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Yashal

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  1. No, purtoppo non posso più rimediare.. Non crede più in me... Non tornerà, anche amandomi, preferisce dimenticarmi.. Io mi sento impotente, piangere tutto il giorno non mi sta aiutando, ma vorrei poter fare qualcosa per fare in modo che lei mi ami di nuovo..
  2. Il problema è che non riesco a non affidare la mia vita a qualcuno, ho sempre creduto nell’anima gemella come quella persona che ci sarà per sempre, che ti sosterrà, che non smetterà mai di amarti.. ma so che non esiste, adesso si.. Adesso mi ha lasciata… dopo un periodo infernale di pianti e disperazione, di “ti amo” e “non so più se ti amo”, mi aveva detto che era stato un periodo, che mi amava più di prima, che adesso era sicura… passa una settimana (in cui riusciamo a vederci due volte) e sembriamo felicissime.. parlando un po’, tra un ti amo e una carezza, a un certo punto mi confessa che non è stata bene con me in questi giorni.. e che ancora una volta non sa quello che prova… io impazzisco, le chiedo di prendere una decisione, per il mio bene e di smetterla di farmi soffrire.. E mi ha lasciata! A questo seguono parole del tipo, “il problema sono io, tu sei bellissima, sei perfetta, ma non sapendo ciò che provo continuerei a farti del male.. potrei amarti domani ed essere confusa dopodomani ecc..” Io non riesco ad accettarlo, da sabato vivere è insopportabile, non mi sono mai sentita così… Talmente tanto ero disperata che sono riuscita a trovare il coraggio di parlarne con mia madre, e già con lei non ho un rapporto molto aperto, non avrei mai avuto il coraggio di parlarle di questa cosa ma l’ho fatto! Mangiare è impossibile, ho lo stomaco chiuso e mi brucia perennemente, idem dormire, pensare, studiare, a poco dagli esami, è impossibile anche solo trattenere le lacrime in pubblico.. Non ce la posso fare. Ci sono dei ragazzi che mi cercano, che vorrebbero tirarmi su e uscire con me.. ma non mi va, non mi interessa nient’altro se non poso avere lei.. Ci sentiamo ogni giorno con, anche se per poco.. Non ha mai niente da dire..solo che vuole dimenticarmi, dice che se scoprisse di amarmi non starebbe comunque bene con me e preferisce dimenticare tutto… Le chiedo se tornerà mai: “non lo so”. Però non sta male, almeno non quanto me… L’unica volta che l’ho sentita piangere mi ha detto che non riesce a pensare la sua vita senza di me.. io ovviamente mi illudo.. ma mi dimenticherà lo stesso.. Sto cercando di essere più socievole, più aperta con gli altri.. Devo volermi bene, dice mia madre, divertirmi, sorridere, smetterla di piangermi addosso.. Devo capire cosa fare per affrontare tutto ciò, io la amo come non ho mai amato nessuno..
