza andare... è una cosa che non puo' continuare. Puo' essere che dietro ci sia un qualche trauma che ignoro? Forse il blocco è legato fortemente all'ansia o a delle insicurezze. Ho la netta impressione che le cose stiano un pò peggiorando, nel senso quando sono fuori nonostante debba andare non riesco ad avere quel naturale stimolo che ti ci porta, come fosse annullato dalla paura o ansia, mentre quando torno a casa la farei nell'ascensore. Nel caso potreste consigliarmi qualche nome preciso che conoscete, cosi' vado a colpo sicuro che sia bravo. Ho il terrore di aprirmi con persone non competenti e che possono peggiorare le cose, è un ruolo troppo delicato quello dello psicologo. Grazie per l'aiuto.
  6. @Egocentrum interessante l'idea di usare il modo con il quale non ho problemi per cercare di sbloccare il blocco mentale. Da provare. Penso che in primis sento uno stato d'ansia in generale. In ufficio l'ho fatta la pipì. E' tutto molto relativo e penso sia legato all'ansia. In fase di riunione non potrei mai dire "vado un attimo in bagno" perchè penso che mi aspettano, entro in ansia e mi blocco. Per esempio ci sono giorni in ufficio che quando sono molto rilassato, non c'è il capo e ci sono tutte le condizioni di relax su ON riesco. Avvolte anche quando ci sono queste condizioni di relax, non riesco, entro in ansia e ho paura che sentano il rumore nel wc o che si chiedano cosa faccio tutto quel tempo in bagno. Anche in condizioni di relax avvolte devo aspettare che si arriva all'ora di pranzo, verso l'una e mezza con la vescica dolorante prima di sentirmi abbastanza tranquillo da affrontare il bagno. Avvolte anche quando c'è il capo riesco, avvolte, la maggior parte dei casi in questo periodo, vado in bagno e mi blocco di continuo. Ieri sera ad esempio dalle 21.30 alle 4 del mattino in giro per Roma non sono riuscito, mentre un mio amico la fa in un angolo. E' difficile affrontare la serata con questi dolori, perchè ti costringe ad atteggiamenti non naturali e pensi tranquillamente di tornare a casa prima solo solo per andare in bagno. Avete presente quando non vi sentite in grado di essere Liberi? Avvolte succede che basta sbloccare quell'inizio di pipi', che dopo non mi importa se fa rumore o se qualcuno mi vede etc, anzi, avvolte lo faccio apposta di mirare nell'acqua per fare piu' rumore dicendo a me stesso "ma chi se ne frega, è naturale". Peccato che nelle rare volte che succede, spingo quasi a partorire. Il complicato è superare quel blocco che mi rende la vita un punto interrogativo. Posso raccontarti con l'immaginazione che il giorno in cui saro' come tutte le persone normali e farò la pipi' senza problemi, sarà il giorno più spettacolare della mia vita, avrò ripreso la libertà della non-programmazione degli orari, delle bevute, dei cambi di umore improvvisi tra una vescica piena e non, e l'ansia di averla di nuovo piena. Avrò ripreso la mia libertà e dignitià di essere libero e potrò pensare di andare in autobus anche per 24 ore di fila, immagino di andare in mezzo al deserto del sahara libero di scendere dal cammello e fare la pipi' girato di spalle alla gente, circordanto solo da sabbia e nessun punto di sicurezza, immagino di visitare i ghiacciai del mondo, i boschi infiniti, le bellezze della barriera corallina, le meraviglie di un mondo senza il freno a mano della pipì che mi rovina il piacere di esistere e di godermi il mondo in tutte le sfaccettature della vita. Tutto questo non posso farlo, non potrei mai scendere dalla macchina e farla sul ciglio della strada e via dicendo. Forse se guido da solo, se c'è un altro in macchina è impossibile. Immagino l'esplosione di vita, un cambio radicale, nel momento in cui riusciro' a sbloccarmi. @Silvia ciao Silvia, tu hai perfettamente ragione. Fondamentalmente per me i problemi per uno psicoterapeuta sono: 1) il costo, per ora mi danno 500 euro al mese e devo capire come permettermelo 2) il tempo. Parlano di inserimento in società a novembre, ma so già che le condizioni economiche che mi proporranno non saranno accettabili e penso che per una terapia ci voglia del tempo e se non riesco ad inserirmi qui sono costretto a spostarmi 3) trovare uno veramente competente. Dare soldi per una sola spacciato per bravo sarebbe veramente inaccettabile. Cmq in un modo o nell'altro una soluzione la devo trovare. Questi anni di limitazione devono finire, right now. Grazie ragazzi, è strano parlare di questo problema con qualcuno ma devo confessarvi che è piacevole poterlo fare, mi fa sentire un po' piu' rilassato. Stasera ho una cena e poi circolo degli artisti, so già che avrò vita difficile e mi deprimo al solo pensare di non riuscire a farla e di portarmi dietro un'altra serata dolorante, a meno che non sparire per ore cercando una soluzione. Vi giuro che non lo auguro neanche al mio peggior nemico, che per come sono fatto, non ho. Grazie ancora.
