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larissa76

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  1. ciao vi@letta,come ho risposto a senza padroni è evidente che noi siamo molto diverse e non emetto giudizi su chi sia migliore.certamente gli errori si fanno tutti,e nel caso specifico io me ne rendo bene conto di aver sbagliato su tutta la linea in questo caso.la cosa più importante che mi hanno insegnato i miei genitori è il rispetto per gli altri e l'educazione.per quale motivo avrei dovuto risponderti male?solo perchè hai fatto la provocatrice?per dare luogo a una faida via web..e dove ci avrebbe condotto?non so se in questo modo ci porterà da qualche parte,ma i buoni propositi da parte mia ci sono tutti..i sentimenti di rabbia e dolore li provo anch'io,ma cerco di scacciarli dal mio cuore,perchè avvelenano solo chi li prova,e prendermela con te in ogni caso non sarebbe giusto,anche se spruzzi benzina sul fuoco,ma certamente non sei tu la responsabile del mio stato d'animo.esprimi legittimamente iltuo parere come fa senzapadroni del resto,e io ascolto e rispetto entrambe,anche se senza padroni è più in sintonia con me nella percezione delle cose della vita.per carità non scanniamoci tra noi,se vogliamo darci una mano reciprocamente per capire e capirci seppelliamo l'ascia di guerra e confrontiamoci su altri toni.un saluto
  2. ciao seza padroni,ne abbiamo già parlato e mi hai detto che in passato anche tu ti sei trovata in situazioni simili..ebbene so che possiamo capirci,questo non significa necessariamente che abbiamo avuto ragione a comportaci così,però sappiamo che significa confrontarci con persone che sono assolutiste,la bassa autostima a parer mio non c'entra molto.personalmente ritengo di peccare di onnipotenza,altrimenti col cavolo mi sarei messa in tale situazione.ho fatto male i conti.pensavo di riuscire a rendere lui migliore e provare a farlo ragionare con il metro dell'umanità e della comprensione altrui..non ci sono riuscita con lui,ma credo che chi ragiona in un dato modo è talmente sicuro di essere dalla parte della ragione,si sente talmente pervaso dal desiderio di vendetta,dall'odio, che alla fine è più vittima di me e di te.i cattivi sentimenti,conil tempo ho imparato a reprimerli,e non lascio esprimere il parere di vi@letta perchè condivido quello che dice.io non ragiono come lei,però penso sia giusto che possa esprimersi come crede,sempre nel rispetto si intende.non intendo farmi sculacciare da lei,tutt'altro..le do l'opportunità di esprimere il suo parere,perchè potrebbe essere stimolante vedere la situazione pure sotto un altro punto di vista,fermo restando che diffido sempre delle persone che pensano..a me questo non capiterebbe mai perchè io...la vita a volte ci mette davanti delle circostanze inaspettate..personalmente mi interessa vivere e capire,anche se è doloroso e fa male,capire che siamo tanti,che siamo diversi e che qualcuno è pure peggiore di quello che immaginavo.adesso lo so ,la scuola della vita insegna e non si finisce mai di imparare.ti ringrazio ancora per il tuo sostegno e per la tua vicinanza,conta molto per me,e le tue parole in mia difesa avvalorano la mia tesi..non siamo tutti uguali,ma le doti della comprensione,del rispetto e dell'accettazione del diverso sono doti umane che tu hai saputo coltivare.hai tutta la mia stima,ma non perchè condividiamo la solita asperienza.un abbraccio
  3. ciao,dammela te questa parola per piacere.tanto ormai peggio di così.. prometto ci rifletterò sopra anche se sarà doloroso,poi ti farò sapere che ne penso.magari potresti aprire una porta che non ho mai avuto il coraggio di varcare..grazie ancora e quando hai voglia..
