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press.start Peppe

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  1. Si si su questo hai ragione.... In famiglia, come in tutte credo, ci sono stati problemi, però mi riputo molto molto fortunato: per me crescere in mezzo a due pianoforti, pile di spartiti, il contrabbasso del nonno, arie liriche dallo stereo di casa, più di 3000 dischi in vinile, le mie chitarre, i miei ampli, le pedaliere dopo, è stato comunque un grande privilegio che non tutti possono purtroppo avere. Ecco, parlando di sentirsi fuori posto, in famiglia non mi sono mai sentito fuori posto, perchè anche se i miei genitori erano musicisti classici, hanno sempre approvato di avere in casa un musicista rockettaro e metallaro, ed ascoltavano quello che suonavo con piacere, senza nemmeno dirmi mai di abbassare il volume dell'amplificatore.... Anzi, io all'inizio studiavo pianoforte, e fu proprio mio papà che nel lontanissimo 1984, quando avevo 10 anni, mi fece ascoltare il 33 giri Isolation dei Toto, e da quel momento decisi che dovevo suonare la chitarra.... E mio papà approvò appieno la mia scelta, tanto che poi mi fece ascoltare i Van Halen, Pat Metheny.... L'unico loro rammarico che non ho terminato il conservatorio, e conseguito il diploma in chitarra classica, questo si, gli è dispiaciuto molto. Vabbè.....
  2. Beh, io dopo anni di silenzio in cui mi tenevo tutto, ho cominciato a tirare fuori la testa dalla sabbia, anche se ancora lo faccio a singhiozzo devo dire, e con conseguenti sensi di colpa poi per aver maltrattato qualcuno, però è andata a finire che sono stato etichettato come uno schizzato, maleducato e cafone, dicendo di me che me ne vado in giro a menare i colleghi.... In ufficio c'è addirittura "una leggenda" su di me: durante una visita medica che l'ufficio di routine organizza in determinati periodi, io avrei avuto un diverbio can la dottoressa in questione, aggredendola e prendendola a calci!! Non importa se poi ci sono colleghe che tornano brille dalla pausa pranzo, gente che origlia dietro le porte e poi va a riportare ai capi in maniera distorta ciò che ha sentito, gente che passa la mattinata al bar che c'è sotto l'ufficio.... Quello fuori sono diventato io.
  3. Ma sai, l'ho scritto ieri negli ultimi due post del topic che ho aperto, la musica a suo tempo stava diventando il mio lavoro, in quanto io sono figlio di due musicisti ed insegnanti di pianoforte, i nonni erano musicisti, nonchè un ex-studente di conservatorio (non terminato), ex chitarrista rock, e nel 95' assieme al gruppo in cui suonavo andai a registrare anche un album negli States per una major discografica di allora (ci sono caricati su YouTube anche i brani di quel disco, che poi non fece molta strada, anche se i commenti lasciati da chi oggi ascolta per caso quelle canzoni sono eccellenti), ma poi ho deciso io di mollare tutto a causa di problemi sentimentali (di cui porto ancora qualche strasco dentro)..... Ora in effetti lasciare il posto fisso che ho, dove sono un semplice impiegato in ogni caso, con i tempi che corrono è un rischio non da poco di finire a fare il clochard (che non è deto sia poi tanto peggio).... I miei genitori mi stanno ad esempio spronando perchè mi metta a dare lezioni di chitarra, però non vado oltre, perchè sono off-topic.....
  4. ..... Ed infatti mentre sto davanti al PC a lavoro, quando mi ritrovo al distributore a prendere un caffè sentendo certi discorsi del c...., ecc, ecc, nella mia testa gira costantemente il pensiero "Ma che ci faccio qua.... Io dovrei starmene in uno studio di registrazione, a scrivere musica, sul booklet di un cd con capelloni lunghi, giubbino di pelle, assieme ad altri ceffi come me" ...., con una malinconia che delle volte quasi sento che mi stanno per arrivare le lacrime.
  5. Esattamente la fotocopia del mio ufficio, e di come mi sento io a stare li dentro, con in più le colleghe (la maggior parte sono donne tra l'altro) che mi trattano da nullità, come ho scritto nel post a cui mi hai risposto..... A volte, anche io scusandomi con chi un lavoro non c'è l'ha e lo cerca disperatamente, o con chi si rompre la schiena per pochi euro, nei momenti di incazzatura avrei una voglia folle di mandare tutto a remengo, reimbracciare la chitarra che ho riposto nella custodia 10 anni fa, e prendere un biglietto d'aereo per andarmene il più lontano possibile, e ricominciare a suonare alla faccia di tutto e tutti..... Però arrivato all'età a cui sono arrivato, e soprattutto con le fragilità mentali che mi hanno pervaso in questi ultimi anni, mi mancano le palle per farlo, e trovo mille scuse con me stesso! E' comunque da quando ho lasciato la musica che mi sono sempre sentito fuori luogo ovunque, a fare cose che non erano "le mie".....
