bambolinatriste83

Non preoccuparti, anzi, grazie mille della risposta :) Riguardo al mio ragazzo, come ho detto, è un periodo difficilissimo. Vivendo insieme e lavorando a Roma, prima di poter andare via di casa devo valutare dove trasferirmi e i costi da affrontare. Ti assicuro che non sono la tipa da tenere il piede in due scarpe, sto solo aspettando di trovare dove andare e, ti giuro, se potessi farlo ora lo farei. Riguardo l'altro ragazzo posso solo dire di aver perso la testa....le poche volte che ci siamo frequentati era molto interessato, sono del parere che non si inizia a frequentare qualcuno cercando qualcosa di serio o no, si prova. Io ho sicuramente sbagliato, ho affrettato i tempi, mentre lui invece mi aveva proposto di portarmi al mare una mattinata per passare del tempo insieme. Sono convinta che ci sia stato qualcosa per cui lui all'improvviso è diventato gelido nei miei confronti....e non è stato il fatto di essere stati a letto insieme. Con me è stato molto passionale, ma poi, come ti ho detto, si è autoconvinto che se la sua storia più lunga è durata 4 mesi, il problema è lui. Io invece sono del parere che se a 38 anni si è single non è perchè si sta bene da soli, ma semplicemente non si è trovata la persona giusta. Voglio precisare che lui è uno psicologo, ha vissuto un anno da solo e poi è dovuto tornare a casa perchè la madre si è gravemente ammalata, quindi la mia paura è che, vista la sua situazione familiare, magari ha paura di costruire qualcosa. Lo so che lo sto psicanalizzando invece di pensare alla realtà....ma ho fortemente bisogno di dare una spiegazione a tutto questo....

Ciao a tutti, è la prima volta che posto sul forum. Sono una ragazza di 29 anni e mi trovo in un periodo molto particolare della mia vita Abito a Roma da quasi tre anni con il mio fidanzato. Inizialmente il nostro rapporto sembrava andare a gonfie vele, ma già dopo i primi tempi ho iniziato a notare in me i primi segni di mancanza di attenzioni da parte sua. Mi è pesato per molto tempo, inizialmente mi lamentavo, mi arrabbiavo e per qualche giorno cambiava tutto, poi ritornavamo al punto di partenza. Ora, passati due anni, mi rendo conto di essermi abituata a stare da sola. Come succede sempre in questi casi, il mio fidanzato, accorgendosi del mio allontanamento, è diventato molto affettuoso e premuroso, il che inizia a stranirmi. Anzi, posso dire che al momento ho ritagliato il mio squarcio di vita e sto bene così, il suo attaccamento inizia a darmi fastidio. Poi, poco tempo fa, ho cominciato a provare interesse per un mio vicino di casa, un ragazzo di 38 anni. Gli ho mandato una lettera anonima con l’indirizzo email a cui contattarmi. E’ stato strano ed eccitante fare una cosa del genere, ma mi aveva colpita tantissimo ed era diventato il mio chiodo fisso. Ci siamo sentiti per qualche giorno, dopodiché, una volta capito chi ero, mi ha invitata per un caffè. Abbiamo chiacchierato e sono stata davvero bene, lui non sapeva con certezza se fossi impegnata o meno, ma mi è sembrato alquanto deluso quando gli ho detto che ero fidanzata da tre anni. Dopo qualche giorno ci siamo organizzati per vederci nella cantina del palazzo in cui vivo, lui era molto teso e continuava a dirmi “non possiamo farlo, tu abiti al piano di sotto”, ma alla fine è successo. Ci siamo rivisti la settimana dopo per un caffè e l’ho visto molto paranoico sul fatto che non potevamo rischiare e continuava ad insistere che io abito al piano di sotto quindi è una pazzia continuare a vederci. Mentre insisteva su questo continuavamo a baciarci appassionatamente. Gli ho chiesto se sarebbe cambiato qualcosa se io avessi lasciato il mio ragazzo e lui a quel punto mi ha detto “la mia relazione più lunga è stata di quattro mesi, quando arrivo ad un certo punto tendo a chiudermi”. Sono rimasta malissimo e vorrei tanto un consiglio su cosa fare. Continuo a cercarlo ma lui non mi risponde ne alle email ne agli sms. So che sembra una stupidaggine, ma ci sto davvero male. Per favore aiutatemi!!!!