  7. Ciao Silvia, grazie per la risposta. In questi ultimi periodi ci ho pensato ad un aiuto professionale, ma ho sempre rimandato perchè pensavo di poter risolvere il tutto da me. Solo che piu' non ci riesco e piu' mi deprimo. Liberà. Ti dico solo che quando un mio amico ha detto "libertà" dopo averla fatta in un vicolo, è stata la persona che ho piu' invidiato al mondo, mentre io ancora dovevo sopportare di tornare a casa la notte aspettando un notturno. Liberarmi di questo blocco mentale per me sarebbe come rivedere la luce. Vorrei entrare nella mia mente e strappare via questo problema che è la prima cosa che penso quando mi alzo e l'ultima, di cui sto appena scrivendo in pigiama, prima di andare a letto. Sono confuso e non riesco a capacitarmi di come questo mi succeda. Voglio dire non ho mai avuto traumi o qualcosa del genere, sono un ragazzo normale, amo, rido, piango, scherzo, mi arrabbio, adoro l'amicizia e la mia famiglia, benchè numerosa è "aperta" con fratelli e sorelle aggiunti, sono curioso, ambizioso, sono venuto a Roma dalla Sicilia per cercare di inserimi e vincere la battaglia della disoccupazione ma vedi? Mi trovo a lottare con un problema che per me è incomprensibile. Uno deve fare sta maledetta pipì? Sente lo stimolo? Tu come fai per esempio, scusami per la domanda, senti lo stimolo e vai in bagno, in un pub, al lavoro, al ristorante, a un concerto con i bagni pubblici o al cinema, vai la fai e riprendi la tua attività normale. Io? Vado, mi blocco e cambio atteggiamento, perchè sconfitto è difficile tornare allo stato emotivo iniziale. Ulitmo esempio prima di dormire. Stamattina verso ora di pranzo con la mia collega dovevamo andare a fare la spesa da portare in ufficio. Lei dice "vado in bagno, prendi i soldi dalla cassa comune" esce e mi dice di aspettare un attimo mentre finiva un lavoro al pc. Io stavo morendo, dovevo andarci, ma l'idea che andavo al bagno e lei poi aspettava me, chiedendosi cosa facessi e mentre pensavo che sarei dovuto andare dolorante, sforzandomi di essere socievole, sorridere mentre sentivo dolore, caricare l'acqua, tornare e preparare, tutto questo mentalizzare aumentava solo il blocco. Infatti neanche ci sono andato e come al solito mi sono portato dietro il peso. Non mi sento una persona normale, penso che non lo sono affatto, perchè penso che questo della "pipì" non puo' e non deve essere un problema ed è assurdo che la mia libertà venga limitata da un gesto fisiologico assolutamente normale e istintivo. Uff, va bhè, è tardi e domani la sveglia è impietosa. 'notte.