  6. Per far capire un po' meglio la mia personalità, ed il fatto che non sono, come spiegavo nel finale del post di stamattina, un bacchettone moralista, ma un ragazzo (mi si passi il ragazzo) che veste molto sportivo, casual, direi spesso da rocckettaro, che poi fa parte della mia essenza.... Infatti io nasco in una famiglia di musicisti, mamma e papà sono infatti musicisti ed insegnanti di musica, ed io fino a 23 anni ho frequentato il conservatorio, che poi ho lasciato senza terminare. Devo dire che all'epoca i miei riscontri femminili li avevo, avevo per così dire le mie "fans", e bisogna anche dire che allora ero forse peggio di adesso a livello caratteriale, nel senso che ero molto più introverso, riservato, taciturno e serioso. Negli anni mi sono molto smussato da questo punto di vista. In quegli anni ero stato definito un predestinato, nel senso che avevo un talento fuori dal normale per la musica, ed infatti ero un promettente chitarrista rock che si stava facendo strada ad alto livello.... A metà degli anni '90, assieme al gruppo in cui suonavo, incidemmo anche un cd negli Stati Uniti per una major discografica, e suonammo anche a fianco di grossi gruppi in alcune date europee.... Poi ho lasciato il mondo della musica suonata in seguito a problemi personali, derivatida una grossa e amara delusione sentimentale, che mi fece precipitare nel buio, finche poi ho ricominciato a fare una vita normale, e sono diventato un semplice impiegato, ma con la passione della musica sempre viva dentro di me...... Con un'anima rock come si suol dire.
  7. Mi e' piaciuta questa risposta, perchè è uno spaccato molto concreto di quanto avviene oggi. E' vero che nel mio caso spesso sono rimasto sconcertato da certe cose, cito un esempio al volo per far capire meglio ciò che intendo: mi capita, come normalmente capita a tutti, di recarmi ad esempio in un ufficio postale per sbrigare delle normali commissioni, allora mi ritrovo ad asservare gli avventori in fila prima di me, persone normalissime, tranquille, anziani, ecc, ecc, ricevere un trattamento cortese e sorridente dall'impiegata di turno allo sportello, quando arriva il mio turno avviene un cambio d'espressione da parte dell'impiegata, con il sorriso che scompare, ed il tono che diventa magari freddo, distaccato, arcigno delle volte.... Anche io dal canto mio non sono uno che va in giro a fare il pagliaccio agli sportelli, mantengo sempre un'espressione e atteggiamento serio, anche se comunque garbato..... Il peggio mi è arrivato in altre circostanze, magari in un mezzo pubblico, dove mi sono sentito arrivare addosso dei commenti tipo "Che brutto quello!", da parte di ragazze che poi avevano vicino degli spaventapasseri, per voler essere critci. Spesso è proprio il primo impatto che è negativo nei miei riguardi, ed è su questo punto che anche gli psicologi a cui ho esposto la cosa, sono rimasti sconcertati, proprio perchè loro stessi hanno valutato il mio aspetto estetico gradevole a primo impatto. Altro esempio, nel condominio dove abito, ci sono ragazze che quasi scappano, mi evitano, boh, manco fossi un mostro riluttante. Alla fine sono stati proprio questi atteggiamenti così estremi ad angosciarmi. Oltretutto maltrattamenti mi sono arrivati anche da donne in apparenza timide, riservate, educate, serie..... Poi non è che io sia un bacchettone, moralista, bigotto, perchè anche io mi vesto sportivo con jeans sbiaditi, magliettina sportiva, scarpe da ginnastica, occhiali da sole, barba incolta se capita, cioè non sono un chirichetto per intenderci.