  3. Sono stata abbandonata troppo spesso da tutti, appena trovo qualcuno che mi dimostra affetto, diventa la mia ragione di vita.. ma così è impossibile perché sarà sempre la stessa storia! Io vorrei avere un rapporto "normale" con le persone per evitare di farle scappare ancora.. e quindi di soffrire come un cane
  4. Salve, sono una ragazza bisessuale di 19 anni.. ho un problema che mi sta uccidendo, nel vero senso della parola dato che ho sempre fantasticato sul suicidio, attraverso atteggiamenti autolesionisti, adesso però sento che per me è la fine.. ho tanto bisogno d’aiuto. Prima che sia troppo tardi.. Il mio problema riguarda l’amore, o forse no, io credo che riguardi me stessa e che tutto ne sia condizionato. Tanti anni fa, all’inizio della scoperta della mia sessualità, una ragazza (A) si innamorò di me e io la vedevo come un’amica, speciale, la mia anima gemella, ma mai un’amante. Ci siamo fatte mille promesse, tante belle parole, anche un ridicolo patto di sangue. Più lei si allontanava da me, più io mi avvicinavo, con atteggiamenti ossessivi, troppo pesanti a quanto pare.. io hon riuscivo a vivere senza di lei, come se mi mancasse l’ossigeno, non mangiavo, non dormivo, andavo male a scuola e litigavo con tutto il mondo. Mi convinsi che quello era amore. Mi restava qualche amico, almeno. Contemporaneamente anche un’altra ragazza (M) mi amava, per me, anche lei era un’amica. Ironia della sorte mentre la prima ragazza ha smesso di cercarmi definitivamente, l’altra cercava di consolarmi.. mentre effettivamente loro stavano insieme. La scoperta fu tragica. Passai un anno orribile.. mi sforzavo, uscivo con due amici, maschi, e uno era innamorato di me. Quando le due ragazze si lasciarono, non so come mai, dato che l’odio aveva controllato ormai la mia vita, M. si fece risentire, si sentiva sola e io non so perché la feci uscire con me, ci rifrequentammo, lei si innamorò ancora di me e io vidi in lei, di nuovo, la ragione della mia esistenza. Al solito sono stata gelosa, possessiva, pesante.. in un anno e mezzo ci furono ripetuti litigi e tante volte ho rischiato di perderla, oltre al fatto che mi ha sempre dato fastidio chiunque avesse a che fare con lei. Ogni litigio sempre la stessa storia: messaggi, se non rispondeva facevo mille squilli, mi vergogno anche a dirlo ma perdevo il controllo, andavo fuori di testa, piangevo, non dormivo, non mangiavo, non pensavo a niente. Io non ho mai sopportato di essere ignorata, lei non ha mai sopportato tutta questa rabbia che le riversavo contro, quindi lei mi ignorava e io impazzivo. Poi ci vedevamo, ci guardavamo negli occhi e ci perdevamo completamente l’una nell’altra. Adesso è proprio stanca e anche io sono stanca di soffrire, dice che non sa se mi ama ancora, non vuole stare con me perché ci sta male, però non ha il coraggio di lasciarmi, dice che mi vuole bene, che quando vorrò potrò telefonarle per qualsiasi cosa. Ma io la amo, troppo, non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, ho solo voglia di morire, ho paura, è come se tutto avesse perso senso e la notte è insopportabile, così come il giorno. Inoltre, sono completamente sola, non esco con nessuno da quando sto con lei, ho perso ogni contatto con tutti. Nessuno (tranne qualcuno che non vedo più) sa della mia storia con lei, questo rende tutto più difficile perché ho veramente bisogno di qualcuno che mi aiuti, che mi voglia bene.. Certe volte penso che dovrei parlare con mia madre, anche se il mio rapporto con lei è difficile… perché non credo che lei abbia intenzione di abbandonarmi, uffa lei no, è mia madre. Questo periodo della mia vita è stato una catastrofe, ho cambiato città per studiare, la distanza non mi permetteva di vedere la mia ragazza se non nel weekend e litigavamo sempre più spesso.. ho cambiato casa già una volta e adesso, dopo le vacanze dovrò ricominciare tutto da capo in un’altra casa, ma non senza di lei, non posso farcela, non saprei come riaffrontare tutto lo stress! Sono troppo sola, troppo ed è l’unica persona che amo davvero. Non so a cosa aggrapparmi, la mia vita dipende sempre da qualcuno che poi si stanca. Non può andare male ogni volta che mi affeziono! Voglio essere indipendente dalle persone, non attaccarmi così morbosamente, voglio essere diversa, LIBERA non ce la faccio più di soffrire e far soffrire le persone che amo! Rispondete, per favore..
  5. Grazie Stefano! :D Nikiland: solo iniziare la terapia è stato un gesto coraggiosissimo... ma continuarla significa proprio distruggersi la reputazione (società di bigotti) e far male a mia madre, di nuovo...
