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Falvia

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  1. Non l'ho denunciato perché voglio liberarmene completamente, non è mia intenzione aiutarlo, né averci più niente a che fare..quello che non mi spiego è come mai non mi fossi mai resa conto di che tipo di persona fosse, e ho paura di non riuscire a dimenticare di essere stata così stupida e ingenua da dedicargli tanto tempo. Per quanto riguarda il fatto di entrare in casa, è vero ho sbagliato e non mi perdonerò mai per questo, ma altre volte in cui mi avevano aperto i suoi all'inizio faceva un po' il difficile perché come dicevo non voleva mai parlare, però dopo si scioglieva completamente quindi davo per scontato che fosse un suo modus operandi per farsi un po' pregare. La mia arroganza e anche stupidità è stata quella di non ignorarlo e basta nel momento in cui ho capito che era un falso, mi sembrava un'ingiustizia che dopo tutto quello che aveva fatto me ne fossi andata così senza dirgli quello che pensavo di lui e lasciandolo tranquillo a compiacersi di se stesso.
  2. Stavo da mesi con un uomo, non aveva mai dato segni di essere violento e non ha tutti i tratti che tipicamente contraddistinguono le persone violente: gelosia, possessività, critiche. Insomma era una persona normale e andava sempre tutto bene, tranne quando in seguito a piccole discussioni lui spariva senza dire una parola e si negava. Io pensavo facesse così perché incapace di chiedere scusa e esprimere i propri sentimenti, quindi andavo sempre a cercarlo per sistemare le cose e infatti non mi mandava mai via e sembrava non aspettasse altro che io stessi lì a consolarlo anche quando era lui a essere nel torto. La stessa cosa è successa questa volta, e dopo l'ennesima riappacificazione mentre eravamo a letto insieme ho scoperto che stava chattando con la ex, davanti a me pensando che non me ne accorgessi, la sua reazione è stata di negare tutto e arrabbiarsi per il fatto che io sarei la rompiballe di turno, quindi me ne sono andata e ovviamente non avendolo cercato io non ci siamo più sentiti. Sono stata tranquilla e disgustata per giorni, e non avevo nessuna intenzione di cercarlo o tornare insieme a lui questa volta, però d'improvviso mi ha assalito la rabbia che lui stesse tranquillo a farsi i fatti suoi dopo che per mesi mi aveva solo mentito, quindi sono andata a bussargli per dirgliene quattro, e abbattere questo muro di silenzio insopportabile anche nelle questioni più gravi, insomma volevo un po' sfogarmi invece di dargliela sempre vinta. Comunque non voleva aprirmi e gli ho detto di restituirmi le mie cose, quando ha aperto la porta ho cercato di entrare e lui mi ha preso per i capelli sbattendomi fuori, poi ha infierito con calci e tirandomi sempre più forte i capelli (non vi dico quanti ne ho persi), sono usciti anche i vicini per via delle mie urla, lui non ha fatto poi che richiudere la porta lasciandomi lì sulle scale. Ora premesso che questa cosa mi ha sconvolta, perché non capisco come una persona che fino a una settimana fa diceva di volermi bene e quasi incoraggiava le mie incursioni a casa sua possa diventare così folle, aveva uno sguardo d'odio incredibile, ma la cosa peggiore è che mi sento in colpa io, verso me stessa, sia per essere andata lì a provocarlo e sia perché non mi ero accorta di che tipo di persona fosse, e per mesi vi posso assicurare che non l'ho mai trattato male e anzi sono stata molto attenta a offrire solo il meglio che avevo. Vorrei qualche consiglio per dimenticare tutta questa storia perché per come sono fatta ho paura che avrà delle forti conseguenze sulla mia autostima, di parlarne con gli amici mi vergogno perché so già che mi diranno che me la sono andata a cercare.
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