  8. No no, non è successo sul posto di lavoro che mi abbiano detto in faccia che sono un cesso. Sul posto di lavoro mi è capitato di essere apertamente sminuito, da parte di una collega più vecchia di me di 15 anni, riguardo il mio aspetto estetico (del viso in particolare, dove mi ha elencato con non-chalanche tutta una serie di difetti che io oggettivamente non ho), e di sentirmi osannare certi altri colleghi su cui, con tutto il rispetto, sarebbe meglio stendere un velo pietoso. Il resto delle colleghe poi più che altro mi ignora, o assume comportamenti evitanti, dando attenzioni, strusciamenti, elogi, verso il peggio viscidume che circola nell'ufficio dove lavoro. Lo stesso anche da parte delle ragazze e delle donne esterne che frequentano abitualmente il'ufficio, senza entrare nel dettaglio..... Siccome questa cosa è diffusa anche in altri ambienti non lavorativi che io direttamente o indirettamente frequento, ho cominciato per forza di cose a dubitare di me stesso, di essere io ad avere qualcosa che non va. Non nascondo che ho sostenuto dei colloqui con alcuni psicologi e psichiatri, per cercare un aiuto a capire quale potesse essere la natura del problema, ma nemmeno loro sono riusciti a venirne a capo, sostenendo che non c'è niente di sgradevole in me sotto nessun punto di vista, ne estetico, ne come persona! Riassumendo il problema in parole spicciole, essendo io una persona garbata, a modo, è vero decisamente riservata e timida, non invadente comunque, ed avendo un aspetto esteriore gradevole, dovrei, almeno teoricamente, suscitare delle reazioni positive nelle donne... Questo invece non avviene, anzi, spesso succede l'esatto opposto. Al contrario, vedo poi le donne che diciamo mi "maltrattano", farsi piacere degli uomini inguardabili ma, quello che è peggio, "brutti" a livello umano.
  9. Intanto grazie a tutti per le risposte.
  10. press.start Peppe

    Io o loro?

    Buon giorno a tutti, mi sono iscritto al forum per provare a porre all'attenzione di chi abbia la pazienza di leggere, un mio problema che in questi ultimi anni mi sta angosciando, per cercare di avere magari dei consigli, dei punti di vista o altro,da parte di chi magari ha vissuto qualcosa di simile, o da parte di chi voglia semplicemente provare ad aiutarmi. Ho 37 anni e vivo in un paese di provincia del Nord-Est, sono una persona riservata, riflessiva, cerco di essere sempre educato e rispettoso se le circostanze me lo permettono, tollerante (anche troppo visto che a causa di questa eccessiva tolleranza sono spesso passato per fesso). Ho, come tutti gli esseri umani, anche tanti difetti per carità, forse ancor più dei pregi. Le persone che mi conoscono mi considerano un ragazzo gradevole, sia esteticamente, che come persona, ed io stesso non mi vedo affatto male fisicamente. Considero di avere un viso gradevole, un fisico asciutto e magro, pur se non sono eccessivamente alto (1,74) e nemmeno un aitante palestrato. Il nocciolo del problema è presto detto, ovvero che mi ritrovo spesso e volentieri maltrattato da parte femminile, ricevo comportamenti duri,freddi, e in molti casi mi ritrovo a subire evitamenti, o addirittura commenti offensivi sul mio aspetto fisico, ma quello che mi sconcerta che queste cose mi vengono fatte gratuitamente, o almeno così sembra a me..... Sul posto di lavoro sono stato oggetto di sminuimenti (fatti in faccia) sempre estetici da parte di colleghe e colleghi, ed alcune confidenze fatte a qualcuna con cui avevo un rapporto in apparenza buono,sono stati poi usati per etichettarmi. Una delle cose che poi più mi sconcertano e mi mandano in uno stato di confusione,è che volendo essere critici e obiettivi, non è che mi ritrovi circondato da chissà che superuomini o dei Brad Pitt, anzi, le donne da cui vengo maltrattato, da cui vengo sminuito, che mi fanno arrivare commenti offensivi all'orecchio, intrattengono rapporti con uomini decisamente brutti, arroganti, sboccati, bestemmiatori.... Mi sono ritrovato ad essere definito "un cesso" da ragazze che poi se ne andavano in giro con uomini che puzzavano pure. Mi è capitato di subire comportamenti provocatori da parte femminile, comportamenti che io ho inizialmente tollerato facendo finta di nulla, poi quando ho deciso che era ora che la smettessero, sono stato vigliaccamente fatto passare io per quello che aveva molestato. Non so,ma mi sembra di vivere una situazione decisamente anomala, ed è proprio questa anomalia che mi sta angosciando, perchè non riesco a capire quale sia in sostanza il problema di fondo, e logicamente sono portato a ritrarmi quando si tratta di rapportarmi con l'altro sesso. Grazie a chi voglia provare ad aiutarmi
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