  4. ciao vi@letta,partiamo dal presupposto che non ho minimamente intenzione di prendere in giro la gente,credo che sia legittimo da parte mia raccontare una storia,come credo lo sia da parte tua commentarla,se non gradissi commenti drastici come quello scritto da te non sarei qua a risponderti,visto che come dici tu nessuno mi obbliga.vorrei solo chiarire un fatto,cioè che io non ho raccontato la mia storia per far compassione,anche perchè esistono le persone che non sono capaci di provare tale sentimento,perciò se cercassi solo quello mi rivolgerei altrove.credo che questo spazio serva principalmente per confrontarsi con se stessi,e provare a esorcizzare il dolore,e confrontarsi anche con altri che nella vita hanno vissuto esperienze simili,per non sentirsi da soli.i giudizi fanno anch'essi parte della vita.accetto il tuo tranquillamente.meno tranquilla mi sembri tu.prova a capire le ragioni degli altri.a volte in questo modo si cresce.mi spiace che a causa di tua madre hai dovuto assistere a cose tristi.io ti tranquillizzo non ho figli e se fossi andata giù dal baratro lo avrei fatto da sola.ma credo di esserne fuori ora.vai comunque a vedere chi sono i tipi che soffrono di disturbi paranoidi di personalità..non è uno scherzo vivere con questi soggetti..nessuno mi ha obbligato e hai ragione,ma se vuoi bene a qualcuno tenti di aiutarlo.io credevo di farcela per lui e per me ma è andata male.un abbraccio,ti aspetto presto perchè tu commenti di nuovo..la sana critica la accetto volentieri
  5. cara amica,innanzi tutto ti ringrazio per la delicatezza con cui mi hai risposto,anche se mi dispiace che pure tu hai dovuto soffrire le pene dell'inferno,ma so che possiamo capirci,questo mi tranquillizza molto,perchè spesso le vittime in queste situazioni lo diventano ancora di più quasi la loro condizione fosse una loro colpa.. non so se è corretto parlare di amare troppo,credo si tratti di amare in un modo distorto,almeno per quello che riguarda me.dovrei partire dal presupposto di amare prima di tutto me stessa,e in questo caso,se ho una colpa la più grave è quella di aver sacrificato totalmente la mia persona a favore di un'altra che nemmeno se ne è mai accorta.se mi fossi amata di più probabilmente certe circostanze non avrebbero avuto luogo.avrei tagliato la corda molto tempo prima..e sarebbe stato un bene,se solo avessi compreso di non aver perduto niente di buono,ma solo evitato una sciagura. hai ragione questa sindrome da crocerossina nasconde senza dubbio un grande bisogno di essere amate e salvate,ma non porterebbe a queste conseguenze se individuassimo come oggetto d'amore ua persona più equilibrata..la chiamiamo così?..il vizioso consiste purtreppo che siamo irrimediabilmente attratte da altri soggetti che sono davvero in difficoltà per cui per una sorta di affinità elettiva al contrario non solo daremo loro dell'amore a fondo perduto,ma non ne riceveremo affatto,come se ci volessimo punire della troppa dipendenza affettiva..una spirale quindi che non solo è sterile,ma pure pericolosa per il già precario equilibrio interiore,se sii analizzano con il distacco dovuto questi fatti si capisce bene qual'è la loro origine e il loro percorso nonchè la capitolazione,ma purtroppo finchè ci siamo dentro regna la volontà suprema di non voler mollare la presa,anche se la razionalità indica l'opposto,è come se una forza interiore incontrollabile ci costringesse al contrario..si bisogna averlo provato per poterlo capire a fondo. per venire alla tua domanda,la mia infanzia direi che è stata piuttosto normale,i miei genitori hanno sempre lavorato entrambi per cui i nonni si sono spesso presi cura di me,e anche se adesso non ci sono più con loro sento di avere un rapporto fortissimo.i miei non sono mai andati molto d'accordo e questa percezione mi ha accompagnato da sempre,tant'è che quando ero un adolescente si sono separati.certamente non l'ho vissuta bene,ma piano piano ho accettato la situazione.adesso con loro ho un rapporto direi molto buono,specialmente con mia madre,che mi ha molto sostenuta.mio padre come tutti gli uomini è più pragmatico e mi ha consigliato da sempre di lasciar perdere questa persona.ovviamente entrambi non sanno i particolari dolorosi,li ho taciuti.non voglio che soffrano inutilmente,già lo fanno a vedermi così avvilita. adesso comunque ho ripreso a mangiare un pò di più,e cerco di forzarmi a frequentare gente e uscire,anche se è difficile lo devo fare per liberarmi da questa trappola. ti ringrazio ancora per la tua dolcezza e per la tua sensibilità non sono cose da tutti.teniamoci aggiornate.grazie del tuo aiuto e a presto
  6. ciao,ti ringrazio molto per le tue parole,mi sono molto di conforto,perchè consigliano senza giudicare.adesso comunque mi sento un poco meglio,anche se questo dipende più da fattori esterni che da me.ho la fortuna di avere vicino delle persone care che mi vogliono bene veramente,e questa è una risorsa infinita per l'individuo.mi stanno aiutando moltissimo e gli sarò sempre grata,inoltre grazie al cielo si stanno sbloccando anche delle situazioni dal punto di vista professionale..speriamo bene,sarebbe manna dal cielo,e sarebbe pure il primo passo per lasciarsi alle spalle una situazione come questa che mi ha letteralmente devastato.mi vergogno di essermi lasciata coinvolgere in una storia come questa,mi sento in parte responsabile di non aver afferrato in tempo tutta una serie di segnali,anche palesi che credevo di poter controllare o sconfiggere con l'amore,ma ho fallito..grazie ancora di ciò che mi hai scritto,lo apprezzo veramente molto.