  8. Salve a tutti e scusate in anticipo la lungaggine. Vorrei tanto fare il simpatico com'è di mio carattere socievole e aperto ma molto spesso il mio problema limita pure questo. Scusate in anticipo il tono mesto. (mestolo come avrei detto in altre occasioni). Ho un blocco mentale. Non riesco a fare la pipì come fanno tutti nel mondo. Sono anni che questo problema prende piede e sono anni che non trovo soluzione. Penso sia legato all'ansia, ma non capisco perchè fondamentalmente me ne frego dell'ansia. Cioè ok, ci sono momenti d'ansia ma penso chi se ne frega se questo causa pipì se potessi la farei ovunque e bon tutto quì. L'ansia passa, ma la vescica piena per ore sono dolori. Mi sento limitato per colpa di questo blocco. Valuto le ore che sto fuori e cerco di farla l'ultimo istante prima d'uscire per godermi piu' tempo la libertà dalla pressione liquida. 33 anni, in ufficio stamattina come al solito non riuscivo a farla in bagno, e se le colleghe sentono? E se passa qualcuno? E se qualcuno bussa alla porta? Quando sono in bagno le mie orecchie s'amplificano manco avessi i super poteri e al minimo rumore chessò una donna che fuori sbatte una porta, mi blocco per secoli. Sento ancora il bruciore alla vescica causato dalle 5 ore di contenimento. Da anni strascico questo problema. Appena torno a casa magia la faccio tranquillamente, anche con il coinquilino che mentre passa l'aspirapolvere. Nei momenti di assoluto e ripeto assoluto relax riesco, ma non sempre. Gioco a ping pong in 4 e non potrei mai dire "vado in bagno" perchè avrei l'ansia che mi aspettano e che si chiedano cosa faccia tutto questo tempo in bagno e questo vale per tutti gli sport e le frasi "vado un attimo in bagno". I viaggi non ne parliamo. Non posso prendere un autobus per molte ore perchè se si ferma per farci andare in bagno non potrei mai farla in quel lasso di tempo, con la gente in fila. Gente in fila? "Ma quanto ci mette, ma che sta facendo?". Roma con gli amici. I miei amici in un qualsiasi angolo si liberano, per me è impensabile. Una volta non ce la facevo piu' e sono sparito per un'ora, mandando un messaggio e dicendo che avevo da fare mentre cercavo un posto isolato dal mondo per farla. Quando va bene, se no 6 ore aspettando di tornare a casa nella notte. Bagni pubblici a una sagra, sapete quelle cabine comode per tutti, ma chiaramente non per me. Non per la pulizia, non me ne frega niente della pulizia, andiamo, sono un uomo! ma appena entro è impossibile farla. Per non parlare di quando ci si mette in macchina e prima di partire tutta la gente normale va in bagno, ecco, io no. Stessa cosa prima di uscire dall'ufficio o prima di qualsiasi altra cosa perchè entro in ansia sapendo che non ce la farò e puntualmente tutto mi crolla addosso. Sono prigioniero di me stesso. La mia strategia è quella di fare cmq sia tutto, viaggi, uscite etc, anche a costo di scoppiare. Solo che tenerla 6 ore è complicato e questo limita la mia vita sociale, il mio interagire con gli altri, limita la mia simpatia, il mio estro, la mia efficienza sul lavoro. In riunione ore e ore con la vescica stracolma senza riuscire a concentrarmi e non sono un tipo timido, ma per nulla. Per dire, per due mesi di lavoro simil-stage sfruttamento, volevano rimborsarci con 200 euro al mese, due mie colleghe timide non hanno detto nulla, io chiesto di prendere la parola e parlare anche a nome loro visto che ne avevamo parlato in precedenza e ho detto "a meno di 500 euro noi ce ne andiamo". E il giorno dopo loro hanno accettato la nostra proposta in visione di un inserimento in società. Cosa che chiaramente non sarà vista la loro condizione economica, ma questo è un'altro