  6. Grazie Vi@letta Gentilissima.. Spero che rispondano anche altri utenti del forum
  7. Ho tanti sogni... ma come faccio a realizzarli trovandomi in questa situazione invivibile? Non ho la forza! Non saprei come fare! Voglio essere felice con le persone, questo è il mio desiderio. Voglio che mi apprezzino come fanno tra di loro, tutti...Io provo dei sentimenti ma non vengo mai ricambiata, uffa.. devono apprezzarmi per quella che sono e per ciò che so fare... Dopo la terza media è cambiato tutto perchè ho cominciato a perdere quelle poche persone che avevo intorno... mi hanno lasciata sola e mi è caduto il mondo addosso, dopo 5 anni non è cambiato nulla... anzi..queste situazioni si ripetono ogni volta che conosco delle persone...e che fatica conoscerle! Mio padre cerca sempre di nascondere i problemi. Non ne parla perchè secondo lui non ce ne sono...quando mi vede giù mi dice che devo riprendermi perchè sono giovane e che ho tutta la vita davanti, facile a dirsi. Ho dei genitori che lavorano per me e mi danno tutto e una sorella piccola che mi vuole davvero bene...queste persone non meritano la mia rabbia, ma sono le prime ad esserne colpite...perchè gli estranei hanno la possibilità di scappare da me, loro no...sono legati! ma se potessero, lo farebbero...
  8. Salve, sono una ragazza di 17 anni che spera di avere delle risposte. Risposte da voi, da me, dalla vita. Vorrei parlarvi di un problema che sta condizionando la mia vita in modo negativo da circa 4/5 anni a questa parte: l’ansia, la paura, la solitudine, la rabbia, la passività, la depressione, l’ira. Nessuna voglia di vivere. Non riesco a stare bene, ma cosa più importante non riesco a studiare e avere gratificazioni di qualche tipo per mettermi in piedi. Ho sempre avuto un carattere particolare, fin da piccola… Mia madre non era molto presente e, quando lo era, aveva un unico obiettivo: educarmi a modo suo, farmi avere tuto quello che non ha mai avuto. Mi ha dato il massimo e ha fatto tutto per me… e io ho ricambiato solo fino alla fine della terza media. Quando avevo delle amiche, ero bravissima a scuola, guardavo la tv, ascoltavo musica, ridevo, passeggiavo, mangiavo, dormivo. Ero una persona normale. Da quando, per motivi banali, ho litigato con le uniche amiche che avevo, l’estate dell’inizio del liceo, mi sono ritrovata sperduta, sola, triste, senza obiettivi. Andavo male a scuola, a casa riuscivo solo ad avere attacchi di panico, urlare contro i miei genitori, stare male e, purtroppo, anche farmi male fisicamente. Tutto ciò in cui credevo non esisteva più. Come ogni adolescente al primo anno del liceo cominciai (con grandi difficoltà) a farmi degli amici, a socializzare coi compagni. E continuarono i guai che mi resero più insicura. Anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno accadeva qualcosa che riusciva sempre a devastarmi.. Al secondo anno circa, da eterosessuale, mi sono innamorata della mia migliore amica, che ovviamente non era più tale, che ha cominciato ad essere diversa ma comunque mi voleva bene e voleva essermi amica… non riuscivo a sopravvivere a quella situazione. Io stavo male, lei pure. Le vietavo pure di respirare quando lei non c’entrava niente, ero gelosa, possessiva, disperata e continuavo a farmi male sulla pelle…unica soluzione: allontanarla, di conseguenza si è allontanato tutto il gruppo di amiche. L’anno scorso sono andata per un breve periodo allo sportello d’ascolto e una psicologa, nelle ore curriculari, mi ascoltava e riusciva a tranquillizzarmi in qualche modo. Ho dovuto smettere di andarci, primo perché mia madre era sconvolta dalla situazione (non sa un cavolo della mia vita, pensa che sia tutto ok e per lei è inammissibile che io abbia bisogno di un estraneo che ascolti i miei discorsi. Si, so cosa state pensando -.