  7. salve a tutti,adesso è finita,ma sono stata 2 anni con un ragazzo che al principio si è presentato in un modo,poi si è rivelato malato,una persona gelosa e possessiva,fortemente insicuro,violento e meschino.con lui era impossibile parlare di qualunque cosa,sempre critico e cattivo nei miei confronti,ho lasciato il lavoro perchè mi ha costretto con le botte,ogni volta che tornavo a casa sorridente secondo lui era perchè avevo conosciuto qualcuno,e giù scenate,se tornavo imbronciata per qualche problema col capo mi accusava di essere un'inetta,una che si faceva sfruttare per 4 soldi,e la mia sola ambizione era quella di fare la bella mostra e l'avrei fatto anche gratis,io vivevo da sola e con il mio stipendio anche se con sacrifici tiravo avanti in modo onesto e indipendente.non gli ho mai chiesto un soldo per l'affitto,lui stava con me anche se non si è mai trasferito detinitivamente a causa dei nostri continui litigi creati da lui ad arte per ogni nonnulla,sui vestiti che indossavo,quanto tempo stavo in bagno per truccarmi,se in casa mancava qualcosa,mi accusava con violenze sia fisiche sia verbali che però di comprare il rossetto non lo scordavo,poi maniaco del mio cell ci spiava continuamente e mi chiedeva spiegazioni per delle cose del tutto innocenti.nel tempo la cosa è degenerata,e presa dalla disperazone,mi sono trovata costretta a licenziarmi da un lavoro che mi piaceva molto,ma ho fatto questo sacrificio anche per dare a lui la dimostrazione che lo amavo di più del mio lavoro.ma non è servito a nulla.ho trovato subito un nuovo impiego,molto più pesante,così quando tornavo a casa mi accusava di non avere iniziative e di essre diventata depressa.era vero.il lavoro e tutto l'ambiente un vero inferno,ma lui non ha pensato a tirarmi su di morale ed a aiutarmi,bens' pure in questo caso ha attribuito a me la responsabilità di come andavano in rovina le cose.ci sono le ferie,penso che sarà un occasione per ristabilire gli equilibri.niente di tutto questo.a metà vacanza mi sbatte fuori dalla stanza della pensione dopo avermi preso a schiaffi e rotto un labbro,mi spacca il cell nel muro e tira tutta la mia rob nel corridoio alle una di notte.umiliata e incredula,in una città sconosciuta e straniera,riesco nel cuore della notte ad arrivare alla stazione.e rimango li tutta la notte aspettando che le biglietterie aprano per tornare il prima poss a casa.senza tel e con pochi soldi a 3000km di distanza da casa.se penso a quello che poteva succedermi.riesco a fare il biglietto la mattina successiva.lo chiamo dalla cabina con gli ultimi spiccioli.era ancora a letto,neanche mi è venuto a cercare.come si può lasciare da sola una donna in una condizione simile?e sapete perchè lo ha fatto? perchè semplicemente gli ho fatto notare di quanto fosse di cattivo umore anche durante le ferie con la donna che diceva di amare..torno a casa.lui si fa vivo e dice che l'ho chiamato solo per il mio orgoglio ferito e non per amore.stiamo un pò separati,poi si torna insieme,io piena di belle speranze ci credo ancora.nel periodo di natale,mi sbatte in terra per strada dopo l'ennesima scenata solo perchè avevo da fare e non sono potuta andare con lui a comprare i regali alle nipoti..mi accusa di non interessarmi della sua famiglia,di vivere in modo egoista e mi lascia per strada con le ginocchia distrutte dall'asfalto.io sprofondo nella cupezza più profonda.passano dei giorni e torna da me,accusandomi di nuovo che le multe alla macchina le prende a causa mia perchè non ha la redidenza e di conseguenza neanche la lettera per residenti.io scioccamente accordo questa cosa e gli faccio fare la residenza da me.nel frattempo di nuovo discussioni sul mio lavoro,così lo lascio ,d'accordo che in attesa di un nuovo impiego avrebbe pensato lui a tutto.passa del tempo e mi accusa di non aver trovato ancora un lavoro e si dichiara stanco di provvedere da solo economicamente a tutto.poi arriva il mio compleanno e sadicamente,come era già successo l'anno precedente mi lascia,ma prima mi insulta,distrugge tutti i miei regali,e mi prende a schiaffi,questa volta perchèho trascorso un pò di ore con i miei amici il giorno prima per festeggiare.adesso se n'è andato.ci sono anche altri episodi molto gravi,ma preferisco non parlarne.ora mi sento vuota e disperata.mi sono chiusa in me stessa,non vedo più gli amici non ho più un lavoro e che ne sarà di me non so.mi sono lasciata distruggere tutto quello che con fatica e sacrificio mi ero sudata.avevo trovato anche un pò di equilibrio interiore,ma ora ha distrutto tutto.quando mi ha conosciuto ridevo pure la notte in sogno,piano piano mi sono spenta e credo di non aver più senso di esistere.non ho più nulla da perdere.ma come ho fatto a ridurmi così?come ho potuto permettere che facesse questo a me e alla mia vita?grazie per la pazienza,mi auguro he qualche anima pia possa darmi una parola di conforto.grazie.
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