discorso. Dicevo, mi sforzo di fare tutto, sono andato in messico per una ragazza, in america come premio di laurea e anche lì il blocco c'era. Sembra che sia legato all'ansia e alle situazioni, periodi in cui mi blocco meno, altri come questo che riesco solo a casa e cmq sia ci sono posti tabù dove non ci riusciò mai. Avvolte mi sforzo talmente tanto, proprio spingendo fisicamente, che quasi mi viene un'ernia e cmq nella maggior parte dei casi non funge, raramente va in porto. Sono definitivamente stanco e avvolte mi sento molto depresso a causa di questo blocco, perchè penso che non sono normale e perchè non posso farla come tutti gli esseri sulla terra e che potrei dare molto di piu' se solo riuscissi a sganciarmi da questo maledetto blocco mentale. E' la prima volta che ne parlo, prendetelo come uno sfogo, capisco che non c'è soluzione. Ho pensato pure di farmi fare un'operazione per diventare incontinente, almeno rubo i pannolini a mia nipote e sono apposto. A mare, tutti la fanno in acqua, io no. "andiamo in bagno insieme" impossibile. Dall'aereoporto ho fatto tutto il viaggio guidando in uno stato dolorossissimo perchè mio cugino la faceva nel wc a muro, io mi sarei dovuto teletrasportare a casa e potrei continuare con un'infinità di esempi. Perchè non sono normale? Cosa ho di sbagliato? Cosa ha causato questo blocco? Popò: in poche parole la faccio anche in un wc di vetro sopra il cocuzzolo di una piramide con i microfoni in filodiffusione su un palcoscenico in uno stadio con migliaia di persone che urlano mentre le telecamere mi riprendono sul maxischermo... al lavoro non mi importa se faccio rumore con la popò, proprio non me ne frega nulla e la faccio senza remore. Nella mia vita il primo problema è questo, devo fare sempre i conti con il blocco, figuratevi che se potessi esprimere un desiderio non desidererei soldi e ricchezze ma solo che sparisca questo blocco, nonostante i 500 euro al mese per due mesi full time... Ho avuto alti e bassi, penso a causa di ansia, avvolte riesco ma nella maggior parte dei casi no e in molti non ci sono mai riuscito. Una perla è successa mentre ero a mare con mia cognata e mio fratello e mia nipote. Al solito devo andare in bagno, lei dice "andiamo insieme" e io lì sbiancato, se prima avevo qualche possibilità ora il buio, soprattutto dopo che mi dice che la porta non funziona bene... entriamo e ci sono due porte, una a destra una a sinistra. Lei va ed esce, è il mio turno. Mentre in quella di destra uan signora quasi a porta aperta, dice alla bimba di "falla tutta che poi non torniamo piu' eh?" e io morto. Entro, mia cognata mi tiene la porta e magia: riesco. Ero di una felicità tale come se avessi vinto al superenalotto, al limite del disturbo bipolare! ho ripreso a giocare con mia nipote, ho sguazzato nella simpatica con tutti e ho fatto il pieno di vita. Tutto questo non sarebbe successo con la vescica dolorante, piu' duole e piu' mi deprimo, piu' mi deprimo e piu' non mi esprimo e via dicendo. Se potessi sbloccarmi sarei per cento volte piu' attivo e più intraprendente, potrei spaccare il mondo e invece mi ritrovo a limitare la mia libertà espressiva e relazionale appena sento lo stimolo perchè so già che saranno dolori e mi chiudo in me stesso, colpevolizzandomi, cercando soluzioni che non trovo mai, uno sconforto totale. Sono stanco, stanco davvero. Grazie per la pazienza di aver letto questo papiro, almeno mi sono sfogato per la prima volta. Grazie internet e se c'è qualche genio nella lampada nascosto, anche usato, mi basta un solo desiderio, passo tutta la notte a sfregare la lampada se esaudisci questo desiderio. M.I.
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