-) poi perché quando i miei compagni e i professori mi videro scomparire un’ora il Mercoledì e ripetutamente tutte le settimane cominciarono a trattarmi in modo diverso. Come una sfigata, i miei compagni mi hanno allontanato, quando uscivo per andare allo sportello d’ascolto o tornavo mi guardavano tutti male e c’era un silenzio troppo grande da sopportare. Ai professori dava fastidio, quando non potevo studiare cominciavano a parlare di cose personali e quando mi ammazzavo di studio dicevano cose tipo “capisco che stai male, che soffri, ma più di tanto non posso metterti.” Insomma una situazione stressante per un’ora di pace interiore. Ho fatto Yoga, palestra, sport vari, stavo bene, benissimo solo quando ero concentrata sull’attività. Ero me stessa. Ma non studiavo lo stesso per il resto delle ore, nemmeno riuscivo a dormire o a riposare. Tutte le situazioni mi davano fastidio, anche le più banali, mi opprimeva ogni pensiero, non riuscivo a respirare, mi veniva da vomitare…infatti dormivo pochissime ore a notte. Insomma, dopo 5 anni, mi trovo qui a scrivere della mia vita che non è più vita. E’ peggiorato tutto. Sono timida, insicura da fare schifo, non studio, urlo in continuazione, non dormo, non riesco ad avere una vita sociale normale, non riesco a farmi apprezzare dalle persone per quello che sono (anche io ho delle qualità in fondo…ma agli altri non gliene frega niente), non ho un rapporto nemmeno con i miei compagni mi ignorano ogni secondo passato insieme nonostante io non abbia mai fatto nulla di male, anzi provo a parlarci e scherzare, si, ridono, parliamo, ma poi scappano e non puzzo. -.- Ho degli amici, molto pochi, con cui non riesco ad aprirmi del tutto perché non mi fido; ho rotto da poco un rapporto importante: la persona che ho amato di più nella mia vita, l’unica speranza in questi 4 anni. Ora infatti sono senza speranze. Motivo = la opprimevo, la giudicavo… xxxxxxx. Ero solo innamorata di questa persona che era riuscita a vedere del bello in me quando ero vuota e buia… portava molta luce. Ora non c’è un cane capace di apprezzarmi. Coi ragazzi è strano, mi cercano, piaccio, ma non me ne frega un cavolo di nessuno di loro… sembrano proprio lontani anni luce dal genere di persona che cerco. Infatti non ho un ragazzo da un bel po’. Ho bisogno di essere tranquilla e ho realizzato che per esserlo ho bisogno di avere delle soddisfazioni quali lo studio, perché ci tenevo, una volta, adesso invece apro i libri solo per farli respirare un po’… non vorrei che ammuffissero. Per i miei genitori, per i parenti, per il mondo, sono una fallita. Una nerd, sola e invisibile. Con l’aiuto della psicologa avevo scoperto di non essere poco interessante. Ho cominciato a studiarmi, step by step e ho notato di essere interessante, ma adesso non riesco a fare UN SOLO DISCORSO senza sbagliare le parole, tremare, singhiozzare, dire cose senza senso che non corrispondono affatto ai fiumi di parole che ho nel cervello, con aria imbarazzata. Insomma, non riesco a stare tranquilla.. alla maturità manca un anno e io rischio di bocciare e non riesco nemmeno a parlare con le persone o avere una vita sociale oppure dormire. Sembro invisibile agli occhi degli altri. Prima che la situazione peggiorasse così drasticamente avevo l’abitudine di colorarmi i capelli spesso, a seconda dell’umore. Lì qualcuno mi notava, per forza. Ma adesso nemmeno mi trucco più…sono stanca e mi annoia, tanto che sembro uno zombie. Odio essere così invisibile e completamente sola. Le ragazze della mia età sono l’opposto… Pure un viaggio è diventato motivo di stress ormai… La mia famiglia merita pace e io ho bisogno di vivere senza vomitare o prendere la valeriana. Consigli? Rispondetemi per favore…Grazie
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